Contributi a sostegno di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici

Contributi a sostegno di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici

 

Circa 2 milioni di euro in contributi a fondo perduto a sostegno dell’attività economica di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici particolarmente colpiti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 per effetto della sospensione o della riduzione di attività.

E’ quanto prevede l’avviso pubblico emanato da Unioncamere Lazio, in attuazione di quanto previsto dalla Convenzione con la Regione Lazio per il sostegno delle imprese laziali colpite economicamente dagli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID 19

I contributi previsti dal presente avviso possono essere concessi esclusivamente a soggetti costituiti in forma d’impresa, che esercitano almeno una attività riconducibile ad una delle seguenti definizioni:

  • Parco tematico, Parco di divertimento ai sensi dell’art.2 lett.D) del d.m. 18 maggio 2007, con sede stabile o permanente, in possesso di licenza di esercizio;
  • Giardino zoologico compresi gli acquari, ai sensi dell’art.2 del d.lgs.21 marzo 2005, n.73, in possesso di licenza di cui all’art.4 del medesimo decreto legislativo;
  • Parco geologico, in conformità/analogia alla definizione di geoparco fornita dall’UNESCO: un parco geologico comprende un sito geologico (geotopo) di dimensioni non specificate o un insieme di più geotopi di particolare importanza geoscientifica regionale e nazionale, rarità o bellezza, e che possono essere considerati rappresentativi di un paesaggio e della storia della sua formazione geologica. Oltre ai siti geologici, i geoparchi devono presentare punti d’interesse archeologico, ecologico, storico e culturale già accessibili dal punto di vista turistico.

La sede che ospita una delle precedenti attività deve necessariamente essere collocata nel Lazio e deve corrispondere ad una sede operativa/unità locale dell’impresa in disponibilità della stessa almeno dal 1° gennaio 2019.

Lo stanziamento per il presente bando è di € 1.989.563,68 e i contributi saranno concessi a quelle imprese che al momento della presentazione della domanda siano possano dimostrare di aver subito una riduzione di almeno il 30% dei ricavi derivanti dall’attività riferibile a quelle elencate all’art. 8, comma 2 del D.L. n. 73 del 2021, nell’annualità 2020 rispetto all’annualità 2019 e, inoltre, di essere in possesso dei requisiti illustrati nel bando. Ogni impresa può essere ammessa a un solo contributo.

Tutte le domande formalmente ammissibili vengono tenute in considerazione al fine di calcolare il contributo spettante a ciascun soggetto beneficiario e le risorse vengono assegnate in maniera proporzionale alla variazione di ricavi subita.

Le agevolazioni concesse sono cumulabili con altre agevolazioni, provvidenze, sovvenzioni, contributi concessi per le medesime finalità di cui alla presente iniziativa, fino alla concorrenza dell’effettiva perdita di fatturato.

Scadenza: 16 marzo 2022, ore 14.00.

Bando Sportivi per Natura per promuovere stili di vita sani uniti alla protezione dell’ambiente

Bando Sportivi per Natura per promuovere stili di vita sani uniti alla protezione dell’ambiente

 

Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il Bando Sportivi per Natura per sostenere e diffondere iniziative che contribuiscano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • generare un impatto sul benessere delle persone aumentando le opportunità di attività fisica e sportiva;
  • promuovere la pratica dell’attività fisica o sportiva a contatto con la natura, incentivando un rapporto più armonioso con gli ecosistemi;
  • promuovere la cultura dell’ambiente e della cura del capitale naturale, incentivandone una fruizione consapevole.

Con questo bando, inoltre, la Fondazione si propone di contribuire ad accelerare la ripresa delle associazioni sportive dopo la crisi pandemica, sostenendole nella realizzazione di pratiche sportive nelle aree naturali del loro territorio.

