Fondo speciale di garanzia per l’accesso al credito

Fondo speciale di garanzia per l'accesso al credito

La Regione Emilia-Romagna ha assegnato 4,8 milioni di euro di Fondi europei – Pr Fesr 2021-2027 per alimentare la sezione speciale Emilia-Romagna del Fondo di Garanzia per le P.m.i, già istituita nel corso della passata programmazione e gestita dal Ministero delle imprese e del made in Italy. Il nuovo accordo è stato siglato con l’obiettivo di rendere possibile e più veloce per aziende e professionisti regionali il reperimento di liquidità per realizzare investimenti.

Con il Fondo di garanzia Special-ER per le piccole e medie imprese, sarà possibile riassicurare gli investimenti delle Pmi emiliano romagnole fino al 90% della quota garantita dai Consorzi Fidi, rendendo più facile l’accesso al credito da parte di aziende e professionisti.

Possono accedere al Fondo le PMI: le micro, piccole e medie imprese, così come definite dalla vigente normativa comunitaria, iscritte al Registro delle imprese e i professionisti: le persone fisiche titolari di partita IVA esercenti attività di impresa, arti o professioni.

Le operazioni finanziarie sostenute riguardano gli investimenti necessari per avviare progetti di sviluppo aziendale, come le fasi iniziali dell’attività, l’espansione e il rafforzamento della capacità produttiva nonché la competitività sul mercato, campagne di marketing, ingresso in nuovi mercati, realizzazione di nuovi prodotti, conseguimento di nuovi brevetti. Sarà inoltre possibile agevolare interventi in ambito energetico per l’efficientamento delle imprese e/o la produzione di energie rinnovabili. Tutti gli investimenti devono essere riferiti a progetti avviati in Emilia-Romagna.

Il Fondo Special-ER non ha una precisa scadenza, ma è attivo fino ad esaurimento delle risorse. Per fare domanda di finanziamento è necessario rivolgersi a uno dei consorzi fidi convenzionati con il Ministero delle imprese e del made in Italy.

Scadenza: 31 dicembre 2029

Styleit: nuovo bando a sostegno dell’innovazione della moda e della tecnologia

Styleit: nuovo bando a sostegno dell'innovazione della moda e della tecnologia

È aperto il nuovo bando di Styleit, il programma di accelerazione dedicato a startup che sviluppano soluzioni innovative per il mercato FashionTech.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra CDP Venture Capital, Startupbootcamp e GELLIFY, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione nel settore della moda e della tecnologia.

In particolare, si ricercano soluzioni che abbiano un impatto sugli 8 ambiti di interesse dell’acceleratore: Customer Engagement, Evoluzione della Supply Chain, Unified Commerce, Nuovi Materiali e Processi, Smart Product Development, Interazione con il Prodotto, Modelli di Business Circolari e CSR.

La fase di selezione si concluderà a marzo con il Selection Day, evento durante il quale verranno scelte le startup che avranno accesso ad un percorso di 14 settimane, gestito dal team di Styleit.

Le 10 startup selezionate per il programma beneficeranno di un investimento iniziale pre-seed di circa € 113.000 e avranno l’opportunità di accedere a successivi finanziamenti post-accelerazione (follow-on investment) fino a € 500.000.

Il termine ultimo per presentare la propria candidatura è fissato al 28 febbraio 2025.

Scadenza: 28 febbraio 2025

UNICT – Pubblicazione terzo Bando a Cascata

UNICT – Pubblicazione terzo Bando a Cascata

Approvazione del terzo bando pubblico per l’erogazione di finanziamenti a cascata nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione dal titolo “Sicilian Micronanotech Research And Innovation Center” SAMOTHRACE – CUP E63C22000900006, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU” sui fondi PNRR MUR – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.5 – Creazione e rafforzamento di “Ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S”

I soggetti ammessi a partecipare al bando nella qualità di proponente sono i soggetti privati, incluse le imprese, che svolgono attività coerenti con il Programma di Ricerca in oggetto. I soggetti pubblici possono partecipare soltanto in forma associata, nell’ambito di un raggruppamento in cui sia presente almeno un soggetto privato.

