Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese

Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese

Regione Piemonte, con DD n. 234 del 1 giugno 2023 ha approvato il documento di preavviso del Bando “Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese”, al fine di consentire la piena conoscenza dei contenuti dello stesso ai potenziali destinatari finali, prima della data di apertura dello sportello telematico.

Due le linee di intervento previste per sviluppare al massimo la competitività del sistema imprenditoriale piemontese:

  • diffusione delle tecnologie digitali con investimenti in infrastrutture digitali, cybersecurity, sistemi integrati, commercio elettronico, e-business, processi in rete, tecnologie emergenti, aumento della protezione ambientale inclusa la decarbonizzazione, acquisto di sistemi 5G, cloud e di pagamento mobile, manifatture additiva e stampa 3D (50 milioni);
  • efficientamento produttivo, con priorità a progetti di investimento finalizzati a migliorare la competitività e la sostenibilità dei processi e dei prodotti/servizi (30 milioni).

I progetti dovranno avere una durata massima di 18 mesi e un importo minimo di 50.000 euro per le micro e piccole imprese, 100.000 euro per le medie imprese, 250.000 euro per le imprese a media capitalizzazione. L’importo massimo dei costi ammissibili è invece fissato in 3 milioni di euro. Le spese potranno coprire costi per acquisto di macchinari e attrezzature, installazione e posa in opera degli impianti, diritti di proprietà intellettuale, progettazione e sviluppo. Il contributo potrà avvenire tramite finanziamento agevolato combinato con sovvenzione a fondo perduto.

L’approvazione del Bando risulta subordinata alle modifiche – attualmente in corso di approvazione – del Regolamento (UE) n. 651/2014, quale fondamento giuridico del Bando e all’entrata in vigore delle stesse, prevista dal giorno seguente alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Considerata la necessità di consentire ai potenziali destinatari finali l’utilizzo delle innovate opportunità di sostegno previste dal suddetto regolamento, nell’ambito del Bando “Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese”, senza tuttavia ritardare ulteriormente l’apertura dello sportello, Regione Piemonte ha stabilito che:

  • qualora la pubblicazione del regolamento di modifica al Regolamento (UE) n. 651/2014 avvenga entro il giorno 22 giugno 2023, l’apertura dello sportello dello sportello avverrà in data 29 giugno 2023, previa approvazione tramite determinazione dirigenziale del testo del Bando, in coerenza con i contenuti del documento di preavviso;
  • qualora la pubblicazione del regolamento di modifica avvenga successivamente al giorno 22 giugno 2023, l’apertura dello sportello avverrà il settimo giorno di calendario successivo al giorno di pubblicazione del citato regolamento, previa approvazione tramite determinazione dirigenziale del bando in coerenza ai contenuti del documento di preavviso.

Ulteriori contenuti e i criteri di accesso al Bando, esposti anche in occasione del webinar di martedì 6 giugno, sono consultabili nella pagina dedicata all’agevolazione, in cui verrà dato ampio risalto anche alla data di apertura dello sportello telematico.

Contributi per l’acquisto di presidi di prevenzione danni da fauna selvatica

Contributi per l’acquisto di presidi di prevenzione danni da fauna selvatica

La Regione Emilia-Romagna intende concedere contributi previsti dall’art. 17 della L.R. n. 8/1994 alle imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, al fine di prevenire danni alle produzioni agricole arrecati dalla fauna selvatica appartenente a specie protette, o da specie il cui prelievo venatorio sia vietato anche temporaneamente per ragioni di pubblico interesse, su tutto il territorio regionale o da specie cacciabili nelle Oasi di protezione, nelle Zone di Ripopolamento e cattura, nei Centri Pubblici di produzione della Fauna Selvatica, nelle zone di Rifugio, nei Parchi e nelle Riserve regionali e nelle aree contigue ai Parchi precluse all’esercizio venatorio.

