Bando “Per le Comunità educanti”

poverta

CON I BAMBINI Impresa sociale è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, il Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Governo. Il Fondo sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Il bando “Per le comunità educanti” ha l’obiettivo di identificare, riconoscere e valorizzare le comunità educanti, intese come comunità locali di attori (famiglie, scuola, singoli individui, reti sociali, soggetti pubblici e privati) che hanno, a diverso titolo, ruoli e responsabilità nell’educazione e nella cura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che vivono nel proprio territorio.

Il bando concentra l’attenzione non sui progetti, ma sui processi di creazione e potenziamento di presidi di comunità educante, sostenendo il sistema di relazioni e di collaborazioni tra le diverse componenti e gli attori della comunità in un contesto territoriale definito, che riesca a individuare e valorizzare processi virtuosi già in atto nel territorio di riferimento, per quanto ancora non pienamente strutturati.

Si sottolinea l’opportunità che venga definito chiaramente il territorio di riferimento della comunità educante, tenendo conto dell’esigenza di un pieno e non generico coinvolgimento degli attori locali.

Sarà inoltre possibile prevedere, a titolo esemplificativo, non esaustivo e non in ordine di importanza, ma in coerenza con gli obiettivi sopra definiti:

  • momenti di formazione che aiutino gli operatori formali, ma anche quelli informali;
  • campagne di informazione e sensibilizzazione, eventi/dibattito sui territori e gruppi di valutazione territoriale per coinvolgere direttamente minori e famiglie;
  • attività di co-progettazione e/o co-progettate con minori e famiglie, che li coinvolgano non solo come destinatari dei servizi, ma come protagonisti;
  • protocolli e tavoli di lavoro per coordinare e programmare il lavoro comune con le istituzioni pubbliche
  • realizzazione di patti educativi di comunità, ovvero di alleanze formalizzate tra istituzioni scolastiche e istituzioni del territorio per favorire la presa in carico di minori che versano in condizioni di fragilità, accentuata in questa fase anche dall’emergenza sanitaria in corso;
  • collegamenti (trasversali) con ‘altre’ comunità educanti (di altri territori).

I progetti devono prevedere che l’intervento si realizzi in una sola regione e che la durata complessiva sia non inferiore ai 24 e non superiore ai 30 mesi.

Potranno presentare la candidatura per la presente iniziativa i partenariati costituiti da almeno tre soggetti, che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione del progetto.

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un Ente del Terzo settore, essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata e avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento. Oltre al soggetto responsabile, la partnership dovrà essere composta da:

  • almeno un altro ente di terzo settore;
  • soggetti appartenenti, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. La partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non dovrà essere finalizzata alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale).

N.B. Ogni soggetto potrà presentare un solo progetto, in qualità di soggetto responsabile, o prendere parte a un solo progetto, in qualità di partner, pena l’esclusione di tutti i progetti in cui esso è presente. Fanno eccezione unicamente le università, i centri di ricerca e le amministrazioni locali che possono partecipare, in qualità di partner, a più progetti.

 

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, ripartiti tra le regioni sul territorio nazionale come riportato nella tabella all’art. 1.6 Risorse.

Il contributo richiesto deve essere compreso tra 40 mila e 100 mila euro e garantire un cofinanziamento monetario di almeno il 5% del totale.

Saranno considerati ammissibili progetti che prevedano che nessun soggetto della partnership gestisca una quota superiore al 50% del contributo richiesto e che almeno il 65% delle risorse sia gestito da enti del terzo settore.

I progetti, corredati di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilati entro le ore 13:00 del 30 aprile 2021.