Call for proposal LIFE 2021, l’impegno della Commissione verso la transizione verde

Call for proposal LIFE 2021, l’impegno della Commissione verso la transizione verde

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La call for proposal LIFE 2021, che chiuderà il prossimo 12 gennaio 2022, raccoglie 18 topic nell’ambito del sottoprogramma Clean Energy Transition.

Basandosi sulle attività di Horizon 2020 Energy Efficiency, LIFE Clean Energy continuerà a sostenere progetti che stanno costruendo quadri politici per la transizione verso l’energia pulita a tutti i livelli di governance; accelerare il processo di digitalizzazione e la creazione di nuovi servizi e modelli di business; valorizzare le competenze professionali sul mercato; attrarre finanziamenti privati e sostenere lo sviluppo di progetti di investimento energetico sostenibile e coinvolgere e responsabilizzare i cittadini nella transizione verso l’energia pulita.

Sono 5, in totale, i topic principali di questa call:

  1. Nature and biodiversity
  2. Circular economy and quality of life
  3. Climate change mitigation and adaptation
  4. Clean energy transition
  5. Operating Grants for non-profit making entities

Per aiutare gli interessati a presentare una proposta di successo, sono stati messi a disposizione sessioni informative per ciascun argomento per fornire una visione più approfondita del contenuto. Inoltre, CINEA ha organizzato due sessioni di Question&Answers l’8 e il 9 settembre

Idrogeno verde, aperta una consultazione pubblica sulla SRIA

Idrogeno verde, aperta una consultazione pubblica sulla SRIA

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Fino al 26 settembre (23:59 CET) è possibile partecipare alla consultazione pubblica sulla prima bozza della Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) sul tema dell’idrogeno verde. La consultazione, aperta ai ricercatori, alle imprese e ai rappresentanti della società civile, riguarda tre argomenti: trasporti e infrastrutture, mercato, produzione.

I risultati verranno presentati il prossimo ottobre durante tre differenti workshop tematici:

  1. Trasporti e infrastrutture (coordinazione: Germania), 7 e 8 ottobre 2021, Berlino
  2. Mercato (coordinamento: Austria), 22 ottobre 2021, Vienna
  3. Produzione (coordinamento: Italia/Bulgaria), terza settimana di ottobre 2021, Roma

Questo scambio di idee, bisogni e necessità, rappresenta un momento cruciale per rendere questa tecnologia pienamente operativa in tutti gli stati membri.

La versione definitiva della SRIA sarà presentata alla conferenza finale del 16 e 17 dicembre 2021 che si terrà a Bonn.

ASCAPE: nuova call per soluzioni di intelligenza artificiale per il monitoraggio di dati sanitari

ASCAPE: nuova call per soluzioni di intelligenza artificiale per il monitoraggio di dati sanitari

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Il progetto ASCAPE lancia una nuova Open Call per soluzioni di Intelligenza Artificiale (AI) e Big data per monitorare lo stato di salute e la qualità della vita dopo il trattamento del cancro, in apertura il 10 settembre 2021.

ASCAPE è un progetto finanziato da Horizon 2020 che mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da cancro utilizzando i progressi dell’ICT nei Big Data e nell’Intelligenza Artificiale.

In particolare, il bando prevede due sub-call:

  • Evaluation of ASCAPE Open AI infrastructure in healthcare institutions: l’obiettivo è valutare i modelli di AI sviluppati e l’intera soluzione ASCAPE nelle istituzioni sanitarie, tra fornitori di servizi sanitari, PMI nel campo della salute e medici nella pratica privata.
  • Contribute new algorithms to improve or/and train ASCAPE Open AI infrastructure to detect new types of cancer or medical conditions: l’obiettivo è cercare PMI esterne o team di ricerca con esperienza in applicazioni mediche legate al cancro per fornire al consorzio nuovi algoritmi di Intelligenza Artificiale o Machine Learning (ML) da incorporare nella propria soluzione, migliorando la sua efficacia ed espandendo la sua applicazione ad altri tipi di cancro o condizioni mediche.