Risorse a bando: 250.000 euro

Possono richiedere i contributi per la prevenzione dei danni da animali selvatici esclusivamente le microimprese, le piccole e medie imprese attive in Emilia-Romagna nella produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato secondo la definizione di cui all’Allegato I del Reg. (UE) n. 702/2014.

L’aiuto finanziario sarà concesso sotto forma di contributi in conto capitale e l’intensità massima può corrispondere al 100% delle spese sostenute, nel limite massimo della spesa ammissibile corrispondente ad euro 2.500.

Scadenza: 1 settembre 2023

Transizione digitale e verde per gli operatori della cultura

Transizione digitale e verde per gli operatori della cultura

Dal 15 giugno è possibile presentare le domande per due avvisi pubblicati dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con l’obiettivo di sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi, favorendo le transizioni tecnologica e ambientale promosse dal PNRR.

Invitalia supporta la DG in tutte le attività relative alla gestione delle procedure.

Gli avvisi, pubblicati il 9 giugno 2023, finanziano con una dotazione di circa 10 milioni di euro ciascuno proposte progettuali di capacity building -il processo di miglioramento continuo, finalizzato al rafforzamento del capitale umano e dei sistemi di gestione e di sviluppo organizzativo- per gli operatori della cultura.

Gli avvisi stessi sono finanziati nell’ambito dell’investimento PNRR “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde” (M1C3 I3.3) e sono rivolti a soggetti specializzati, pubblici e privati, singolarmente oppure organizzati in rete, con competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’innovazione digitale, dell’attività di riduzione dell’impronta ambientale e dello sviluppo delle imprese creative e culturali.

Il primo avviso è dedicato alla transizione digitale (Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill – Azione A1) e il secondo alla transizione ecologica (Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’ecoinnovazione di prodotti e servizi – Azione B1).

Sono finanziate iniziative di capacity building che abbiano come destinatari gli operatori della cultura nei seguenti macro-ambiti tematici: musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); spettacolo dal vivo e festival; moda; architettura e design; artigianato artistico; arti visive (inclusa fotografia); patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); editoria, libri e letteratura.

Il contributo previsto per i progetti selezionati potrà arrivare fino all’80% del loro costo.

Scadenza: 25 agosto 2023

Voucher per consulenza in innovazione – Secondo sportello

Voucher per consulenza in innovazione – Secondo sportello

La misura Voucher per consulenza in innovazione è l’intervento che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

La dotazione finanziaria stanziata per l’attuazione dell’intervento è pari a 75 milioni di euro.

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al Voucher per consulenza in innovazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  • non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.

Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:

  • Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
  • Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
  • Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro

Con un successivo provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese saranno definiti i termini e le modalità per la presentazione, da parte di PMI e reti d’ impresa, delle domande di ammissione al contributo.

Le modalità per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza, sono stati definiti dal decreto direttoriale 13 giugno 2023.

Scadenza: 5 settembre 2023

Europa Digitale – Bando per una piattaforma di intelligenza artificiale

Europa Digitale - Bando per una piattaforma di intelligenza artificiale

Il bando Deployment of the AI-on-demand platform (ID: DIGITAL-2022-CLOUD-AI-B-03-AI-ON), nel quadro della IV tornata di inviti a presentare proposte per Europa Digitale, riguarda l’Obiettivo specifico 2 del programma, che mira a rafforzare le capacità dell’UE in materia di intelligenza artificiale (IA), cloud to edge computing e dati come motore fondamentale per la trasformazione digitale del settore pubblico e privato.

Dopo il bando aperto l’11 maggio sui Dati cloud e l’Intelligenza Artificiale, che riuniva complessivamente 6 topic, il 26 maggio si è aperto un ulteriore bando in tema di IA per la creazione di una piattaforma AI-on-demand.

