SPOKE 3 – Pubblicato il Secondo Bando a Cascata rivolto alle Imprese

SPOKE 3 – Pubblicato il Secondo Bando a Cascata rivolto alle Imprese

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È stato pubblicato il secondo bando a cascata dello Spoke 3 “Fattori clinici e ambientali, stato funzionale e multimorbilità” del Partenariato Esteso Age-It, il principale polo scientifico per la ricerca sull’invecchiamento della popolazione italiana.

Lo Spoke 3, coordinato dall’INRCA-IRCCS di Ancona, contribuisce alla formulazione di una cornice metodologica per valutare l’influenza delle componenti ambientali, biologiche, cliniche e funzionali nelle malattie associate all’età, nella multimorbilità e nella fragilità, e il loro ruolo nell’identificazione di strategie di stratificazione del rischio da utilizzare negli studi di intervento.

Il bando in oggetto ha l’obiettivo di promuovere attività di ricerca complementari allo Spoke ed è destinato a:

  • le Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) secondo i parametri dimensionali di cui all’allegato I del REG (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 (Regolamento generale di esenzione per categoria) in GUUE L 214 del 9.8.2008, in modalità singola o congiunta;
  • le Grandi Imprese (GI), a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI per tutta la durata del progetto, solo in forma congiunta;
  • gli Organismi di Ricerca (OdR), sia pubblici che privati, come definiti dall’art. 2 “Definizioni relative agli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione” del Regolamento UE n. 651 del 17 giugno 2014 e s.m.i., a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI per tutta la durata del progetto, solo in forma congiunta.

La dotazione complessiva è di 718.000,00 euro destinata a progetti di sviluppo sperimentale sulle seguenti 3 tematiche:

  • Il ruolo della tecnologia nella valutazione delle malattie legate all’età nei pazienti anziani con multimorbilità e fragilità
  • Il ruolo della tecnologia nella gestione delle malattie legate all’età nei pazienti anziani con multimorbidità e fragilità
  • L’impatto economico della multimorbidità, fragilità e disabilità in una società che invecchia

L’80% della dotazione finanziaria è destinata alle regioni del Mezzogiorno.  

La data di scadenza per la presentazione delle proposte a mezzo PEC è il 15 settembre 2024

Scadenza: 15 settembre 2024

Piano Transizione 5.0

Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0, in complementarità con il Piano Transizione 4.0, si inserisce nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese e mette a disposizione delle stesse, nel biennio 2024-2025, 12,7 miliardi di euro.

In particolare, in linea con le azioni di breve e medio periodo previste dal piano REPowerEU, Transizione 5.0, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 6,3 miliardi di euro, si pone l’obiettivo di favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, rispondendo alle sfide poste dalle transizioni gemelle, digitale ed energetica.

L’articolo 38 del Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 (normattiva.it), convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, ha istituito il nuovo Piano Transizione 5.0, introducendo un credito d’imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, destinati ad aziende ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3 per cento, o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5 per cento.

Con il decreto interministeriale del 24 luglio 2024 (gazzettaufficiale.it) sono individuate le modalità attuative della disciplina del nuovo credito d’imposta, con particolare riferimento all’ambito soggettivo e oggettivo, nonché alla misura del beneficio, alle disposizioni concernenti la procedura di accesso all’agevolazione, alla relativa fruizione e ai connessi oneri documentali.

Il decreto direttoriale 6 agosto 2024 dispone l’apertura dalle ore 12:00 del giorno 7 agosto 2024 della Piattaforma Informatica per la presentazione delle comunicazioni preventive dirette alla prenotazione del credito d’imposta “Transizione 5.0” e delle comunicazioni di conferma relative all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. Tali comunicazioni dovranno essere presentate esclusivamente tramite il sistema telematico per la gestione della misura disponibile nell’apposita sezione “Transizione 5.0” del sito internet del GSE, accessibile tramite SPID, utilizzando i modelli e le istruzioni di compilazione ivi resi disponibili.