Possono partecipare alla 1° sub-call ospedali, istituti sanitari, PMI nel campo dell’assistenza sanitaria e della qualità della vita dei pazienti, nonché medici che si occupano di diversi tipi di cancro nell’UE e nei paesi associati.

Possono partecipare alla 2° sub-call PMI con soluzioni di AI e ML, organizzazioni di ricerca con competenze su applicazioni mediche legate al cancro dall’UE e dai paesi associati.

Il bando offrirà fino a 250.000 euro per 3 o 5 progetti con un tasso di finanziamento del 100%. Inoltre, i beneficiari godranno dell’accesso ai modelli di AI, supporto tecnico e commerciale, visibilità e pubblicità.

La scadenza per inviare le candidature è il 10 dicembre 2021.

Sistema di allerta incidenti in mare: bando FEAMPA

Sistema di allerta incidenti in mare: bando FEAMPA

L’Agenzia esecutiva per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) ha pubblicato il primo bando nel quadro del neo-istituito FEAMPA, il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, con l’obiettivo di istituire un servizio di allerta incidenti pre-operativo nella rete CISE marittimo (il sistema comune per la condivisione delle informazioni sul settore marittimo dell’UE), in cui scambiare le informazioni relative agli incidenti a bordo delle navi o qualsiasi tipo di beni marittimi.

Il bando intende rafforzare la cooperazione fra le autorità marittime pubbliche degli Stati membri (compresi i servizi della Commissione europea e le agenzie dell’UE) promuovendo lo sviluppo di almeno 2 servizi nella fase pre-operativa e favorire l’adozione del CISE marittimo, in vista della sua operatività in linea con la Comunicazione della Commissione Rafforzare la cooperazione tra le autorità di sorveglianza marittima per un’azione più consapevole ed efficace: le prossime tappe nell’ambito del sistema comune per la condivisione delle informazioni sul settore marittimo dell’UE – COM(2014)451.

I servizi in fase pre-operativa sviluppati dovrebbero riguardare l’allerta per rischi e incidenti che utilizzano il CISE per lo scambio di informazioni; questi servizi devono essere complementari rispetto alle informazioni scambiate attraverso i sistemi esistenti e in nessun modo sostituiranno detti sistemi e gli obblighi legali ad essi connessi ai sensi del diritto europeo e/o internazionale.

Le proposte dovrebbero incentrarsi sull’introduzione di servizi d’informazione in grado di sostenere il lavoro delle autorità competenti, affrontando almeno tre casi d’uso nell’ambiente pre-operativo e coinvolgere le autorità del maggior numero possibile di settori tra quelli individuati nella Comunicazione CISE – COM(2010)584.

I servizi proposti dovrebbero facilitare il lavoro degli operatori nello svolgimento dei loro compiti nel contesto dei casi d’uso identificati, condividendo tempestivamente le informazioni necessarie all’interno del loro sistema. La condivisione automatica delle informazioni sui servizi selezionati dovrebbe comportare la riduzione del carico di lavoro a livello operativo e l’ulteriore rafforzamento del processo decisionale a livello tattico; pertanto, lo scambio di informazioni deve essere automatizzato, collegando i sistemi delle autorità coinvolte (nessun simulatore o client dedicato) e deve essere dimostrato l’uso effettivo delle informazioni ricevute da parte del sistema ricevente.

Possono presentare una proposta di progetto autorità pubbliche a livello nazionale, regionale o locale stabilite negli Stati UE riuniti in consorzi di almeno 6 partner (non affiliati) di almeno 6 Stati diversi, che rappresentino almeno 3 dei 7 settori identificati nella Comunicazione CISE.

Il bando beneficia di un budget di 2.437.500 euro che andrà a finanziare una (sola) proposta progettuale.

La scadenza per la presentazione di una proposta progettuale è il 18 gennaio 2022.