Possono partecipare al Bando: associazioni, Fondazioni e altri enti senza finalità di lucro con sede legale o operativa sul territorio di interesse, individuato nelle Regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

La disponibilità complessiva del bando è pari a € 1.000.000. L’importo massimo erogabile per ogni iniziativa approvata ammonta a € 80.000 e la richiesta di contributo non potrà essere superiore al 75% dei costi totali del progetto.

Scadenza: 30 marzo 2022, ore 17.00.

Progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, fondazioni del terzo settore

Progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, fondazioni del terzo settore

 

I finanziamenti oggetto del bando sono finalizzati a sostenere progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte al registro della Regione Piemonte e ivi operanti, dalle fondazioni del Terzo settore iscritte all’anagrafe delle Onlus del Piemonte, in base all’accordo di programma di cui alla D.G.R n. 2-3362 del 14/06/2021, sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Piemonte ai sensi degli articoli 72 e 73 del d.lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo settore.

Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo Settore con particolare riguardo:

  • alla tutela dei minori in età scolare, all’accompagnamento delle loro famiglie finalizzato al superamento delle difficoltà che possono ostacolarne un sano ed inclusivo sviluppo, con particolare attenzione ai minori disabili
  • agli interventi di accompagnamento e di inclusione a favore dei giovani Neet (fascia 15/29 anni)
  • ai soggetti dimoranti nei complessi di edilizia popolare, a quelli residenti in sistemazioni insicure o inadeguate, agli sfrattati ed ai senza dimora, con particolare attenzione alle persone con disabilità
  • ai soggetti in percorsi di detenzione o in uscita dagli stessi, con particolare attenzione alle persone con disabilità.

Le iniziative e i progetti di rilevanza regionale e le iniziative e i progetti di rilevanza locale, dovranno essere presentati, pena l’esclusione, dai seguenti soggetti, singoli o in partenariato tra loro:

  1. organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, singole o in collaborazione tra loro, iscritte a uno dei registri della Regione Piemonte da almeno un anno alla data di scadenza del bando,
  2. associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale, da almeno un anno alla data di scadenza del bando, che abbiano sede e svolgano le loro attività sul territorio della Regione Piemonte;
  3. fondazioni del Terzo Settore per le quali il requisito dell’iscrizione al registro unico nazionale si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle Organizzazione non lucrative di utilità sociale (ONLUS) presso l’Agenzia delle Entrate del Piemonte.

Non essendo ammessa la presentazione dei progetti, in qualità di capofila, da parte dei circoli affiliati alle associazioni di promozione sociale, tali circoli potranno partecipare alle progettualità proposte solo in qualità di collaboratori.

E’ ammessa la partecipazione in forma singola o in partenariato. Nel caso di partenariato, i soggetti dovranno appartenere alla stessa categoria (es. Odv con Odv, APS con APS, ecc.). Sono possibili e auspicabili partecipazioni di altre tipologie di soggetti, ma solo in qualità di collaboratori e/o fornitori di servizi.

Scadenza: 5 maggio 2022, ore 12.00.

Bando BioClima

Bando BioClima

 

Il Bando sostiene Interventi di conservazione della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico e valorizzazione dei servizi ecosistemici delle foreste e aree protette lombarde, attraverso il coinvolgimento del settore privato.

Possono partecipare:

  • Enti gestori dei siti Natura 2000 (ad eccezione degli enti gestori privati e di ERSAF)
  • Enti gestori delle aree protette ai sensi della l.r. 86/83
  • Amministrazioni pubbliche (Province, Comuni, Comunità montane, Unione di Comuni, Città metropolitana e Consorzi di diritto pubblico).

Con questo bando, sviluppato nell’ambito del progetto LIFE “IP GESTIRE 2020”, Regione Lombardia concede finanziamenti in conto capitale a fondo perduto agli Enti gestori delle aree protette e dei siti Natura 2000 (con l’eccezione degli enti gestori privati e di ERSAF) e alle Amministrazioni pubbliche per la realizzazione di interventi di conservazione della biodiversità, di adattamento al cambiamento climatico e di valorizzazione dei servizi ecosistemici di foreste, aree protette e reti ecologiche regionali, attraverso il coinvolgimento del settore privato.