I termini di apertura per la presentazione delle comunicazioni di completamento dei progetti di innovazione, di cui all’articolo 12, comma 6, del citato decreto 24 luglio 2024, saranno individuati con successivo provvedimento del MIMIT.

La Misura consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025.

Il credito di imposta è riconosciuto a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. In particolare, la riduzione dei consumi energetici deve conseguire da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”.

Si specifica che ai fini della applicazione della misura Piano Transizione 5.0 rientrano tra i beni di cui all’allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, anche:

  1. i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
  2. i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a).

Nell’ambito dei progetti di innovazione sono inoltre agevolabili:

  • i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
  • spese per la formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi (nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e nel limite massimo di 300 mila euro).

Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.

La norma disciplina casi specifici di esclusione (art. 38, comma 3), quali situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa o l’applicazione di sanzioni interdittive. È richiesto inoltre il rispetto delle norme sulla sicurezza e i contributi previdenziali.

L’ammontare del credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi.

Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31/12/2025, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte del GSE. L’eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.

La procedura per l’accesso all’agevolazione è subordinata alla presentazione di una certificazione «Ex ante», attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati, ed una «Ex post», comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alla certificazione ex ante.

Ai sensi dell’art 15, comma 6 del decreto i soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni sono:

  • gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339;  
  • le Energy Service Company (ESCo), certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352; 
  • gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, nonché i periti industriali e i periti industriali laureati iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.

 Fasi della procedura

  1. Per la prenotazione del credito d’Imposta le imprese inviano una Comunicazione Preventiva, corredata dalla Certificazione ex-ante, tramite la Piattaforma Informatica «Transizione 5.0» accessibile tramite SPID dall’Area Clienti del sito istituzionale del GSE.
    Le comunicazioni preventive inviate saranno valutate e gestite dal GSE secondo l’ordine cronologico di invio, verificando esclusivamente il corretto caricamento sulla Piattaforma informatica dei dati e la completezza dei documenti e delle informazioni rese e il rispetto del limite massimo dei costi ammissibili per singola impresa Beneficiaria per anno (50 mln €).
  1. Entro 30 giorni dalla conferma del credito prenotato (ricevuta di conferma) l’impresa trasmette una Comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione dei beni di cui agli allegati A/B e impianti di autoproduzione.

A seguito del completamento del progetto di innovazione l’impresa trasmette una Comunicazione di completamento, corredata dalla Certificazione ex-post, contenente le informazioni necessarie ad individuare il progetto di innovazione completato.

RNA & Gene therapy: Bando pubblico per la selezione di proposte progettuali da finanziare nell’ambito dell’attività di ricerca dello spoke n. 3 “Neurodegeneration” – 2 call

RNA & Gene therapy: Bando pubblico per la selezione di proposte progettuali da finanziare nell'ambito dell'attività di ricerca dello spoke n. 3 "Neurodegeneration" - 2 call

È on line il bando emanato per la concessione di finanziamenti a cascata per attività di ricerca in linea con gli obiettivi del Programma RNA “Neurodegeneration” finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU sui fondi PNRR MUR – M4C2 –Investimento 1.4, Avviso n. 3138 del 16 dicembre 2021. Finanziato dall’Unione Europea – Nextgeneration EU, Progetto CN00000041.

Destinatari: Enti e istituzioni pubbliche di ricerca, start-up e soggetti privati

Dotazione finanziaria complessiva: 1.968.834,00, distribuiti sui seguenti obiettivi:

  1. Track A – Attività di Ricerca
    1. A1. Identificazione e validazione di molecole di RNA terapeutiche per malattie del sistema nervoso.
    2. A2. Modelli cellulari e animali per le malattie del sistema nervoso e loro utilizzo per validare l’attività terapeutica di molecole di RNA.
    3. A3. Metodi e tecnologie per le terapie geniche e a farmaci a RNA per le malattie del sistema nervoso.
  1. Track B – Technology transfer – Proof of Concept
    1. A1. Validazione di molecole di RNA terapeutiche per malattie del sistema nervoso.
  1. Track C – Clinical trial setup
    1. A1. Validazione di molecole di RNA terapeutiche per malattie del sistema nervoso al fine di raggiungere l’approvazione come Investigational New Drug (IND)