FSE+ – Componente EaSI: bando “Attività nel settore del contrasto al lavoro sommerso”

FSE+ - Componente EaSI: bando "Attività nel settore del contrasto al lavoro sommerso"

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L’obiettivo della call è integrare e aggiungere valore alle attività indicate nel programma di lavoro 2021-2022 della Piattaforma europea contro il lavoro sommerso. In particolare, il bando intende sostenere attori pertinenti, quali ministeri, autorità di contrasto, parti sociali, ecc., per sviluppare iniziative innovative che contribuiranno a migliorare l’attuazione, l’applicazione e la conoscenza della normativa UE e nazionale in materia di lavoro sommerso, favorendo in questo modo la trasformazione del lavoro sommerso in lavoro regolare. Le conoscenze acquisite da questi progetti dovrebbero anche contribuire a una migliore definizione delle politiche.

Si ritiene prioritario sostenere azioni che promuovono attività congiunte e progetti transfrontalieri delle autorità di contrasto e di altri attori pertinenti che migliorino la loro capacità tecnica nel campo della prevenzione e deterrenza del lavoro sommerso, in linea con la visione della Piattaforma di trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare utilizzando un approccio olistico in cui i governi nazionali uniscono strategia e operazioni e cooperano con le parti sociali e altre parti interessate.

Pertanto, verranno sostenute azioni riguardanti almeno una delle seguenti attività:

  1. a) Corsi di formazione comuni per il personale coinvolto nelle attività di contrasto: sviluppo di nuovi programmi di formazione, o miglioramento di quelli esistenti, tra funzionari delle autorità pubbliche competenti e/o tra parti sociali e parti interessate pertinenti, per contribuire a migliorare l’attuazione, l’applicazione, la conoscenza e il rispetto della normativa UE e nazionale in materia di lavoro sommerso.
  2. b) Ispezioni congiunte e scambio di personale delle autorità di contrasto: sviluppo di nuove attività o miglioramento di attività esistenti di scambio e apprendimento tra pari tra funzionari delle autorità pubbliche competenti, al fine di migliorare la cooperazione a livello transfrontaliero, sviluppare strumenti che facilitino il lavoro e favorire lo sviluppo di capacità.
  3. c) Assistenza tecnica ad altri organismi di contrasto UE/SEE per favorire lo sviluppo di capacità, l’attuazione di best practices, ecc.
  4. d) Sistemi di scambio di informazioni: sviluppo di sistemi di scambio di informazioni transfrontalieri mirati a facilitare la cooperazione amministrativa tra organismi di contrasto.
  5. e) Condivisione di informazioni e apprendimento reciproco tra autorità di contrasto: sviluppo o aggiornamento di piattaforme online per la raccolta e la diffusione di informazioni specifiche, di qualità e di facile uso, mirate a contrastare il lavoro sommerso e a facilitare la transizione dal lavoro sommerso a quello regolare.
  6. f) Campagne di sensibilizzazione congiunte/campagne specifiche settoriali/campagne regionali transfrontaliere: campagne di sensibilizzazione rivolte ai lavoratori e/o ai datori di lavoro mirate a cambiare regole, valori e convinzioni riguardo all’accettabilità del lavoro sommerso, a informare sui suoi rischi e i costi e a promuovere i benefici della regolarizzazione. I messaggi possono essere veicolati attraverso molteplici canali, ad esempio mass media (televisione, radio), social media (social network, video, blog, ecc), eventi, manifestazioni, tour, manifesti.

I progetti proposti devono avere una durata di18 mesi.

Possono partecipare al bando:

– Autorità pubbliche: ispettorati del lavoro, ispettorati di sicurezza sociale, autorità fiscali, autorità doganali, organismi che si occupano di migrazione, ministeri competenti in materia di lavoro sommerso, polizia, magistratura (procure);

– Parti sociali.

I progetti possono essere presentati da un soggetto singolo oppure da un consorzio. Il singolo proponente o il coordinatore di progetto (lead-applicant) devono essere stabiliti in uno dei Paesi UE o EFTA/SEE. I partner di progetto (co-applicant) possono essere stabiliti anche in uno dei Paesi candidati o potenziali candidati.

Il bando dispone di un budget complessivo di 1.500.000 euro.

Per ciascun progetto il cofinanziamento UE potrà coprire l’80% dei costi totali ammissibili. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere compresa tra € 150.000 ed € 750.000.