Gli interventi promossi perseguono i seguenti obiettivi:

  • migliorare lo stato di conservazione di habitat e specie in coerenza con il Quadro di Azioni Prioritarie Regionale 2021-2027 (PAF);
  • aumentare la superficie di habitat utili alla conservazione della biodiversità;
  • implementare la rete ecologica a scala regionale e locale come definita dalla D.G.R. 10962 del 30/12/2009;
  • potenziare l’infrastruttura verde del territorio, anche in coerenza con le indicazioni del Piano Territoriale Regionale e del Piano Paesaggistico Regionale;
  • aumentare l’erogazione dei Servizi Ecosistemici e la loro valorizzazione economica;
  • rendere più resilienti rispetto ai cambiamenti climatici sia gli habitat che le comunità umane.

Il bando ha lo scopo di valorizzare i Servizi Ecosistemici coinvolgendo il settore privato nel co-finanziamento degli interventi ammissibili, atti a raggiungere gli obiettivi sopra elencati.

Scadenza: 3 maggio 2022, ore 16.00.

Bando per la ripresa del sistema fieristico lombardo 2022

Bando per la ripresa del sistema fieristico lombardo 2022

 

Il bando sostiene la competitività del sistema fieristico lombardo e il consolidamento della ripresa dopo la crisi indotta dall’emergenza da Covid-19, supportando la promozione e l’animazione delle manifestazioni e lo sviluppo dell’internazionalizzazione della digitalizzazione dei servizi offerti. Il bando è destinato alle manifestazioni di livello internazionale, nazionale e regionale inserite nel calendario regionale 2022 e alle manifestazioni alla prima edizione in Lombardia.

Possono presentare domanda per il presente bando soggetti organizzatori di manifestazioni fieristiche, secondo la definizione dell’art. 121 della l.r. 6/2010, che si svolgano in Lombarda nel 2022 e che, in alternativa:

  • abbiano qualifica internazionale, nazionale o regionale e siano incluse nel calendario fieristico regionale lombardo del 2022, con qualifica già riconosciuta al 31/12/2021;
  • oppure, siano alla prima edizione in Lombardia, in quanto manifestazioni di nuova ideazione oppure manifestazioni precedentemente organizzate fuori dalla Lombardia.

Il bando sostiene la competitività del sistema fieristico lombardo e il consolidamento della ripresa dopo la crisi indotta dall’emergenza da Covid-19, supportando, con agevolazioni a fondo perduto:

1) la digitalizzazione dei servizi offerti;

2) la promozione delle manifestazioni fieristiche, sia in Italia che all’estero;

3) la ricerca e l’accoglienza di buyer esteri;

4) l’animazione delle manifestazioni fieristiche con eventi collaterali, anche al di fuori della manifestazione (“fuorisalone”);

5) la predisposizione di aree speciali per specifici target di espositori (giovani, startup, designer ecc.).

Il bando è destinato alle manifestazioni di livello internazionale, nazionale e regionale inserite nel calendario regionale 2022 e alle manifestazioni alla prima edizione in Lombardia.

Scadenza: 31 marzo 2022, ore 16.00.

Fondazione Comunità Milano, al via l’edizione 2022 del Bando57

Fondazione Comunità Milano, al via l’edizione 2022 del Bando57

 

La Fondazione Comunità Milano, una delle 16 realtà filantropiche comunitarie promosse dalla Fondazione Cariplo, ha recentemente pubblicato l’edizione 2022 del suo meccanismo di erogazione di contributi per il sostegno di progetti territoriali denominato “Bando 57”.