Scadenza: 8 settembre 2024 

Avviso per la presentazione di progetti in materia di biblioteche e archivi rivolto agli enti pubblici – 2024

Avviso per la presentazione di progetti in materia di biblioteche e archivi rivolto agli enti pubblici - 2024

I requisiti per la presentazione della domanda sono disciplinati dal punto 3 dell’avviso. Nello specifico:

  • per gli interventi di cui alle schede A, possono presentare domanda i Comuni, le Unioni di Comuni e altre forme associative tra almeno tre Comuni. Possono altresì presentare domanda, Città metropolitana di Bologna e Province limitatamente agli istituti o ai beni culturali di cui siano eventualmente titolari;
  • per gli interventi di cui alle schede C1, i progetti devono essere elaborati a livello di Polo/Rete e presentati dal Comune capoluogo o dalla Provincia che ricopre il ruolo di capofila degli enti locali nel polo territoriale SBN interessato e/o di gestore del polo;
  • per gli interventi di cui alle schede C2, i progetti devono essere presentati dall’Ente conservatore (Comune o Unione di Comuni, Città metropolitana o Provincia);
  • per gli interventi di ricognizione del patrimonio di cui alle schede D, possono presentare domanda i Comuni, le Unioni di Comuni e altre forme associative tra almeno tre Comuni. Possono altresì presentare domanda, Città metropolitana di Bologna e Province limitatamente agli istituti o ai beni culturali di cui siano eventualmente titolari.

Modalità di presentazione della domanda

La presentazione della domanda dovrà avvenire esclusivamente per via telematica tramite l’applicativo web Sfinge2020 a partire dalle ore 10.00 del 12 settembre 2024 alle ore 18.00 del 11 ottobre 2024.

Scadenza: 11 ottobre 2024

Contributi per progetti educativi di alfabetizzazione mediatica e digitale a tutela dei minori

Contributi per progetti educativi di alfabetizzazione mediatica e digitale a tutela dei minori

Il bando ha l’obiettivo strategico di selezionare, finanziare e promuovere progetti di alfabetizzazione digitale e mediatica, di natura comunicativa ed educativa, a favore dei minori, anche di carattere innovativo, che siano focalizzati su almeno una delle seguenti linee di intervento:

  • prevenzione del fenomeno del cyberbullismo o di qualunque altra forma di violenza, molestia, ricatto e denigrazione realizzata sui minori, attraverso l’uso non appropriato delle nuove tecnologie;
  • sostegno alla genitorialità per un accrescimento delle conoscenze in merito all’utilizzo del web e dei relativi rischi;
  • prevenzione dei possibili altri abusi derivanti da un’esposizione dei minori al web, con particolare attenzione ai relativi rischi connessi alla emulazione, all’adescamento online,all’isolamento sociale,alla manipolazione digitale e alla dipendenza da social media”;
  • sviluppo delle conoscenze in materia di cittadinanza digitale per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie da parte dei minori e promozione della consapevolezza algoritmica e del senso critico da parte dei teens (soggetti di età compresa tra i 14 e i 18 anni non compiuti).

I progetti ammissibili devono prevedere necessariamente l’implementazione delle azioni di:

  • creazione di materiali educativi, quali guide, video tutorial, infografiche, quiz, giochi interattivi, podcast, format audiovisivi, fruibili sui media e sulle piattaforme web
  • realizzazione di campagne di sensibilizzazione sui media audiovisivi, sulle piattaforme web per promuovere la consapevolezza dell’importanza dell’alfabetizzazione mediatica e digitale.

Facoltativamente possono prevedere anche l’implementazione di corsi o workshop, da offrire in presenza e/o online su piattaforme web, con il coinvolgimento di esperti settoriali e, eventualmente, in collaborazione con biblioteche, centri di aggregazione minorili e altre organizzazioni che operano nel settore di riferimento.