Si prevede di finanziare 3 progetti.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 28 settembre 2021, ore 17 (ora di Bruxelles).

FSE+ – Componente EaSI: bando “Distacco dei lavoratori: migliorare la cooperazione amministrativa e l’accesso all’informazione”

FSE+ - Componente EaSI: bando “Distacco dei lavoratori: migliorare la cooperazione amministrativa e l’accesso all'informazione”

Sostenere iniziative per migliorare l’applicazione e l’attuazione della normativa UE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi (Direttiva 96/71/CE come modificata dalla Direttiva 2018/957 e Direttiva 2014/67/UE).  In particolare, il bando persegue tre obiettivi specifici:

1) promuovere la cooperazione transnazionale tra autorità pubbliche competenti e stakeholders, compresa la promozione dell’uso del Sistema d’Informazione del Mercato Interno (IMI) e la condivisione di esperienze e buone pratiche a riguardo;

2) accrescere l’accessibilità, la trasparenza e la qualità delle informazioni relative ai termini e alle condizioni di impiego da rispettare e/o alle pratiche esistenti negli Stati membri per monitorare e applicare le disposizioni delle Direttive sul distacco dei lavoratori;

3) promuovere la conoscenza attraverso la raccolta e la valutazione di dati autentici e l’analisi specifica sul processo di distacco e le condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati, anche attraverso la collaborazione tra università, centri e istituti di ricerca e stakeholders, in particolare parti sociali.

Sostegno a iniziative di cooperazione transnazionale nei seguenti ambiti:

– Cooperazione: sviluppo di nuove attività di scambio o miglioramento di quelle esistenti, di peer review e/o di programmi di formazione tra funzionari di autorità pubbliche competenti e/o tra parti sociali e stakeholders riguardo al monitoraggio dell’applicazione e del rispetto delle norme sui lavoratori distaccati e/o alla cooperazione amministrativa e all’assistenza reciproca, compreso l’uso del Sistema d’Informazione del Mercato Interno (IMI).

– Informazione: sviluppo e miglioramento di differenti forme di informazione e formati per la raccolta e la diffusione dell’informazione specifica, di qualità, destinata ai lavoratori e/o alle imprese inerente le condizioni di lavoro applicabili ai lavoratori distaccati, le procedure e le condizioni che devono essere rispettate dalle imprese nei diversi Stati membri, nonché altre informazioni relative al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi transnazionali.

– Conoscenza: sviluppo di progetti di ricerca comuni sulle diverse dimensioni del distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi transnazionali e diffusione dei risultati attraverso strategie di pubblicazione mirate, sia in campo scientifico che sulla stampa specializzata e generica.

I progetti devono focalizzarsi su uno dei tre ambiti sopraindicati. Si intende sostenere progetti che abbiano un impatto significativo e duraturo sulle amministrazioni nazionali, sulle imprese e/o sui lavoratori. In particolare, verrà data priorità ai progetti che coinvolgono consorzi aventi una o più delle seguenti caratteristiche: (a) presentano una distribuzione equilibrata e giustificata di partner stabiliti nei Paesi di invio e di destinazione di un flusso specifico di lavoratori distaccati; (b) permettono una concentrazione settoriale dell’azione.

La durata dei progetti deve essere di 18 mesi.

Si intende finanziare 5-8 progetti.

Possono essere lead applicant e co-applicant di progetto persone giuridiche che rientrano nelle seguenti categorie: Autorità pubbliche, organizzazioni no-profit pubbliche e private, istituti/centri di ricerca, istituti d’istruzione superiore (università), organizzazioni della società civile, organizzazioni delle parti sociali a livello europeo, nazionale o regionale, organizzazioni internazionali.

Il coordinatore di progetto (lead-applicant) deve essere stabilito in uno degli Stati membri UE o dei Paesi EFTA/SEE. I partner di progetto (co-applicant) possono essere stabiliti anche in uno dei Paesi candidati o potenziali candidati.

Il contributo UE può coprire l’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere compresa tra 250.000 € e 600.000 €.

I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 soggetti stabiliti in 3 diversi Stati UE.