Sono finanziate le attività di:

  • ricerca applicata, anche attraverso l’utilizzo delle infrastrutture di ricerca e innovazione presenti nell’area di riferimento cui potranno accedere le imprese o i gruppi di ricerca privati, in maniera stabile e continuativa;
  • trasferimento tecnologico e valorizzazione dei risultati della ricerca;
  • supporto alla nascita e sviluppo di start-up e spin off da ricerca, promuovendo le attività ed i servizi di incubazione e di fondi di venture capital;
  • formazione condotta in sinergia dalle Università e dalle imprese, con particolare riferimento alle PMI, per ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dalle Università;
  • coinvolgimento della società civile sui temi legati all’innovazione, alla sostenibilità economica e sociale, alle competenze tecniche e alla cultura scientifica.

Scadenza: 1° marzo 2025

Nuovo bando “vEIColo” per favorire la partecipazione dei ricercatori italiani ai bandi EIC

Nuovo bando “vEIColo” per favorire la partecipazione dei ricercatori italiani ai bandi EIC

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Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Fondazione CDP hanno pubblicato il bando ‘vEIColo – Accompagnamento per la valorizzazione della ricerca’, mirato a favorire la partecipazione dei ricercatori italiani ai bandi dello European Innovation Council (EIC).

Il bando intende contribuire a trasformare i risultati di ricerca in progetti concreti e con valore di mercato, sostenendo la partecipazione della ricerca italiana ai bandi EIC Pathfinder e Transition e incrementando la capacità di attrazione di finanziamenti di università ed enti di ricerca pubblici e privati del territorio nazionale tramite il supporto a progetti non finanziati per mancanza di fondi.

Il bando si articola in due linee di intervento:

  • Linea 1 – Potenziamento: dedicata a progetti di ricerca che abbiano ottenuto un adeguato livello di valutazione nella candidatura all’EIC Pathfinder o Transition, ma non ammessi per carenza di fondi. I progetti presentati nel 2023 e 2024 e in cui il proponente abbia svolto il ruolo di coordinatore possono candidarsi, beneficiando del sostegno ad azioni di consolidamento dell’attività di ricerca e di rafforzamento della partnership, delle competenze del team e di un affiancamento. Le attività di revisione della candidatura e preparazione di una nuova verranno erogate per un massimo di 50 ore da parte di esperti EIC.
  • Linea 2 – Nuove opportunità: la linea vuole stimolare nuove candidature a una call EIC Pathfinder e Transition di progetti di ricerca innovativi e ad alto potenziale di trasferimento tecnologico. I progetti candidabili dovranno includere l’ente proponente come coordinatore del partenariato e i vincitori otterranno un percorso di formazione e di affiancamento, fino a un massimo di 75 ore, per la scrittura di una nuova candidatura da parte di consulenti esperti EIC

Il bando è aperto a università ed enti pubblici e privati non-profit impegnati in attività di ricerca aventi sede legale in Italia.

Le scadenze del bando sono:

  • ore 13.00 del 26 marzo 2025, per progetti che intendono candidarsi alle call EIC Pathfinder Challenges e EIC Transition 2025, sia appartenenti alla Linea 1 che alla Linea 2;
  • ore 13.00 del 30 settembre 2025, per progetti che intendono candidarsi alla call Pathfinder Open 2026, sia appartenenti alla Linea 1 che alla Linea 2.

Scadenze: 26 marzo 2025; 30 settembre 2025

Ristrutturazione e riconversione vigneti – Campagna 2025-2026

Ristrutturazione e riconversione vigneti - Campagna 2025-2026

Il bando è rivolto alle imprese agricole emiliano-romagnole per la ristrutturazione e la riconversione di vigneti, adatti alla produzione di vini Doc e Igp, valorizza i vini di qualità legati al territorio.

Tra gli obiettivi quello di rafforzare l’identità delle produzioni e fare un altro passo avanti nell’operazione di rinnovo e modernizzazione delle vigne, oltre ad incentivare il ricorso alla meccanizzazione delle coltivazioni abbassando i costi di produzione delle aziende, spesso di piccole dimensioni, e aumentare la competitività sui mercati.