I progetti devono garantire l’attenzione al superiore interesse dei minori, a tutela dei loro bisogni e delle loro relazioni nell’ambiente digitale, ed essere necessariamente diretti al target primario dei minori di età compresa tra gli 8 e i 18 anni non compiuti. In aggiunta, possono anche essere diretti al target secondario costituito da genitori, educatori e insegnanti, operatori che si occupano di minori.

Le imprese che operano come fornitori di servizi di media possono presentare domanda in qualità di capofila di un partenariato, del quale devono far parte obbligatoriamente un ente del terzo settore di natura non commerciale (ETS) e un’impresa che opera come fornitore di piattaforme per la condivisione di video.

Nel partenariato possono essere coinvolti ulteriori soggetti partner come:

  • altre imprese che operano come fornitori di piattaforme per la condivisione di video;
  • altre imprese che operano come fornitori di servizi di media;
  • imprese di produzione audiovisiva e di videogiochi;
  • pubbliche amministrazioni centrali o locali;
  • istituzioni scolastiche e/o educative e/o ricreative.

Per la realizzazione dei progetti sono disponibili complessivamente 1,7 milioni di euro.

Il contributo è concesso fino ad un massimo dell’80% delle spese ammissibili per la realizzazione del progetto. L’importo massimo del contributo per ciascun partenariato di progetto non può superare, in ogni caso, il limite di 340 mila euro.

Scadenza: 30 agosto 2024

Organizziamo la speranza. Iniziativa per il cambiamento nelle aree socio-educative strategiche


Organizziamo la speranza. Iniziativa per il cambiamento nelle aree socio-educative strategiche

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CON I BAMBINI impresa sociale è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, il Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Governo.

Il bando “Organizziamo la speranza” ha l’obiettivo di promuovere un cambiamento significativo e visibile in 15 territori vulnerabili (ASES – aree socio-educative strategiche) per offrire maggiori opportunità e benessere per i bambini e gli adolescenti, con il coinvolgimento delle comunità educanti.

Gli interventi, in stretta sinergia con i servizi pubblici territoriali interessati, dovranno prevedere linee di azione integrate e multidimensionali e potranno includere, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • il rafforzamento della capacità del sistema socio-educativo locale;
  • l’avviamento o il potenziamento, negli spazi educativi, di servizi per i minori e le loro famiglie finalizzati all’inclusione e all’integrazione;
  • la realizzazione di azioni educative innovative e sperimentali per la prevenzione dell’abbandono scolastico;
  • l’attivazione di dispositivi di educativa di strada;
  • servizi di ascolto psico-pedagogici;
  • la realizzazione di percorsi di reinserimento e rieducazione civica e sociale di minorenni;
  • il potenziamento delle competenze professionali, capacità personali e modalità operative del personale dei servizi locali e degli attori della comunità educante (educatori, genitori, operatori del privato sociale e non);
  • l’attenzione alle differenti situazioni personali e alle fragilità specifiche (disabilità e bisogni educativi speciali, vissuti migratori, vissuti di adozione, fragilità psicologiche, dipendenze, abusi, ecc.).

Ciascun progetto potrà avere una durata minima di 36 mesi e massima di 48 mesi.

ETS iscritti al RUNTS che abbiano la sede legale e/o almeno una sede operativa nel territorio del Comune in cui è localizzata l’ASES di intervento cui fanno riferimento nella propria candidatura e che siano stati costituiti da almeno due anni.

Per l’iniziativa sono complessivamente stanziati 50 milioni di euro.

Scadenza: 17 ottobre 2024

Bando “Ecosistemi culturali al Sud Italia”

Bando “Ecosistemi culturali al Sud Italia”

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Obiettivo del bando è promuovere la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale del Mezzogiorno, materiale e immateriale, favorendo il rafforzamento del legame tra bene comune e comunità territoriale attraverso l’attivazione di processi di sviluppo locale.

