Valore Artigiano – Incentivi a favore delle imprese artigiane

Valore Artigiano – Incentivi a favore delle imprese artigiane

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La Regione Lazio sostiene la realizzazione da parte delle Imprese Artigiane operanti sul territorio regionale di Progetti che rientrano in una delle seguenti due tipologie:

  • Sviluppo dell’Impresa Artigiana mediante investimenti in innovazione e ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, anche volti ad affrontare la transizione digitale e ambientale, a cui sono riservati 5.000.000 euro;
  • Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale, a cui sono riservati 1.000.000 euro

Ciascun Progetto deve essere realizzato in forma singola, avere Spese Ammissibili non inferiori a 5.000,00 euro ed essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo.

I Beneficiari dei contributi previsti dall’Avviso sono le Imprese Artigiane del Lazio, iscritte all’albo delle Imprese Artigiane da almeno 5 anni alla data della domanda, e che svolgono una delle attività imprenditoriali ammissibili identificate nell’Avviso mediante la relativa classificazione ATECO.

I contributi per i progetti di Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale (Tipologia B) sono concessi alle sole Imprese Artigiane del Lazio a cui è riconosciuto di operare nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale di cui agli artt. 12 e 13 della L.R. 3/2015. Alla data della domanda tale riconoscimento può essere stato solo richiesto.

Tutti i progetti devono riguardare attività imprenditoriali svolte dalle Imprese Artigiane nelle loro Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio, risultanti al più tardi al momento della erogazione del contributo, e dove devono risultare ubicati i beni agevolati.

I Beneficiari devono, inoltre, possedere i requisiti generali di ammissibilità.

A ciascun Progetto è concedibile a titolo di De Minimis un contributo a fondo perduto con i massimali rappresentati nella seguente tabella:

Ciascun beneficiario può presentare Domanda per un’unica tipologia di Progetto.

Le Spese Ammissibili sono:

  • Investimenti in macchinari, attrezzature e impianti specifici;
  • Investimenti in tecnologie digitali, vale a dire in hardware, sistemi ICT e software;
  • Investimenti in impianti fotovoltaici, nel limite massimo del 20% delle Spese Ammissibili totali;
  • altre spese per Investimenti in opere murarie e impiantistica civile, nel limite massimo del 20% delle Spese Ammissibili totali.

Nel caso dei Progetti di Sviluppo delle Imprese Artigiane (Tipologia A) le spese di cui alle voci a), b) non possono essere inferiori al 70% delle spese ammissibili totali. Nel caso dei Progetti di Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale (Tipologia B) sono ammissibili anche altre spese aventi carattere una tantum, ancorché non ammortizzabili, legate alla adozione di tecnologie digitali e allo sviluppo delle vendite dei prodotti dell’artigianato artistico e tradizionale via internet.

Le domande valutate positivamente nel merito dalla Commissione di Valutazione saranno finanziate fino a capienza della dotazione finanziaria nel rispetto dell’ordine decrescente di punteggio verificato e delle riserve previste per ciascuna delle due tipologie di Progetto.

Le domande devono essere presentate online attraverso GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 20 febbraio 2025 fino alle ore 17:00 del 15 aprile 2025; il formulario è disponibile online a partire dalle ore 12:00 del 30 gennaio 2025.

Scadenza: 15 aprile 2025

Avviso per la concessione di contributi alle case editrici emiliano-romagnole per la traduzione e la diffusione all’estero delle loro pubblicazioni – anno 2025

Avviso per la concessione di contributi alle case editrici emiliano-romagnole per la traduzione e la diffusione all’estero delle loro pubblicazioni - anno 2025

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La Regione Emilia-Romagna concede contributi a fondo perduto alle Case editrici emiliano-romagnole che nel corso dell’anno 2025 stipulino contratti con Case editrici straniere per la traduzione, pubblicazione in lingua straniera e diffusione all’estero di opere da loro pubblicate in lingua italiana.