Il bando “Deployment of the AI-on-demand platform”  fa seguito all’azione preparatoria per questa piattaforma, lanciata nel 2021, e finanzia lo sviluppo e implementazione di una piattaforma AI-on-demand, basata sui risultati dell’azione preparatoria e in stretta collaborazione con la stessa, tenendo conto dei requisiti e dei meccanismi proposti per ottimizzare l’impatto della piattaforma.

Il bando finanzia progetti nella categoria Azioni di coordinamento e di supporto (CSA), che ricevono un  contributo fino al 100% dei costi ammissibili.

Il consorzio proponente dovrebbe comprendere una rappresentanza dei settori industriali europei rilevanti, comprese le PMI, che tenga conto sia i fornitori sia i consumatori di IA

Budget: € 28 milioni.

Scadenza: 29 agosto 2023

Europa Digitale – Bandi sulla Cybersicurezza

Europa Digitale - Bandi sulla Cybersicurezza

La Commissione e il Centro europeo di competenza sulla cybersicurezza (ECCC) nell’ambito del programma di lavoro Europa digitale 2023-2024 per azioni di cybersicurezza hanno aperto un nuovo invito a presentare proposte volto a rafforzare la cooperazione operativa e le capacità congiunte con gli Stati membri UE in tema di sicurezza informatica.

Il bando Deployment actions in the area of cybersecurity comprende 4 topic:

  1. Supporto e assistenza reciproca alla preparazione (ID: DIGITAL-ECCC-2023-DEPLOY-CYBER-04-SUPPORT-ASSIST)

Azioni di preparazione e assistenza reciproca degli Stati membri in caso di incidenti informatici, come previsto anche dalla proposta di legge dell’UE sulla solidarietà informatica.

Tipologia di sovvenzione: Azioni di coordinamento e di supporto (CSA); contributo: 100% dei costi ammissibili

Proponenti: il topic si rivolge in particolare alle autorità nazionali per la cybersicurezza, ai centri nazionali di competenza per la cybersicurezza, ai centri nazionali di coordinamento, agli enti privati e a qualsiasi stakeholder in grado di aggregare la domanda dei beneficiari finali, di indire gare d’appalto per gli appalti nello spazio di mercato della sicurezza informatica e per eseguire bandi a valle per l’assegnazione del sostegno finanziario a terzi.

Budget: € 35.000.000

  1. Coordinamento tra le sfere della sicurezza informatica civile e della difesa (ID: DIGITAL-ECCC-2023-DEPLOY-CYBER-04-CIVIL-DEFENCE)

Azioni tese a rafforzare lo scambio e il coordinamento tra la sfera della cybersicurezza civile e quella della difesa, in particolare promuovendo sinergie tra le azioni di cybersicurezza nell’ambito di Orizzonte Europa, Europa digitale e le azioni connesse alla difesa svolte dall’Ue attraverso i suoi organi e programmi, come l’Agenzia europea per la difesa e il Fondo europeo per la difesa

Tipologia di sovvenzione: Azioni di coordinamento e di supporto (CSA); contributo: 100% dei costi ammissibili

Proponenti: Stakeholders nella sfera della cybersicurezza civile e della difesa (industria, ministeri e agenzie della difesa, PMI e start-up del settore), etc.

Budget: € 3.000.000

  1. Standardizzazione nell’area della sicurezza informatica (ID: DIGITAL-ECCC-2023-DEPLOY-CYBER-04-STANDARDISATION)

Azioni a sostegno dell’ulteriore standardizzazione nel settore della cybersicurezza, in particolare al fine di migliorare la consapevolezza e coinvolgere gli stakeholder in tale lavoro di standardizzazione con l’obiettivo di garantire un’ampia partecipazione delle parti interessate alle attività di normazione nel settore della sicurezza informatica. Ciò può avvenire sotto forma di incontri, workshop e attività di collaborazione, coinvolgendo il settore privato e quello pubblico.