Il concetto di ecosistema culturale mette a sistema la valorizzazione di immobili pubblici con un rilevante significato storico, artistico, sociale per il territorio (es. scuole, palazzi comunali dismessi, cinema, e/o che insistono anche su parchi e parchi archeologici etc.), del patrimonio culturale immateriale che contraddistingue il contesto di riferimento (es. rappresentazioni, tradizioni, arti e mestieri, visioni artistiche contemporanee) e la rete degli enti del terzo settore ed istituzioni culturali che partecipano alla vita comunitaria.

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le proposte progettuali potranno prevedere, attraverso la valorizzazione di immobili pubblici con un rilevante significato storico, artistico e sociale per il territorio, lo sviluppo di attività sociali, culturali, artistiche e/o naturalistiche in chiave moderna e contemporanea, in grado di sensibilizzare e coinvolgere la comunità e generare nuova attrattività nel territorio.

Le proposte dovranno contemplare programmi economicamente sostenibili legati alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, favorendo anche l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di fragilità.

I beni pubblici dovranno essere messi a disposizione del progetto per almeno 10 anni.

Le Proposte dovranno essere realizzate in Comuni con meno di 100.000 abitanti ma più di 5.000 nelle seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

La durata complessiva dei progetti deve essere compresa tra i 36 e i 48 mesi.

Il Proponente deve possedere i seguenti requisiti:

  • essere costituito in forma di ETS e iscritto al RUNTS;
  • essere stato costituito entro il 31/12/2021;
  • avere la sede legale nella regione di intervento.

Oltre al Proponente, la partnership deve includere almeno un altro ente di terzo settore e l’Ente pubblico su cui insiste il bene oggetto di valorizzazione. Gli altri Soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, a quello della scuola, a quello delle istituzioni artistico-culturali, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. La partecipazione di enti for profit è legata all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 2 milioni di euro.

Il contributo non può essere inferiore a euro 250.000 e non superiore a euro 500.000 fino al 90% del costo complessivo del progetto.

Scadenza: 15 ottobre 2024

COLLABORA & INNOVA 

COLLABORA & INNOVA

Il Bando prevede una dotazione iniziale di 100 milioni di euro a valere sull’azione 1.1.3. del PR FESR 2021-2027 per favorire grandi investimenti strategici su progetti di Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale realizzati in partenariato tra PMI, Grandi imprese ed Organismi di Ricerca finalizzati allo sviluppo di innovazioni di prodotto o di processo.

Requisiti dei Partenariati
Partenariati composti da imprese (PMI e Grandi imprese) e organismi di ricerca e diffusione della conoscenza (OdR) pubblici e privati, ivi comprese Università, istituti di ricerca e IRCCS.
I Partenariati che presentando domanda di partecipazione devono essere formalizzati mediante uno specifico Accordo di Partenariato (generato automaticamente dalla piattaforma Bandi e Servizi e devono avere le seguenti caratteristiche:

  1. essere composti da un minimo di tre Partner e fino a un massimo di otto Partner, autonomi tra loro ai sensi delle previsioni di cui all’Allegato I articolo 3 del Regolamento (UE) n. 651/2014 e s.m.i.;
  2. avere come Partner almeno una PMI (definita come da Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i.) ed almeno un Organismo di Ricerca (definito come da Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i.);
  3. ciascun Partner impresa (identificato da univoco codice fiscale) può far parte, pena l’inammissibilità della domanda, di un unico Partenariato, partecipando cioè alla presentazione di un unico Progetto di R&S o come Capofila o come Partner; in caso di presenza di un Partner impresa in più di un Partenariato, sarà preso in considerazione il primo Partenariato che ha inviato al protocollo la domanda e la seconda domanda sarà considerata irricevibile;
  4. ciascun Partner OdR (identificato da univoco codice fiscale) può far parte come Capofila di un unico Partenariato e può far parte come Partner di un numero massimo di 15 Partenariati (nel complesso può partecipare alla presentazione di massimo 15 Progetti di R&S); in caso di presenza di uno stesso Partner OdR in più di 15 Partenariati, saranno presi in considerazione i primi 15 Partenariati che hanno inviato al protocollo la domanda e la sedicesima domanda sarà considerata irricevibile.