I contributi sono riconosciuti con Delibera di Giunta Regionale n. 2197 del 18/11/2024, rettificata con Delibera di Giunta Regionale n.2324 del 23/12/2024, in attuazione della L.R. 12 ottobre 2021 n. 13.

La domanda deve essere inviata esclusivamente tramite PEC con oggetto ‘Traduzioni 2025 entro il 5 maggio 2025.

La domanda dovrà

  • essere redatta sulla modulistica predisposta dalla Regione di cui all’Allegato 1 all’Avviso, predisposta in modalità digitale e inviata in formato .pdf non modificabile. La data di ricevimento verrà stabilita in base alla data e all’ora in cui la domanda risulti ricevuta tramite PEC.
  • essere sottoscritta dal legale rappresentante della Richiedente, o da suo delegato dotato di apposita procura speciale o di delega permanente, con firma digitale dotata di certificato digitale non revocato, scaduto o sospeso.

Possono presentare domanda le Case Editrici, come definite al punto 2.2 dell’Avviso, in possesso dei requisiti espressi al punto 6 dell’Avviso.

Non possono presentare domanda le persone fisiche, le associazioni/fondazioni o gli enti di vario tipo, le piattaforme di self-publishing.

Tipologia del bando

Agevolazioni, finanziamenti, contributi

Destinatari

  • Grandi imprese
  • Micro imprese
  • PMI

Scadenza: 5 maggio 2025

SRD03 – “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” Azione b) Agricoltura sociale

SRD03 - “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” Azione b) Agricoltura sociale

OS8 – Promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile

OS2 – Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione

Beneficiari: imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati

Sostegno: Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 60% della spesa ammissibile. Il sostegno sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis” (Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023)

Risorse: Euro 1.800.000

Spese ammissibili: Sono ammesse al sostegno le seguenti tipologie di intervento relative ad investimenti per l’adeguamento delle aziende agricole al fine di realizzare o ampliare attività di agricoltura sociale:

      • interventi di recupero e riuso del patrimonio edilizio dell’azienda agricola e di nuova costruzione da destinare all’attività di agricoltura sociale. La nuova costruzione è ammessa unicamente per l’ampliamento degli edifici esistenti destinati a servizi accessori o vani tecnici funzionali alla medesima attività di agricoltura sociale;
      • sistemazioni esterne a servizio dei fabbricati agricoli utilizzati per l’agricoltura sociale;
      • allestimento di locali e spazi esterni utilizzati per l’attività di agricoltura sociale. Per allestimento si intende acquisto di beni inventariabili, quali mobili, dotazioni e attrezzature;
      • spese generali e tecniche, come specificate dai paragrafi 1.10. “Eleggibilità delle spese” e 1.11 “Spese ammissibili” delle “Disposizioni comuni”.;
      • acquisto di attrezzature informatiche e relativo software per la gestione dell’attività oggetto di sostegno. Il software può essere di base o specifico per uso di agricoltura sociale.

Scadenza: 28 marzo 2025

Sostegno alle Imprese Cooperative

Sostegno alle Imprese Cooperative

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La Regione Lazio con il piano specifico per la promozione ed il sostegno della cooperazione 2022/2024 ha definito una serie di interventi per la promozione e il sostegno della cooperazione.

L’Avviso, in particolare, attua le azioni del Piano volte a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese cooperative regionale mediante contributi a fondo perduto per la realizzazione dei loro Progetti finalizzati a:

  1. aumentare l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale anche nell’ambito della circular economy, mediante l’acquisizione di tecnologie dall’esterno (open innovation), l’adozione di nuovi sistemi ICT e gli investimenti produttivi;
  2. avviare nuove cooperative nelle direzioni sopra indicate o comunque con buon potenziale occupazionale;
  3. adeguare i sistemi organizzativi delle cooperative esistenti anche riqualificando le risorse umane e aumentandone il grado di specializzazione, mediante formazione specialistica del personale e il ricorso alle figure di temporary e circular manager;
  4. creare e rafforzare reti, partnership, filiere e altre forme di collaborazione tra imprese cooperative nell’ambito della circular economy o anche con riferimento all’internazionalizzazione sui mercati di sbocco o di approvvigionamento.