Per le azioni finanziate dal bando sono stabiliti requisiti minimi sulla composizione del consorzio di progetto. Il consorzio dovrebbe contemplare:

– la partecipazione sia delle parti sociali sia delle autorità pubbliche competenti, se il progetto è orientato all’obiettivo specifico 1.

– la partecipazione sia delle parti sociali sia delle autorità pubbliche competenti, o di istituti di ricerca e parti sociali e/o di altri stakeholder e/o autorità pubbliche, se il progetto è orientato all’obiettivo specifico 2.

– la partecipazione di istituti di ricerca, se il progetto è orientato all’obiettivo specifico 3.

Scadenza del bando al 30/09/2021, ore 17 (ora di Bruxelles)

Azione preparatoria per piattaforme europee dei media: bando della DG CONNECT

Azione preparatoria per piattaforme europee dei media: bando della DG CONNECT

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Il bando riguarda la creazione e lo sviluppo di piattaforme mediatiche europee che migliorino l’accesso dei cittadini a informazioni affidabili da tutta l’Unione coinvolgendo emittenti, editori e altre organizzazioni attive nel settore dei media, per migliorare ed espandere la loro offerta di contenuti attraverso formati innovativi e aumentarne la portata.

Le piattaforme dovrebbero esplorare modi per produrre e/o condividere notizie e programmi giornalistici transfrontalieri in più lingue, raggiungendo il maggior numero possibile di cittadini con informazioni contestualizzate, facendo affidamento sull’offerta esistente online, quando necessario, e a sostenere e intensificare la cooperazione a livello europeo per aumentare la disponibilità di servizi originali e programmi giornalistici, aiutandoli a raggiungere un nuovo pubblico.

Una proposta progettuale deve considerare due aspetti:

– tecnologico: dovrebbe comprendere strumenti tecnici, tesi per esempio a facilitare le modalità di traduzione, text to text, speech to text e speech to speech, tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e open source, motori di ricerca, algoritmi trasparenti o sistemi di raccomandazione dei contenuti

– editoriale/organizzativo: dovrebbe essere affidabile nella sua capacità di consentire e poi poter contare su una cooperazione sostenuta tra le organizzazioni dei media e gli sviluppatori di tecnologia.

I contenuti offerti dovrebbero essere di interesse generale e garantire che i cittadini abbiano accesso a informazioni pluralistiche di qualità provenienti da diverse fonti multilingue. Fornitori di contenuti come musei e biblioteche possono essere inclusi nell’offerta se aderiscono agli stessi valori e se l’uso dei loro materiali porta un chiaro valore aggiunto all’offerta di contenuti.

Le proposte progettuali devono fornire un modello provvisorio delle piattaforme previste; devono descrivere le modalità di supervisione editoriale, i controlli (ad esempio per garantire l’indipendenza) e gli standard relativi ai contenuti; fra gli strumenti previsti dovrebbero essere compresi sistemi di identificazione che forniscano ai cittadini l’accesso cross-device e componenti di personalizzazione facili da impostare in modo intuitivo. Le proposte devono inoltre essere accompagnati da un piano di sensibilizzazione che identifichi il pubblico target e i moltiplicatori rilevanti per il prodotto finale e che presenti obiettivi chiari e realistici a medio termine e finali. Un’attenzione specifica va rivolta alle giovani generazioni e alla costruzione di comunità attorno all’offerta di contenuti.

L’invito è rivolto a:

– imprese del settore dei media giornalistici (organizzazioni la cui attività chiave è la produzione regolare e la divulgazione di notizie o altri programmi basati su fatti, indipendentemente dal formato, nell’ambito dei flussi di lavoro editoriali, degli standard e della responsabilità di detta organizzazione.

– sviluppatori di tecnologie per i media

– altre organizzazioni attive nel settore dei media (musei, biblioteche, qualora l’uso dei loro materiali porti chiaro valore aggiunto ai contenuti delle notizie trasmesse e all’offerta di programmi basati su fatti

Il proponente può essere un soggetto da solo, ma costituito da diversi enti dotati di personalità giuridica, oppure da un consorzio di enti stabiliti in almeno 5 Stati membri UE.