Requisiti dei Partner imprese
I Partner imprese devono possedere i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda di partecipazione al bando:

  • essere regolarmente costituiti, iscritti e attivi nel Registro delle Imprese come risultante da visura camerale;
  • le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme del diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nell’analogo Registro delle Imprese ove esistente;
  • avere una Sede operativa in Lombardia, rilevabile da visura camerale, presso cui svolgere le attività del Progetto di R&S, o avere intenzione di costituire una Sede operativa in Lombardia, rilevabile da visura camerale, entro la data di accettazione dell’Agevolazione (in caso di richiesta di anticipo) o entro la data di richiesta della prima erogazione (tranche intermedia o tranche a saldo);
  • le spese non sostenute nella/e Sede/i operativa/e dichiarata/e non saranno ammesse all’Agevolazione e non saranno riconosciute valide in sede di rendicontazione;
  • qualora un Partner si presenti con la qualifica di impresa all’interno di un Partenariato, non può al contempo presentarsi con la qualifica di OdR in un altro Partenariato; qualora questa fattispecie si dovesse verificare, verrà considerata valida la tipologia di Partner (impresa o OdR) che ha inviato per primo al protocollo la domanda di partecipazione al bando e la seconda domanda sarà considerata irricevibile.

Requisiti dei Partner Organismi di Ricerca
I Partner Organismi di Ricerca devono possedere i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda di partecipazione al bando:

  • avere una Sede operativa in Lombardia, presso cui svolgere le attività del Progetto di R&S, o avere intenzione di costituire una Sede operativa in Lombardia entro la data di accettazione dell’Agevolazione (in caso di richiesta di anticipo) o entro la data di richiesta della prima erogazione (tranche intermedia o tranche a saldo);
  • le spese non sostenute nella/e Sede/i operativa/e dichiarata/e non saranno ammesse all’Agevolazione e non saranno riconosciute valide in sede di rendicontazione;
  • prevedere singolarmente, e non cumulativamente, almeno il 10% delle spese totali ammissibili del Progetto di R&S;
  • qualora un Partner si presenti con la qualifica di OdR all’interno di un Partenariato, non può al contempo presentarsi con la qualifica di impresa in un altro Partenariato; qualora questa fattispecie si dovesse verificare, verrà considerata valida la tipologia di Partner (impresa o OdR) che ha inviato per primo al protocollo la domanda di partecipazione e la seconda domanda sarà considerata irricevibile.

“Collabora & Innova” è una misura attivata nell’ambito dell’Azione 1.1.3. “Sostegno all’attuazione di progetti complessi di ricerca, sviluppo e innovazione”, Obiettivo specifico 1.1 “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate” dell’Asse 1 “Un’Europa più competitiva e intelligente” del Programma Regionale FESR 2021-2027 di Regione Lombardia.
La misura è finalizzata a promuovere progetti strategici di Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale, di particolare valore aggiunto e rilevanza in termini di potenziamento degli ecosistemi lombardi della ricerca e dell’innovazione.
I principali obiettivi strategici che si pone la misura sono:

  • promuovere le relazioni tra imprese, università, centri di ricerca per la messa a sistema delle competenze strategiche e delle eccellenze presenti sul territorio, al fine di favorire il trasferimento tecnologico e l’utilizzo di nuove tecnologie da parte del sistema produttivo lombardo;
  • sostenere investimenti strategici per lo sviluppo di innovazioni in particolare radicali di prodotto o di processo;
  • favorire la crescita competitiva attraverso il potenziamento della ricerca e innovazione per la maturazione tecnologica e il trasferimento tecnologico e delle conoscenze.

Contributo a fondo perduto secondo le seguenti percentuali:

  • Piccole imprese: 60% delle spese ammesse;
  • Medie imprese: 50% delle spese ammesse;
  • Grandi imprese ed Organismi di Ricerca: 40% delle spese ammesse.