Gli imprenditori agricoli singoli o associati, i conduttori di superfici vitate o chi possiede un’autorizzazione al reimpianto possono accedere al bando e fare richiesta di finanziamenti che mirano a dare risposte alle diverse realtà produttive del territorio, dalla collina alla pianura.

Sono previsti diversi tipi di interventi:

  1. la riconversione varietale (cioè, il reimpianto di una diversa varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale);
  2. la ristrutturazione dei vigneti (intesa come la ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento o sesto di impianto);
  3. il reimpianto di vigneti a seguito di estirpazione obbligatoria per ragioni sanitarie o fitosanitarie;

Tutti gli interventi per i quali è richiesto il contributo possono iniziare solo in data successiva alla presentazione della domanda di sostegno.

La domanda può essere presentata entro le ore 13.00 di lunedì 31 marzo 2025 avvalendosi del sistema informativo messo a disposizione da AGREA definito SIAG.

Il bando 2025 prevede:

  1. Una superficie minima di intervento di 0,5 ha;
  2. Risorse assegnate pari a 12.476.496,00 euro;
  3. Nel caso di domande di aiuto collegate a comunicazioni di intenzione all’estirpazione, che le operazioni di estirpazione degli impianti vitati debbano essere effettuate a partire dal giorno sabato 30 agosto 2025, pena l’esclusione della relativa superficieoggetto d’intervento. Tale scadenza è valida anche per i richiedenti che non abbiano richiesto a contributo i costi di estirpazione e/o il mancato reddito o per i quali gli uffici territoriali abbiano in precedenza concluso i relativi controlli in loco prima delle operazioni;
  4. Un contributo ai vigneti riconosciuti come storici o eroici che necessitano di ammodernamento;
  5. La non ammissibilità degli interventi su filari singoli;
  6. La possibilità di utilizzare strutture di sostegno usate. In questo caso, il contributo verrà rideterminato secondo i parametri definiti nelle Tabelle standard dei costi unitari, decurtando il costo delle strutture di sostegno;
  7. Che l’impianto richiesto a contributo debba essere sorretto da pali di testata ad ogni estremità dei filari che lo costituiscono, non potendo essere realizzato in continuità con altri impianti;
  8. Che il richiedente disponga di un idoneo titolo di proprietà o di possesso la cui durata sia pari almeno al vincolo post-pagamento o una dichiarazione che attesti la disponibilità a prolungare idoneamente la validità del contratto;
  9. Che il richiedente alleghi alla domanda di sostegno/variante/modifica minore una relazione che descriva le ragioni tecniche di adeguatezza delle specifiche attività richieste a contributo;
  10. Che i beneficiari che nei 30 giorni antecedenti la scadenza della prima domanda di pagamento (domanda di pagamento anticipato/domanda di pagamento a saldo) rinunciano o decadono d’ufficio, da parte del Settore territoriale competente, al contributo concesso, vengono esclusi per 1 anno dall’Intervento della Ristrutturazione e riconversione dei vigneti a decorrere dalla data di scadenza prevista per la presentazione delle domande di pagamento o dalla data della rinuncia. Laddove la rinuncia intervenga dopo l’erogazione dell’anticipo del contributo, verrà applicata l’esclusione dall’Intervento per 3 anni e l’Organismo pagatore AGREA procederà altresì con l’incameramento completo della fidejussione prestata (pari al 110% dell’anticipo versato);
  11. Che le fatture elettroniche relative agli interventi oggetto di finanziamento debbano riportare nella causale la seguente dicitura: “Reg. (UE) n. 2021/2115 – Ristrutturazione vigneti, Campagna 2025/2026” oppure il numero CUP rilasciato in fase di concessione. Le fatture delle barbatelle e delle strutture di sostegno allegate alla domanda di pagamento saranno controllate al 100%. Le ulteriori eventuali fatture devono comunque riportare la dicitura o il CUP e saranno oggetto di un controllo a campione del 5% delle domande di pagamento finali.

I beneficiari dovranno indicare una PEC per le comunicazioni con la Regione (da riportare in Anagrafe).