Il bando beneficia di un budget di 5.980.000 euro, che andranno a finanziare 2/3 progetti.

Il contributo può coprire fino all’80% dei costi ammissibili fino a un massimo di 3.400.000 euro

La scadenza per la presentazione di una proposta progettuale è il 6 ottobre 2021.

Progetto pilota “Una sfera pubblica europea: una nuova offerta di media online per i giovani europei”: bando 2021

Progetto pilota “Una sfera pubblica europea: una nuova offerta di media online per i giovani europei”: bando 2021

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La Commissione europea ha pubblicato un bando per l’attuazione del progetto pilota “Una sfera pubblica europea: una nuova offerta di media online per i giovani europei”. Si tratta del secondo bando per il progetto pilota, dopo quello pubblicato lo scorso anno che ha portato al finanziamento di due progetti avviati a marzo 2021.

L’obiettivo del progetto pilota è coinvolgere i giovani creando spazi online che raccolgano contenuti originali e stimolanti sulle tematiche e le questioni che vengono discusse a livello UE. Tali spazi dovrebbero consentire ai giovani di confrontare diversi punti di vista e discutere e scoprire in che modo i loro interessi si collegano agli interessi di giovani di altri Paesi e alle iniziative dell’UE che li riguardano, favorendo l’informazione e un dibattito aperto e costruttivo sull’Europa tra le giovani generazioni.

La Commissione intende pertanto finanziare progetti realizzati da consorzi di almeno 5 organizzazioni di diversi Stati UE per la selezione e produzione di contenuti di attualità, multilingue e stimolanti, attraverso processi editoriali transnazionali innovativi. La distribuzione dei nuovi contenuti, destinati a informare e coinvolgere il pubblico giovane, deve avvenire su spazi online tramite canali propri, siti web dei partner di progetto, blog e social media networks. I progetti proposti dovrebbero avere una durata compresa tra i 12 e i 15 mesi, con inizio indicativamente da marzo 2022.

I risultati attesi sono: maggiore disponibilità di informazioni online, in diverse lingue, su tematiche europee che riguardano i giovani, presentate in format accattivanti con molteplici punti di vista; produzione quotidiana di contenuti di attualità stimolanti attraverso processi editoriali transnazionali innovativi; maggiore consapevolezza dei processi decisionali europei; dibattiti ed eventi innovativi e coinvolgenti che aiutano i giovani europei a scambiarsi opinioni e scoprire modi per essere coinvolti in progetti paneuropei.

Il bando è rivolto ad organizzazioni dei media e ad organizzazioni non-profit, incluso le organizzazioni giovanili, stabilite negli Stati membri UE.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno 5 organizzazioni dei media di 5 diversi Stati UE. Il consorzio dovrebbe proporre un team editoriale professionale con membri di almeno 5 Stati membri.

Il budget a disposizione del bando è di 2 milioni di euro. La Commissione europea prevede di finanziare 2 progetti.

Il contributo UE potrà coprire fino al 70% dei costi totali ammissibili dei progetti selezionati; la sovvenzione massima potrà essere di 1,2 milioni di euro.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 21 ottobre 2021.

LIFE – Sovvenzioni per ONG: bandi per accordi quadro di partenariato (FPA) e per sovvenzioni di funzionamento (SGA) per il 2021

LIFE – Sovvenzioni per ONG: bandi per accordi quadro di partenariato (FPA) e per sovvenzioni di funzionamento (SGA) per il 2021

CINEA, l’Agenzia esecutiva per il clima, le infrastrutture e l’ambiente, assieme ai bandi per progetti nel quadro di LIFE 2021-2027 ha lanciato, anche due bandi destinati a sovvenzioni di funzionamento per ONG attive nei settori ambientali

Il primo bando (LIFE-2021-NGO-OG-FPA) riguarda la sottoscrizione di accordi quadro di partenariato (FPA) per il triennio 2021-2020-2023: accordi necessari per poter partecipare alla call per le sovvenzioni annuali di funzionamento.