Ciascun Progetto deve avere Spese Ammissibili non inferiori a 10.000 euro e deve essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo.

I Beneficiari dei contributi previsti dall’Avviso sono le Imprese Cooperative del Lazio, iscritte all’albo Nazionale delle Società Cooperative alla data della domanda ed escluse le cooperative sociali.

Tutti i progetti devono riguardare attività imprenditoriali svolte dalle Cooperative nelle loro Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio, risultanti al più tardi al momento della erogazione del contributo, e dove devono risultare ubicati i beni agevolati.

I Beneficiari devono, inoltre, possedere i requisiti generali di ammissibilità. Nel caso di Progetti realizzati in forma aggregata (consorzi, reti di impresa o aggregazioni temporanee), tutti i consorziati o partecipanti devono essere Imprese Cooperative del Lazio e, nel caso di consorzio o contratto di rete di impresa con propria soggettività giuridica e autonomia patrimoniale, questo deve risultare già iscritto al Registro delle Imprese Italiano alla data della domanda.

A ciascun Progetto è concedibile a titolo di De Minimis un contributo a fondo perduto pari al massimo a 20.000 euro, di cui fino ad un massimo di 10.000 euro di contributi in c/esercizio.

Nel caso di Progetti realizzati in forma aggregata, il contributo complessivo è pari al massimo a 30.000 euro, di cui fino ad un massimo di 15.000 euro di contributi in c/esercizio.

La procedura amministrativa disciplinata dall’Avviso è a sportello, vale a dire che i contributi saranno concessi seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande fino a capienza della dotazione finanziaria disponibile.

La valutazione dei Progetti che hanno superato positivamente l’istruttoria di ammissibilità formale sarà effettuata da parte di una Commissione di Valutazione, sulla base dei seguenti criteri:

  1. risultati attesi in termini di intensità dell’innovazione, sostenibilità ambientale e ritorni economici e occupazionali del Progetto per le Imprese Cooperative direttamente coinvolte nella sua realizzazione e di analoghi benefici indiretti per la comunità sociale e territoriale;
  2. coerenza delle proposte rispetto agli obiettivi strategici del Piano Specifico per la promozione e il sostegno della cooperazione 2022/2024, ed ivi declinati nei paragrafi “Nuove cooperative”, “Riqualificazione, nuove competenze, produttività nell’emergenza sanitaria”, “Digitalizzazione e open innovation”, “Reti, partnership, filiere, circular economy” e “Internazionalizzazione”;
  3. congruità delle Spese Ammissibili rispetto alle attività proposte e ai risultati attesi.

Il contributo sarà erogato a saldo, in un’unica soluzione, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro 12 mesi dalla data di concessione.

La richiesta di erogazione è prodotta da GeCoWEB Plus dopo aver caricato sulla piattaforma:

  1. una relazione sulla realizzazione del Progetto ammesso e sugli obiettivi raggiunti, che evidenzi gli eventuali scostamenti rispetto alle spese ammesse e le relative motivazioni;
  2. la documentazione relativa alle spese effettivamente sostenute: contratti, fatture e attestazioni di avvenuto pagamento. All’erogazione del contributo in conto esercizio è applicata la ritenuta d’acconto del 4% prevista dall’art. 28 (2) del D.P.R. 600/1973.

Scadenza: bando a sportello

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

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L’Avviso promosso dalla Regione Lazio sostiene la realizzazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia elettrica condivisa da fonte rinnovabile (FER), a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) di cui all’art. 31 del D.Lgs. 199/2021. Il sostegno agli investimenti delle CER si inquadra tra gli impegni prioritari della Regione per il conseguimento degli obiettivi di carattere:

  1. ambientale, incentivando la diffusione delle FER riducendo le emissioni di gas ad effetto serra e concorrendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. energetico ed economico in termini di contrasto alla povertà energetica, tramite l’autoproduzione di energia elettrica da FER;
  3. sociale, attraverso la promozione di modelli di inclusione e collaborazione con il coinvolgimento di soggetti fragili e svantaggiati

Sono finanziabili gli interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti (UP) alimentati da fonti rinnovabili come definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera a) Decreto CACER 414/2023.