Entro il mese di novembre 2025 verranno approvati, con specifico atto, l’elenco unico regionale delle domande ammissibili e gli atti di concessione dei contributi spettanti ai beneficiari.

I viticoltori richiedenti potranno scegliere se presentare un progetto:

  • annuale terminando i lavori entro il 10 giugno 2026 e presentando entro il medesimo termine la domanda di pagamento a saldo finale;
  • biennale terminando i lavori entro il 10 giugno 2027 e presentando:
    • A. una domanda di pagamento anticipato allegando una fidejussione entro il 10 giugno 2026 per ottenere l’80% del contributo concesso;
    • B. una domanda di pagamento a saldo finale entro il 10 giugno 2027 per ottenere il restante 20% del contributo concesso.

I contributi sui costi di ristrutturazione e di riconversione nonché sui costi di estirpazione, sono erogati al 50% degli importi richiesti nei limiti della Tabella standard dei costi unitari, elaborate dalla Rete Rurale Nazionale.

I vigneti finanziati dovranno essere mantenuti tali per almeno 5 anni decorrenti dalla data di presentazione della domanda di pagamento a saldo finale. Al momento di presentazione della domanda, il titolo di conduzione dovrà avere durata idonea a garantire il rispetto del vincolo.

Destinatari

  • Cittadini
  • Enti del Terzo settore
  • Grandi imprese
  • Micro imprese
  • PMI

Scadenza: 31 marzo 2025

Mini contratti di sviluppo

Mini contratti di sviluppo

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I termini per la presentazione delle domande si aprono il 5 febbraio e si chiudono l’8 aprile 2025.

I mini-contratti di sviluppo sono uno strumento agevolativo, introdotto dal decreto 12 agosto 2024, volto a sostenere la realizzazione di investimenti nell’ambito della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP).

L’intervento è volto a promuovere programmi di investimento di importo non inferiore a 5 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro, realizzati dalle imprese, anche di grandi dimensioni, sulle aree territoriali previste dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (PN RIC) 2021-2027. e rispondenti alle finalità e agli ambiti tecnologici STEP.

Le risorse destinate all’attuazione dell’intervento sono pari a 300 milioni di euro, articolati come segue:

  • 100 milionii di euro a valere sulle risorse dell’OP 1 del PN RIC 2021–2027, destinate a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da PMI;
  • 200 milioni di euro a valere sulle risorse dell’OP STEP del PN RIC 2021–2027, destinati a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da PMI e da imprese di grandi dimensioni.

L’importo potrà essere incrementato da successive ulteriori assegnazioni di risorse finanziarie, anche di provenienza regionale.

Per la gestione della misura, il Ministero si avvale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia (di seguito Agenzia o Soggetto gestore) sulla base di apposita Convenzione.

I piani di investimento ammissibili alle agevolazioni sono quelli che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, dovranno essere in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema.

In particolare, i piani di investimento dovranno riguardare i seguenti settori:

  • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
  • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
  • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.

Nello specifico, i piani di investimento suddetti dovranno avere ad oggetto i seguenti ambiti produttivi:

  • a1) tecnologie riportate in allegato I al decreto 12 agosto 2024;
  • a2) medicinali riportati in allegato II al decreto 12 agosto 2024:
  • a3) materie prime critiche riportate in allegato III al decreto 12 agosto 2024;
  • a4) componenti e i macchinari specifici utilizzati primariamente per la produzione delle tecnologie di cui alla lettera a.1) o delle biotecnologie, compresi i medicinali critici, di cui alla lettera a2). Ai fini del decreto in argomento, i componenti e i macchinari specifici si intendono utilizzati primariamente per la produzione dei predetti beni qualora almeno il 50% (cinquanta percento) del fatturato generato dal programma sarà realizzato con imprese che producono le richiamate tecnologie o le richiamate biotecnologie, compresi i medicinali critici;
  • a5) servizi essenziali e specifici per la fabbricazione dei prodotti di cui alle lettere a1) e a2), come individuati in allegato IV al decreto 12 agosto 2024.