Tipologia di sovvenzione: Azioni di coordinamento e di supporto (CSA); contributo: 100% dei costi ammissibili

Proponenti: Stakeholders della normazione della cybersicurezza (in particolare gli organismi di normazione europei e gli organismi di valutazione della conformità), industria, comprese le PMI e le start-up, e gli attori pertinenti che svolgono un ruolo nel processo di normazione europeo e nell’attuazione della legge sulla resilienza informatica e sulla sicurezza informatica

Budget: € 3.000.000

  1. Supporto per l’attuazione della legislazione dell’UE in materia di sicurezza informatica e strategie nazionali di sicurezza informatica (ID: DIGITAL-ECCC-2023-DEPLOY-CYBER-04-EULEGISLATION)

Sostegno allo sviluppo di capacità e al rafforzamento della cooperazione in materia di cybersicurezza a livello tecnico, operativo e strategico, nel contesto della legislazione dell’UE in materia di cybersicurezza.

Proponenti: Stakeholders del settore industriale, comprese le PMI e le start-up, interessate dalla direttiva NIS2 o che possono beneficiare dei sistemi europei di certificazione della cybersicurezza; autorità competenti degli Stati membri, che svolgono un ruolo centrale nell’attuazione della direttiva NIS2, gruppi di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (CSIRT), compresi i CSIRT settoriali, centri operativi di sicurezza (SOC), operatori di servizi essenziali (OES), fornitori di servizi (DSP), centri di condivisione e analisi delle informazioni-ISAC, attori che svolgono un ruolo nell’attuazione del Cyber Resilience Act (compresi gli organismi di certificazione), ecc.

Tipologia di sovvenzione: simple grants – contributo: 50% dei costi ammissibili

Budget: € 30.000.000

Scadenza: 26 settembre 2023

Contestualmente sono stati riaperti alcuni topic del bando Cybersecurity and trust e precisamente:

Topic 1. Gamma di resilienza, coordinamento e sicurezza informatica dell’UE (ID: DIGITAL-ECCC-2022-CYBER-B-03-CYBER-RESILIENCE)

Budget: 3.416.320,50 euro

Topic 2. Rafforzamento delle capacità dei centri operativi per la sicurezza (SOCs) (ID: DIGITAL-ECCC-2022-CYBER-B-03-SOC)

Budget: 26.310.858,19 euro

Topic 4. Adozione di soluzioni innovative per la sicurezza informatica (ID: DIGITAL-ECCC-2022-CYBER-B-03-UPTAKE-CYBERSOLUTIONS)

Budget: 6.759.458,84 euro

Scadenza: 6 luglio 2023

Interventi di sistemazione idrogeologica di situazioni di dissesto in ambito montano, collinare e ripariale

Interventi di sistemazione idrogeologica di situazioni di dissesto in ambito montano, collinare e ripariale

Il bando promuove interventi di sistemazione idrogeologica di situazioni di dissesto in ambito montano, collinare e ripariale finalizzati anche alla resilienza dei territori, attraverso il finanziamento di progetti di intervento a tutela delle Aree Protette e di Siti della Rete Natura 2000, ovvero lungo la dorsale montana che include la rete sentieristica di collegamento con il sistema delle Aree Protette della Regione Piemonte.

L’azione sostiene investimenti non produttivi di pubblica utilità destinati alla prevenzione del rischio idrogeologico, alla sistemazione, al recupero e alla difesa del territorio con metodologie e tecniche rispettose del patrimonio naturale esistente, in particolare per:

  • il ripristino di versanti, sponde di corsi d’acqua e porzioni di territorio montano e collinare soggette a fenomeni di instabilità strutturale, erosione superficiale, degrado delle caratteristiche geotecniche di terreni e ammassi rocciosi, anche avvalendosi di tecniche di Ingegneria Naturalistica;
  • il ripristino e messa in sicurezza della viabilità e sentieristica interna alle aree protette, ovvero lungo la dorsale montana che include la rete sentieristica di collegamento con il sistema delle Aree Protette della Regione Piemonte, identificata dal percorso della GTA (Grande Traversata delle Alpi) e dalle sue più importanti diramazioni che raggiungono siti di interesse storico/archeologico/naturalistico/culturale;
  • la costituzione, protezione, recupero e il miglioramento di ambienti naturali e seminaturali finalizzati all’implementazione delle caratteristiche di resilienza dei siti interessati da fenomeni di esondazione, erosione spondale e di fondo alveo, trasporto di massa e flussi detritici.