Agli impianti/UP relativi alla configurazione della CER beneficiaria è riconosciuto il 35% dell’importo minore tra:

  1. la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’operazione, quale insieme delle spese elencate all’articolo 6 “Spese ammissibili” per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno;
  2. il massimale di spesa ammissibile previsto per l’operazione quale somma dei costi di investimento massimi di riferimento per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno, calcolato in base a quanto indicato nell’Allegato 2 Spese ammissibili del Decreto CACER 414/2023 e appendice E delle Regole operative TIAD (Allegato1 al citato DM)
  3. 1.500 €/kW, per impianti/UP di potenza fino a 20 kW;
  4. 1.200 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  5. 1.100 €/kW per impianti/UP di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  6. 1.050 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

La percentuale di sostegno riconosciuta per ciascuna domanda potrà essere aumentata del 5% qualora ricorra una o più delle seguenti condizioni:

  1. partecipazione, in qualità di membro della CER di uno o più delle seguenti categorie di soggetti “fragili”
  2. soggetti in condizione di disagio economico;
  3. coppie under 35;
  4. soggetti con disagio fisico;
  5. partecipazione alla CER di Enti locali territoriali che abbiano approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, o che abbiano messo a disposizione tetti degli edifici pubblici o aree pubbliche per realizzare gli impianti FER a servizio delle CER stessa;
  6. realizzazione da parte della CER di progetti di inclusione e solidarietà sociale, anche attraverso la collaborazione con gli Enti locali territoriali, Enti religiosi ed Enti del terzo settore;
  7. l’operazione sia localizzata nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi.

L’importo del sostegno riconosciuto alla CER Beneficiaria è concesso a fondo perduto e non potrà essere inferiore a euro 200.000,00 e superiore a euro 1.500.000,00.

La domanda di sostegno può essere presentata esclusivamente dalle CER ubicate nel territorio del Lazio costituite in conformità con la Dir. 2018/2001/UE e con le norme nazionali di recepimento della stessa (D.Lgs. n. 199 del 2021, Decreto CACER 414/2023 e Decreto Direttoriale n. 22 del 23 febbraio 2024) e, nel rispetto dei criteri di cui al paragrafo 1.2.2. Parte II delle “Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”.

Nel rispetto del criterio di demarcazione:

  1. sono esclusi gli impianti/UP ubicati nei comuni con meno di 5.000 abitanti, in base all’ultima rilevazione ISTAT (Missione 2, Componente 2 Investimento 1.2 del PNRR);
  2. le CER con caratteristiche di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi:
  3. FESR 2021-2027 qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni che ricadono nelle aree A e B della zonizzazione del PSR ovvero in quelli in area C, ma con popolazione residente superiore ai 20.000 abitanti;
  4. Bilancio regionale, qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni esclusi dal criterio di demarcazione FESR di cui punto precedente.

Tutti gli impianti/UP a servizio delle CER che non rientrano nella fattispecie di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi FESR 2021-2027 e, in caso di esaurimento delle risorse stanziate, sulle risorse del Bilancio regionale.

Il procedimento di selezione delle richieste è a sportello; il sostegno è concesso seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande e si articola in una fase di Istruttoria formale di ammissibilità, superata positivamente la quale, si procede alla Valutazione tecnica della proposta della CER da parte della Commissione di Valutazione in base ai criteri contenuti nell’Avviso:

  1. Qualità dell’investimento: completezza dello Studio di Fattibilità Tecnica ed Economica
  2. Innovatività gestionale dell’investimento
  3. Benefici energetici, ambientali e sociali
  4. Benefici occupazionali

La stessa CER può richiedere l’accesso al contributo anche per più di un impianto di produzione/unità di produzione (UP) attraverso l’invio di una unica domanda di sostegno.