Come per le precedenti versioni del programma, gli FPA nell’ambito del programma LIFE sono strumenti di cooperazione a lungo termine che fungono da “ombrello” per permettere alle ONG che operano nel campo dell’ambiente o dell’azione per il clima di partecipare alle call per sovvenzioni di funzionamento annuali (SGA): sono di fatto un prerequisito per poter firmare un SGA.

Il secondo bando (LIFE-2021-NGO-OG-SGA) riguarda appunto le sovvenzioni di funzionamento annuale (SGA) per il 2021 per le stesse categorie di organizzazioni.

Le SGA forniscono un sostegno finanziario generale alle ONG: non supportano un progetto specifico (come le sovvenzioni per azioni), ma il budget operativo annuale (o parte di esso) dell’organizzazione. Con questo tipo di sovvenzioni il programma intende rafforzare la partecipazione della società civile al dialogo politico dell’UE e sostenere l’attuazione e l’applicazione degli obiettivi ambientali e climatici dell’Unione.

Le sovvenzioni di funzionamento sono rivolte a ONG operative sul territorio dell’UE attive principalmente nei settori dell’ambiente o dell’azione per il clima (compresa la transizione verso l’energia pulita), che hanno un obiettivo ambientale/climatico volto al bene pubblico e/o allo sviluppo sostenibile e/o allo sviluppo, attuazione e applicazione della politica e della legislazione dell’UE in materia ambientale e/o climatica. Le ONG devono inoltre essere attive a livello dell’UE con una struttura e attività che coprono almeno tre Stati membri (a tal fine si considerano le partnership, le reti e le adesioni se formalmente costituite come persone giuridiche).

Per quest’anno i soggetti interessati a richiedere una SGA dovranno presentare prima la richiesta di sottoscrizione dell’FPA e usare il numero di identificazione della PROPOSTA presentata nella compilazione della domanda per l’SGA.
Il finanziamento erogato coprirà fino al 70% dei costi ammissibili per un massimo di 700.000 euro. Il budget complessivo delle sovvenzioni di funzionamento per il 2021 ammonta a 12.370.000 euro (e lo stesso ammontare verrà erogato anche nel 2022 e nel 2023).

La scadenza per entrambi i bandi è il 28/09/2021.

Bando ERA-MIN 3

Bando ERA-MIN 3

Aperto il primo bando congiunto dell’ERA-NET Cofund ERA-MIN3, che con un budget di 19 milioni di euro finanzierà progetti di ricerca che promuovono l’approvvigionamento sostenibile e responsabile, la lavorazione, la produzione, il consumo e il riciclaggio di materie prime in un sistema di economia circolare.

In particolare, l’obiettivo del bando 2021 è una ricerca orientata ai bisogni che si rivolge a tre segmenti di materie prime non combustibili, non alimentari: materiali metallici; materiali da costruzione; minerali industriali.

Nel dettaglio, i cinque topics del bando sono:

  • Topic 1 – Supply of raw materials from exploration and mining
  • Topic 2 – Circular Design
  • Topic 3 – Processing, Production and Remanufacturing
  • Topic 4 – Recycling and Re-use of End-of-Life Products Recycling and Re-use of End-of-Life Products
  • Topic 5 – Cross-cutting topics

Il bando si rivolge a tutti gli attori della catena del valore delle materie prime, comprese le università, gli istituti di ricerca, le imprese, le organizzazioni non governative (ONG) e le autorità pubbliche.

Il bando prevede una valutazione a due fasi: le pre-proposals dovranno essere inviate entro il 1° aprile 2021. Le full proposals dovranno essere inviate entro il 1° settembre 2021. L’Italia parteciperà attraverso il MIUR, con un budget pari a 600.000 euro. Oltre alla documentazione richiesta dal bando, i partecipanti italiani dovranno inviare al MIUR ulteriori documenti. Maggiori informazioni nel testo del bando e in particolare nell’allegato IV.

ERA-MIN3 è una rete paneuropea globale, innovativa e flessibile di 26 organizzazioni di finanziamento della ricerca europee ed extraeuropee, che mira a continuare a rafforzare la comunità delle materie prime minerali attraverso il coordinamento di programmi di ricerca e innovazione sulle materie prime non combustibili e non alimentari.

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