Possono presentare domanda di finanziamento i seguenti soggetti pubblici presenti sul territorio della Regione Piemonte:

  • gli Enti gestori delle Aree protette (così come individuati dall’art. 12 della l.r. 19/2009 e s.m.i. “Testo unico sulle Aree naturali e sulla Biodiversità”, dall’art. 34, Capo II della l.r. 19/2015, “Riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali e nuove norme in materia di Sacri Monti. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19”, nonché ai sensi dell’art. 8 della L. 394/1991, “Legge Quadro sulle Aree Protette”)
  • le Unioni Montane

Scadenza: 22 novembre 2023

Contributo straordinario a favore delle attività termali ed idropiniche

Contributo straordinario a favore delle attività termali ed idropiniche

Contributo straordinario a favore delle attività termali ed idropiniche in particolare:

  • a favore delle Aziende e Società termali, che gestiscono impianti termali e idropinici e sono concessionarie ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994, al fine di promuovere la riapertura e il sostegno al ripristino dei flussi turistici come previsto dall’art. 14 comma 1 della Legge regionale n. 6 del 24 aprile 2023
  • a favore dei turisti che utilizzano i servizi offerti – all’interno dei propri stabilimenti – dalle Aziende e Società Termali, che gestiscono impianti termali e idropinici e sono concessionarie ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994, al fine di favorire il ritorno e un nuovo consolidamento dei flussi turistici, nel rispetto di quanto disposto al comma 2 dell’art. 14 della L.R. n. 6/2023.

Primo ambito di Intervento (allegato A della D.G.R. n. n. 19-6876 del 15/05/2023), impianti termali già esistenti:

  • Aziende e Società termali, che gestiscono impianti termali e idropinici e sono concessionarie ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994
  • sono gestori di impianti termali e idropinici e titolari di concessione ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994 con sede operativa nel territorio della Regione Piemonte;
  • sono iscritti alla Camera di Commercio Industria e Artigianato, come imprese di dimensione micro, piccola, media e grande;
  • sono imprese attive alla data di pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, del provvedimento di approvazione della presente misura e che si impegnano a garantire l’apertura nel 2023 dei reparti di cure termali per almeno cinque mesi, anche non continuativi (almeno due mesi nei casi degli impianti situati oltre i 1.000 metri s.l.m.);
  • non sono in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali, non hanno in corso un’iniziativa per la sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale;
  • non sono stati destinatari di sanzioni interdittive, concernenti l’esclusione da agevolazione, finanziamenti, contributi o sussidi fino ad ora ottenuti, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300);
  • sono in regola con il pagamento dei canoni di concessione di cui alla Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994.

Secondo ambito di Intervento (allegato A della D.G.R. n. n. 19-6876 del 15/05/2023), nuovi impianti termali:

  • Aziende e Società termali, che gestiscono impianti termali e idropinici e sono concessionarie ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994
  • si impegnano ad aprire entro il 31/12/2023 nuovi impianti termali e idropinici sul territorio della Regione Piemonte e sono concessionari ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994. Eventuali proroghe dei termini di apertura, devono essere preventivamente comunicate agli uffici regionali competenti e non possono avere durata superiore agli 8 mesi, pena la revoca del contributo concesso.
  • sono iscritti alla Camera di Commercio Industria e Artigianato, come imprese di dimensione micro, piccola, media e grande;
  • sono concessionari di ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994;
  • sono attive alla data di pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, del provvedimento di approvazione della presente misura;
  • non sono in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali o avere in corso un’iniziativa per la sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale;
  • non sono stati destinatari di sanzioni interdittive, concernenti l’esclusione da agevolazione, finanziamenti, contributi o sussidi fino ad ora ottenuti, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300);
  • sono in regola con il pagamento dei canoni di concessione di cui alla Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994.