Il bando vuole sostenere lo sviluppo e il rafforzamento di comunità solidali, favorire la partecipazione e l’integrazione di attori e risorse su priorità e problemi, promuovere la rigenerazione dei legami tra le persone. In particolare l’attenzione sarà rivolta a una serie di fenomeni che impattano sempre più sulla vita delle comunità:

  • La frammentazione sociale e dei legami comunitari: Aiutare la ricostruzione di legami comunitari e di prossimità nelle nuove condizioni della contemporaneità basate su un intreccio tra spazi, mobilità, relazioni virtuali e relazioni reali.
  • Le marginalità e le disuguaglianze: Favorire processi di re-inclusione delle fasce di popolazione marginali, sostenendo servizi a loro rivolti con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di una maggiore coesione sociale.
  • La trasformazione demografica: Sostenere le iniziative capaci di contribuire ad una ridefinizione dei sistemi di welfare locale e di politiche attive di inclusione, integrazione e lavoro per venire incontro ai nuovi bisogni della popolazione, con particolare riferimento ai giovani a agli anziani, creando spazi di innovazione sociale
  • La crisi ambientale: Sostenere iniziative che spingano le comunità verso l’adozione di stili di vita responsabili volti a ridurre l’impatto ambientale e verso la riqualificazione dell’ambiente e degli elementi di naturalità presenti nel contesto urbano.

Con il bando verranno finanziate azioni e progetti che, dal basso, siano capaci di aggregare risorse su priorità e problemi e generare valore e cambiamenti positivi per migliorare la qualità della vita delle comunità, rafforzando collaborazioni e legami fra i diversi soggetti che vivono e operano nei contesti di vita più critici e vulnerabili del nostro territorio. Di seguito i tre ambiti di intervento:

  • Sociale: Cura delle persone fragili, riattivazione giovani
  • Cultura: Interventi diffusi e valorizzazione del patrimonio
  • Ambiente: Stili di vita sostenibili

I progetti dovranno realizzarsi nel territorio di competenza della Fondazione di Comunità Milano, ovvero la città di Milano e 56 comuni delle zone omogenee Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana della Città Metropolitana Milano.

Saranno considerati prioritari gli interventi che abbiano queste caratteristiche:

  • Presenza di reti e partenariati ampi e diversificati (enti non profit, istituzioni, imprese e cittadini);
  • Approcci e processi concreti e innovativi, che portino a soluzioni efficaci ed efficienti rispetto ai
  •  bisogni e alle priorità individuate;
  • Presenza di componente di volontariato, donazioni di beni o servizi e agevolazioni funzionali a creare valore e coesione sociale;
  • Attenzione su quartieri e territori periferici e marginali dell’area metropolitana milanese;
  • Esplicita attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale nella realizzazione delle attività progettuali.

Il Bando 57 non ha scadenza e la Fondazione da la possibilità di incontrare gli uffici in fase di progettazione.

Il contributo massimo è pari a 100.000 euro, massimo il 70% costo complessivo. La restante copertura dovrà essere garantita attraverso:

  • Risorse proprie
  • Risorse integrative di altri soggetti (enti non profit, enti pubblici, privati, imprese)
  • Proventi da attività di progetto
  • Azioni di fundraising di comunità

Sono eleggibili gli Enti privati senza scopo di lucro ed Enti pubblici. Nel corso dell’anno solare è possibile presentare massimo un progetto come ente proponente unico/capofila e due come partner.

Bando a sportello.

Servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze in esito a percorsi di autonomia verso il lavoro

Servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze in esito a percorsi di autonomia verso il lavoro

 

Il Sistema regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze (SRFC) definisce e regola il servizio finalizzato a riconoscere formalmente e attestare le competenze acquisite dalle persone in esito ad apprendimenti formali, non formali e informali, ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale n. 1434/2005 e n. 739/2013. Il riconoscimento formale delle competenze avviene in relazione agli standard professionali del Sistema regionale delle qualifiche (SRQ), di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 936/2004 e ss.mm.ii..