Le domande di sostegno devono essere presentate online utilizzando la piattaforma GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12:00 del 20 gennaio 2025 fino alle ore 16:00 del 20 maggio 2025.

Scadenza: 20 maggio 2025

PNRR: nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

PNRR: nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Si apre il5 febbraio il secondo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Il Fondo, previsto e finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha lo scopo di sostenere l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici, rispondendo a un obiettivo chiave della transizione ecologica e industriale.

In particolare, il Fondo finanzia progetti che hanno almeno uno dei seguenti obiettivi:

  1. maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  2. uso efficiente delle risorse – attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento.

Gli investimenti devono quindi avere come scopo un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

I progetti prevedere spese complessive ammissibili tra 3 e 20 milioni di euro e devono essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione.

Le agevolazioni sono a fondo perduto e sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale.

Per questo secondo sportello, il Ministero ha stanziato 400 milioni di euro. Il 40% delle risorse è destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre il 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore, ossia quelle che consumano elevate quantità di energia.

Le domande di agevolazione possono essere presentate esclusivamente online tramite il sito di Invitalia a partire dal 5 febbraio 2025 e fino all’8 aprile 2025. Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Scadenza: 8 aprile 2025

Energia e materie prime: bando MASE per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica

Energia e materie prime: bando MASE per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per il finanziamento di progetti nel settore energetico.

In particolare, il bando mira a sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche (MPC) e delle Materie Prime Strategiche (MPS) e in particolare nell’ambito delle Missioni “Green Powered Future” (GPFM) e “Clean Hydrogen” (CHM) di Mission Innovation 2.0, iniziativa di cooperazione multilaterale globale il cui scopo primario è quello di accelerare i processi di innovazione delle tecnologie clean.

I progetti selezionati dovranno contribuire all’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, al miglioramento della produzione di idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore energetico in una delle seguenti aree strategiche:

  1. Estrazione mineraria primaria e secondaria;
  2. Estrazione da fluidi;
  3. Urban mining ed eco-progettazione;
  4. Trasformazione (raffinazione).

Possono partecipare imprese in collaborazione con almeno due partner tra imprese e organismi di ricerca. Il budget complessivo è di € 21.000.000 e i progetti che verranno finanziati dovranno richiedere un contributo compreso tra € 500.000 e € 5 milioni, a seconda delle dimensioni e delle esigenze specifiche del progetto. I contribuiti non possono superare:

  1. il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale (RI);
  2. il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale (SS);
  3. il 50 % dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità (SF).

Le proposte possono essere inviate a partire dal 3 febbraio e fino al 18 marzo 2025.

Scadenza: 18 marzo 2025

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: nuovo bando per progetti di ricerca

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: nuovo bando per progetti di ricerca

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato un bando per promuovere l’interazione tra il sistema della ricerca e le priorità della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS).

In particolare, il bando si rivolge a università, enti e istituti di ricerca, consorzi tra essi e fondazioni e finanzia progetti di ricerca a supporto dell’attuazione dei Vettori di sostenibilità previsti dalla SNSvS nelle seguenti aree tematiche:

  1. Coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile;
  2. Cultura per la sostenibilità;
  3. Partecipazione per lo sviluppo sostenibile.

I progetti dovranno contribuire a potenziare le capacità delle istituzioni territoriali di attuare i tre Vettori di sostenibilità; inoltre, dovranno essere presentate da un partenariato con almeno una istituzione territoriale impegnata nell’attuazione delle strategie e delle agende per lo sviluppo sostenibile.

La scadenza per inviare le proposte progettuali è fissata al 9 marzo 2025.

Scadenza: 9 marzo 2025

Progetto 3DOP: call a sostegno dell’innovazione delle PMI tramite soluzioni di stampa 3D

Progetto 3DOP: call a sostegno dell'innovazione delle PMI tramite soluzioni di stampa 3D

Il Progetto 3DOP ha aperto una “Demonstration Call“, con scadenza il 4 febbraio 2025.