L’importo massimo del Contributo a fondo perduto assegnabile è pari per il Partenariato a 5.000.000,00 euro.
La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata, pena la non ricevibilità, dal Partner Capofila richiedente, obbligatoriamente in forma telematica dal 8 ottobre 2024 al 28 novembre 2024.

Scadenza: 28 novembre 2024

Sostegno alla prima crescita delle start up innovative

Sostegno alla prima crescita delle start up innovative

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La Regione Piemonte, con Determinazione Dirigenziale n. 304 del 1 agosto 2024 ha approvato il Bando “Sostegno alla prima crescita delle start up innovative” con i relativi allegati e disposto l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande a partire dalle ore 9.00 del giorno 10 ottobre 2024 e fino alle ore 12.00 del giorno 28 febbraio 2025, salvo sospensione anticipatamente dello sportello rispetto alla data di chiusura prevista, nel caso in cui la dotazione finanziaria risulti esaurita o in fase di esaurimento.
La Misura interviene a supporto delle prime fasi di vita delle start up innovative, in sinergia con altre Azioni della programmazione PR FESR 2021/2027 e FSE + 2021/2027 e in continuità con la precedente programmazione 2014/2020 a supporto delle start up innovative e dell’innovazione.
Il bando sostiene in particolare progetti di sviluppo imprenditoriale “business plan”, realizzati sul territorio piemontese da start up innovative ad alto contenuto di conoscenza, che rispettino i vincoli dimensionali di piccola impresa e che si trovino in fase di validazione del progetto di business e prima crescita. Il bando intende inoltre incentivare l’attrazione di conferimenti alle start up da parte di investitori esterni, nonché l’insediamento di start up innovative da fuori Piemonte in presenza di evidenti e dimostrabili ricadute per il territorio. I business plan devono essere di importo compreso tra € 100.000 e € 300.000 e di durata massima pari a 18 mesi e coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente del Piemonte 2021-2027 (S3).
L’incentivo, nella forma di contributo a fondo perduto, interviene nel limite del 50% dei complessivi costi ammissibili per la realizzazione del business plan.
Qualora il progetto preveda contestualmente conferimenti da parte di investitori esterni in misura almeno pari al 20% del business plan e l’insediamento della start up da fuori Piemonte, in presenza di evidenti e dimostrabili ricadute per il territorio, l’intensità di aiuto riconoscibile potrà essere elevata fino al 70% dei costi ammissibili.
Scadenza: 28 febbraio 2025

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Infra+

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Programma regionale FESR 2021/2027, Priorità’ I. Obiettivo specifico I.1i Azione I.1i.4 “Sostegno all’offerta e alla domanda di servizi di trasferimento tecnologico e per l’innovazione”. Approvazione del bando Infra + “Sostegno a progetti per la realizzazione, il rafforzamento e l’ampliamento di infrastrutture di ricerca pubbliche e private”.

Domande dal 22 ottobre 2024 – 09:00 fino al 19 dicembre 2024 – 12:00.

La presente Misura prevede il rafforzamento e qualificazione dell’offerta di servizi di ricerca e trasferimento tecnologico verso le imprese mediante supporto agli investimenti in laboratori e attrezzature, aperti a più utenti in modo trasparente e non discriminatorio, funzionali allo sviluppo di attività di ricerca foriere di applicazioni rilevanti nell’industria e di interesse per il sistema delle imprese.

Tra gli obiettivi vi è quello di sostenere la realizzazione di nuove infrastrutture di ricerca, nonché quello di promuovere la messa a sistema delle IR già esistenti, anche al fine di rafforzarne la presenza in reti/network/ecosistemi sovra regionali e sovra nazionali e per tale motivo il bando intende favorire in particolare le proposte progettuali che, derivando da programmi organici e strutturati di intervento, siano caratterizzate da interdisciplinarietà e dalla attivazione di collaborazioni tra organismi di ricerca.

Possono parteciparvi organismi di ricerca pubblici e/o privati.

Scadenza: 19 dicembre 2024

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