Con il presente Invito si intende autorizzare la realizzazione del Servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze, ampliando, rispetto a quanto previsto nell’Invito di cui alla DGR 1/2020, la platea dei potenziali destinatari al fine di offrire uno strumento finalizzato a mettere in trasparenza percorsi individuali non ricompresi e non riconducibili alle prestazioni per il lavoro, che valorizzi le competenze acquisite in esito ad apprendimenti formali, non formali e informali, e di permettere alle persone di certificare le competenze acquisite, attraverso un proprio percorso di autonomia verso il lavoro progettato e realizzato nella responsabilità di enti pubblici, istituzioni e soggetti del terzo settore, valorizzando e rendendo spendibili gli esiti del percorso di apprendimento.

Il Servizio autorizzato in esito al presente Invito dovrà essere reso disponibile gratuitamente alle persone.

L’autorizzazione regionale è requisito di legittimità per la realizzazione delle attività di formalizzazione delle competenze e per il rilascio delle certificazioni valide ai fini di legge.

Destinatari delle attività autorizzabili sono persone in possesso di capacità e conoscenze riferibili e correlabili agli standard professionali di cui al SRQ e acquisite in percorsi di apprendimento formali, non formali e informali nell’ambito di percorsi di autonomia verso il lavoro progettati e realizzati nella responsabilità di enti pubblici, istituzioni e soggetti del terzo settore.

Possono essere candidate operazioni, relative al Servizio di formalizzazione e certificazione delle competenze, costituite da uno o più progetti non corsuali e riferite agli standard professionali del Sistema regionale delle qualifiche di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 936/2004 e ss.mm.ii

Ciascuna operazione:

  • deve essere corredata da un impegno di finanziamento del servizio da parte di uno o più soggetti pubblici e/o privati, diversi da enti di formazione accreditati e da soggetti accreditati per i servizi per il lavoro, a garanzia che il servizio sia gratuito per quanti ne potranno usufruire;
  • può contenere uno o più progetti non corsuali (se riferiti a più qualifiche regionali) relativi al Servizio di formalizzazione e certificazione delle competenze che prevedano in esito alla procedura di certificazione il rilascio di un certificato di qualifica o di un certificato di competenze.

Possono candidare operazioni:

  • enti di formazione professionali accreditati alla data di presentazione delle operazioni per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii.;
  • soggetti accreditati alla data di presentazione delle operazioni ai servizi per il lavoro ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016 – area 1 o area 2.

I soggetti devono inoltre essere in possesso dei requisiti specifici per il servizio di SRFC. In particolare, requisito essenziale per la candidatura è la disponibilità di almeno un responsabile della formalizzazione e certificazione (RFC) e di almeno un esperto di processi valutativi (EPV), eventualmente individuabili all’interno degli elenchi regionali e da contrattualizzare ad hoc.

Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web relativa alla Programmazione 2007/2013 e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica a partire dal 03/03/2022.

Scadenza: 28 novembre 2025.

Turismo, dal 28 febbraio gli incentivi per la riqualificazione delle strutture

Turismo, dal 28 febbraio gli incentivi per la riqualificazione delle strutture

 

Seicento milioni di euro in quattro anni per favorire gli interventi di riqualificazione delle strutture del comparto turistico.

Parte il 28 febbraio 2022 la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” (IFIT), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia. L’iniziativa è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta l’opportunità per le aziende del settore di compiere un salto di qualità soprattutto in termini di sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica.

Le agevolazioni sono rivolte a un ampio ventaglio di destinatari della filiera turistica: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Sono previste due forme di incentivo:

  • credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
  • contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).

L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Una quota del 40% è inoltre riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

Le domande possono essere presentate attraverso la piattaforma web di Invitalia. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.

Scadenza: 30 marzo 2022

PMI: Giorgetti, 678 milioni per investimenti 4.0 e risparmio energetico

PMI: Giorgetti, 678 milioni per investimenti 4.0 e risparmio energetico

 

Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha istituito un nuovo regime di aiuti per sostenere con 678 milioni di euro gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.