L’obiettivo del progetto è colmare il divario tra le tecnologie avanzate e l’innovazione manifatturiera, permettendo alle imprese di testare le proprie idee, sviluppare soluzioni complementari e ottenere finanziamenti per i propri progetti. L’iniziativa sostiene le imprese a collaborare con leader del settore e ad accedere gratuitamente ai servizi di stampa 3D

I servizi tecnici del 3DOP si basano su 8 soluzioni tecniche, che coprono una gamma di tecnologie di produzione nei settori della stampa 3D in metallo, automazione ed elettronica.

  1. Opiliones: un’unità di produzione economica per soluzioni di stampa 3D metallica sostenibile, specificamente per apparecchi non coperti dalla Selective Laser Sintering (SLS),
  2. Element 22: esperti in stampaggio a iniezione di titanio e stampa 3D, che offrono servizi di produzione seriale di componenti in titanio,
  3. Guaranteed: servizi di produzione e riparazione tramite archi di metallo XXL per vari settori industriali.
  4. TracXon: strumenti e stampi stampati in 3D con elettronica integrata, migliorando funzionalità ed efficienza nella produzione,
  5. Tecos: struttura per la dimostrazione e la produzione di design innovativi utilizzando tecnologie di stampa 3D.
  6. AM Flow: sistema di automazione del flusso di lavoro per oggetti e parti stampate in 3D, focalizzandosi su produzione ad alta varietà e volume,
  7. Valcun: macchine e servizi per la produzione di parti in alluminio stampate in 3D.

Possono partecipare al bando PMI con sede in regioni alle quali appartengono i membri del consorzio 3DOP, regioni che hanno espresso interesse per il progetto o paesi meno sviluppati.

I progetti devono garantire che l’applicazione industriale coinvolga le tecnologie innovative di stampa 3D di 3DOP, e che il test case sia a Technology Readiness Level (TRL) 6-7, con l’obiettivo di raggiungere il TRL 9.

Le aziende selezionate avranno accesso a:

  1. creazione di nuovi progetti: servizi di consulenza che connetteranno i partecipanti con opportunità di progetti finanziati,
  2. finanziamenti pubblici: consulenza su opportunità di finanziamento pubblico, sia a livello UE che nazionale,
  3. finanziamenti privati: servizi per connettere le PMI selezionate con investitori e venture capitalisti pertinenti,
  4. coaching e formazione: servizi incentrati sullo sviluppo della visione aziendale, pianificazione del business case e creazione di una roadmap per lo sviluppo del progetto.

Scadenza: 4 febbraio 2025

BI-REX ha emesso il quinto bando per la selezione di progetti di innovazione tecnologica

BI-REX ha emesso il quinto bando per la selezione di progetti di innovazione tecnologica

Il Competence Center BI-REX (Big Data Innovation & Research Excellence) ha promosso un nuovo bando per selezionare progetti di innovazione tecnologica, iscritto nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A seguire le principali informazioni a favore delle imprese interessate a partecipare:

  1. Dotazione finanziaria complessiva: 3 milioni di euro;
  2. Co-finanziamento massimo per ciascuna idea progettuale: 200 mila euro;
  3. Partecipazione: è possibile presentare una candidatura esclusivamente online attraverso la piattaforma on-line PICA, a partire dal 23 gennaio 2025 e fino alle ore 14:00 del 21 febbraio 2025 (da notare che fino al 23 gennaio la piattaforma non sarà disponibile);
  4. Aree tematiche di intervento:
  5. Big Data,
  6. Smart Products,
  7. Ict per macchine e linee di produzione,
  8. Sistemi avanzati di gestione dei processi e produzione,
  9. Security & Blockchain,
  10. Additive & Advanced Manufacturing,
  11. Robotica collaborativa, warehousing and AGV,
  12. Sostenibilità e Responsabilità sociale;
  13. Durata progetti: massimo 12 mesi;
  14. Beneficiari: imprese e aggregazioni di imprese che abbiano una stabile organizzazione in Italia e siano in possesso dei requisiti contenuti nell’art.3 del bando.

Scadenza: 21 febbraio 2025 

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