I piani di investimento devono contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione e/o garantire l’apporto di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

Caratteristiche dei programmi di investimento

  • dimensione finanziaria degli investimenti ammissibili: può variare da un minimo di 5 milioni di euro ad un massimo di 20 milioni di euro,
  • oggetto del piano di investimento: deve riguardare un’unica unità produttiva, che deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate, ammissibili all’intervento del PN RIC 2021 – 2027 (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna);
  • durata dei programmi di investimento: dovranno essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, termine prorogabile per un periodo massimo di dodici mesi, ferma restando la compatibilità con i termini connessi all’utilizzo delle risorse del PN RIC 2021-2027;
  • piano occupazionale connesso alla realizzazione dell’investimento: dovrà prevedere un incremento del numero degli occupati, che comprenda anche l’assunzione di occupati qualificati.

Ulteriori requisiti devono essere rispettati dai predetti piani ai fini dell’osservanza della disciplina unionale in materia di aiuti di Stato applicabile e di quanto specificatamente previsto per l’utilizzo dei fondi del PN RIC 2021-2027; in merito a tale ultimo aspetto si evidenzia in particolare il rispetto del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) e la conformità alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile. Inoltre, i piani di investimento non devono riguardare i settori esclusi dall’ambito di intervento del FESR e dall’applicabilità del Regolamento GBER, come riportati nell’allegato V.

Piani ammissibili

  • la creazione di una nuova unità produttiva;
  • l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;
  • la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

Le spese ammissibili debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, nella misura necessaria alle finalità del programma di investimento oggetto della richiesta di agevolazioni.

Dette spese riguardano:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.

Le agevolazioni concedibili possono assumere la sola forma del contributo a fondo perduto. In termini di intensità massime riconoscibili si applica quanto previsto dall’art. 14 del Regolamento GBER, nel rispetto dei limiti delle intensità previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, e dall’art. 18 del medesimo Regolamento GBER per le sole spese relative a consulenze.

Le percentuali sono le seguenti:

  • piccole imprese: 55%;
  • medie imprese: 45%;
  • imprese di grandi dimensioni: 35%.

I termini per la presentazione delle domande si aprono il 5 febbraio e si chiudono l’8 aprile 2025.

Scadenza: 8 aprile 2025

SRE01 Insediamento dei giovani agricoltori e SRD01 Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

SRE01 Insediamento dei giovani agricoltori e SRD01 Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

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Obiettivi specifici:

SO2: Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività delle aziende agricole sia a breve che a lungo termine, compresa una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione

SO5: Favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza chimica

SO7: Attirare e sostenere i giovani agricoltori e nuovi agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale sostenibile nelle aree rurali

Beneficiari: giovani che assumono la responsabilità civile e fiscale di una azienda agricola per la prima volta

Risorse:

SRE01 Insediamento dei giovani agricoltori: 15.000.000 euro

SRD01 Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole: 15.000.000 euro

Sostegno: Il premio avrà un valore pari a 60.000 euro per gli insediamenti in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici e 50.000 euro nelle altre zone

Termini presentazione domande di sostegno: entro il 16 maggio 2025 – ore 13:00

Destinatari

  • Micro imprese
  • PMI

Scadenza: 16 maggio 2025

Amazon Sustainability Accelerator: il programma di sostenibilità cerca start-up innovative

Amazon Sustainability Accelerator: il programma di sostenibilità cerca start-up innovative

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Fino al 7 marzo 2025, è possibile partecipare a Amazon Sustainability Accelerator, un programma di accelerazione pensato per supportare start-up che lavorano su soluzioni innovative per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.

Si tratta del quarto anno in cui EIT Climate-KIC collabora con Amazon per sostenere le start-up europee che promuovono l’innovazione sostenibile.

L’obiettivo del programma è aiutare le giovani imprese a sviluppare le competenze e le risorse necessarie per minimizzare il loro impatto ambientale. Durante il programma, Amazon offrirà sostegno finanziario e servizi di consulenza, fornendo un curriculum personalizzato per aiutare le start-up a crescere e a migliorare la loro impronta ambientale.