È quanto prevede il decreto firmato dal titolare del Mise che disciplina i finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

In particolare, i finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro e dovrà favorire la trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle Pmi attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0. Una particolare attenzione verrà rivolta ai progetti che puntano a favorire l’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non dovranno però aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Le agevolazioni verranno concesse utilizzando le possibilità offerte dal Temporary framework comunitario.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Le PMI interessate potranno presentare domanda nei termini e nelle modalità che verranno definite con un successivo provvedimento ministeriale.

E-STATE INSIEME

E-STATE INSIEME

 

Il Bando E-STATE INSIEME 4 sollecita la presentazione di proposte per la realizzazione di centri estivi ludico-educativi rivolti a minori di 8-13 anni residenti sul territorio della Città metropolitana di Firenze e delle Province di Arezzo e Grosseto. Tra le finalità generali rientrano l’acquisizione del metodo di studio e delle strategie più adatte al proprio stile di apprendimento; la consapevolezza delle proprie difficoltà e l’acquisizione di strumenti compensativi per farvi fronte e per migliorare la motivazione all’apprendimento; lo stimolo alla socializzazione e ad uno stile di vita attivo offrendo un luogo accogliente e protetto. Nella formulazione delle progettualità, i soggetti proponenti dovranno prestare particolare attenzione a quegli studenti che, per difficoltà/handicap certificato, hanno vissuto con estrema sofferenza il periodo pandemico.

Le risorse complessivamente a disposizione del bando ammontano a € 350.000. Ciascun progetto potrà ricevere un contributo massimo di € 25.000. Richieste di contributo superiori al massimale indicato potranno essere valutate nel caso in cui i progetti coinvolgano partecipanti con disabilità fisica e/o cognitiva e presentino al contempo una progettazione particolarmente articolata e congeniale alla tipologia dei destinatari ai quali è rivolta.

Sono ammissibili – sia in qualità di ente richiedente che di ente partner – i soggetti che abbiano una delle forme giuridiche di seguito elencate e che alla data di scadenza del Bando dimostrino di avere la sede legale e/o operativa nella Città metropolitana di Firenze o nelle Province di Arezzo e Grosseto:

  • i soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, dotati di personalità giuridica, nonché le imprese strumentali, costituite ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. h) del d.lgs. 17 maggio 1999, n. 153;
  • le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991 n. 381 e successive modifiche;
  • le imprese sociali di cui al d.lgs. 24 marzo 2006 n.155;
  • le cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero;
  • altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro, privi di personalità giuridica, che promuovono lo sviluppo economico o perseguono scopi di utilità sociale nel territorio di competenza della Fondazione, per iniziative o progetti riconducibili ad uno dei settori di intervento.

Possono presentare proposte in qualità di capofila unicamente gli enti privati senza scopo di lucro. Le proposte devono essere presentate da un partenariato di almeno due soggetti ammissibili – un ente privato senza scopo di lucro ed uno o più Istituti Comprensivi.

Le proposte devono prevedere un insieme coordinato di interventi da realizzare esclusivamente nel periodo estivo di sospensione delle attività didattiche e comunque al di fuori del calendario scolastico, che includano le seguenti attività:

  • coordinamento con la Scuola di provenienza dei minori e con la rete dei servizi pubblici e privati nel territorio della Scuola per l’individuazione dei minori;
  • un progetto educativo della durata di almeno 60 ore centrato sugli ambiti: . didattico (obbligatorio) per l’apprendimento della lingua italiana e delle competenze matematico-logiche e digitali; e . ludico-ricreativo, a scelta tra sportivo-motorio, culturale, creativo, ambientale etc.;
  • supporto didattico e di orientamento finalizzato al passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria inferiore;
  • eventuale disponibilità di una struttura ricettiva per il campus residenziale;
  • test in entrata ed in uscita per misurare l’effettiva ricaduta delle attività erogate sul benessere ed il profitto scolastico dei bambini coinvolti;
  • almeno 2 incontri di “Scuola per genitori”, nelle quali coinvolgere ed attivare gli adulti/genitori delle famiglie dei minori.

Scadenza: 16 marzo 2022, ore 17.00.

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