L’accelerator è rivolto a start-up che operano in settori come economia circolare, tecnologia del riciclaggio e prodotti di consumo sostenibili e che hanno sede nella European Economic Area, nel Regno Unito e in Svizzera. Inoltre, le start-up dovrebbero essere oltre la fase di prototipo e in cerca di generare entrate iniziali e crescere le proprie operazioni (livello di TRL 6 e superiore).

Le start-up selezionate beneficeranno di un percorso di accelerazione di 10 settimane, una sovvenzione in contanti compresa tra i € 10.000 e i € 12.000, € 10.000 AWS Activate Credits, oltre che tutoraggio, mentorship specializzata, workshop e bootcamp. Il programma è ibrido, comprese sessioni virtuali ed eventi di persona, con tre settimane chiave di persona nei principali centri europei di sostenibilità – Berlino, Amsterdam e Londra.

Oltre al supporto finanziario, le start-up potranno usufruire di un’analisi dell’impatto climatico, eventi di networking e la possibilità di lavorare con Amazon su progetti pilota.

Scadenza: 7 marzo 2025

SEE BRIDGE: aperta la Open Call 2 a sostegno di PMI del settore energetico

SEE BRIDGE: aperta la Open Call 2 a sostegno di PMI del settore energetico

Il programma SEE BRIDGE ha aperto la seconda open call, in scadenza il 13 marzo 2025, con l’obiettivo di supportare le PMI operanti in settori ad alta intensità energetica nella transizione verde e digitale.

Il bando mira a sostenere le PMI attraverso una serie di attività orientate alla sostenibilità, all’efficienza energetica e all’adozione del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), favorendo la loro competitività in un mercato globale sempre più attento alle tematiche ambientali.

Nello specifico, SEE BRIDGE finanzierà tre principali tipologie di attività, orientate alla transizione verde e digitale:

  1. Business support services: consulenza per la creazione di strategie sostenibili, riduzione delle emissioni, ottimizzazione della catena di fornitura e implementazione di sistemi ERP e CRM,
  2. Consulting services for certification or labelling assets: supporto per ottenere certificazioni verdi o digitali e per la registrazione di diritti di proprietà intellettuale,
  3. Training(s) on CBAM or other digital and green transition topics: sessioni formative per aiutare le PMI ad affrontare le sfide legate al CBAM e alla sostenibilità, con focus su strumenti digitali e pratiche di economia circolare.

Il budget totale è di € 77.977 e i beneficiari possono richiedere un contributo pari a una delle seguenti somme forfettarie:

  • € 2.000
  • € 4.000

Il bando è aperto a PMI con sede in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo (EEA) e dei paesi associati all’UE, tra cui Albania, Bosnia ed Erzegovina, Ucraina e Moldavia. Inoltre, le PMI devono operare in uno dei seguenti settori ad alta intensità energetica:

  • chimica
  • vetro e ceramiche
  • acciaio e alluminio
  • elettricità
  • cemento
  • costruzioni
  • carta
  • legno
  • gestione dei rifiuti
  • estrazione mineraria
  • plastica
  • gomma
  • trasporti
  • metalli non ferrosi
  • raffinerie

Scadenza: 13 marzo 2025

POLREC: bando per le PMI del settore plastica, gomma e materiali composti

POLREC: bando per le PMI del settore plastica, gomma e materiali composti

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È stata aperta la 2nd Networking Open Call del progetto POLREC, che si concentra sullo sviluppo sostenibile e sul riciclo di polimeri ad alto e basso valore, con scadenza per partecipare fissata al 14 marzo 2025.

La call è rivolta alle PMI dei settori plastica, gomma e materiali compositi con l’obiettivo di aiutarle a sviluppare strategie internazionali e ad accedere a nuovi mercati, partecipando a fiere, mostre ed eventi di matchmaking.

Il bando si rivolge a PMI che operano in vari ambiti, tra cui trasporti, edilizia, energie rinnovabili, digitale, salute e packaging.

Possono fare domanda le PMI che soddisfano i criteri di definizione dell’Unione Europea, con sede negli Stati membri dell’UE o nei paesi partecipanti al Single Market Programme.

Il budget complessivo della call ammonta a € 36.500.

Scadenza: 14 marzo 2025

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