Voucher servizi

  • Aziende e Società Termali, che gestiscono impianti termali e idropinici e sono concessionarie ai sensi della Legge regionale n. 25 del 12 luglio 1994
  • Soggetti privati per l’ingresso negli impianti termali e idropinici e per la fruizione dei servizi offerti all’interno degli impianti stessi.

Contributo straordinario a favore delle attività termali ed idropiniche, in conformità degli indirizzi di programmazione nazionale e regionale, favorisce e sostiene lo sviluppo, il potenziamento e la diversificazione dell’offerta turistica, attuando gli interventi a favore delle attività imprenditoriali del turismo termale.

Scadenza: 30 giugno 2023

Operazioni per il rafforzamento delle competenze di lavoratori, imprenditori e professionisti per lo sviluppo sostenibile dei sistemi e delle filiere

Operazioni per il rafforzamento delle competenze di lavoratori, imprenditori e professionisti per lo sviluppo sostenibile dei sistemi e delle filiere

L’Avviso intende rendere disponibile un’offerta di opportunità formative e di accompagnamento rivolta agli imprenditori, alle figure chiave delle imprese e ai professionisti per sostenere un rafforzamento delle competenze per attivare e consolidare i processi di transizione sostenibile, ecologica e digitale che puntino a incrementare il profilo competitivo delle imprese, valorizzando le logiche e le opportunità connesse ai processi condivisi nell’ambito di sistemi e filiere di impresa e che permettano di introdurre modelli e processi organizzativi e gestionali a sostegno della qualità del lavoro.

L’offerta formativa deve pertanto essere declinata in funzione delle caratteristiche delle specifiche filiere e sistemi di produzione e i fabbisogni di competenze, avendo a riferimento gli ambiti tematici cross-settoriali definiti nella Strategia di specializzazione intelligente.

I potenziali destinatari delle opportunità formative selezionate sono gli imprenditori e le figure chiave di imprese aventi sede legale o unità locale in Emilia-Romagna appartenenti agli specifici sistemi produttivi o filiere descritti nell’operazione candidata. Possono, inoltre, essere destinatari delle stesse opportunità formative anche i liberi professionisti, siano questi ordinistici o non ordinistici.

Si precisa che “Si considera impresa qualsiasi entità che eserciti un’attività economica, indipendentemente dalla sua forma giuridica. In particolare, sono considerate tali le entità che esercitano un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano regolarmente un’attività economica”.

Sono escluse le imprese del settore agricolo e forestale, della pesca, in quanto già beneficiarie di misure finanziate da FEASR e FEAM, come dettagliato al punto F dell’Avviso.

In risposta all’Avviso possono essere candidate operazioni che, nell’articolazione dei diversi progetti, rendano disponibili ai potenziali destinatari un’offerta di opportunità formative e di accompagnamento funzionali ad attivare e consolidare i processi di transizione sostenibile, ecologica e digitale che puntino a incrementare il profilo competitivo delle imprese, valorizzando le logiche e le opportunità connesse ai processi condivisi nell’ambito di sistemi e filiere di impresa e che permettano qualificare modelli e processi organizzativi e gestionali a sostegno della qualità del lavoro.

Per la natura delle attività dell’Avviso, le operazioni si configurano come aiuti di Stato, come specificato al punto F dello stesso Avviso, e devono quindi rispettare le normative comunitarie in materia. Il regime di aiuto applicabile alle operazioni candidate è unicamente il regime di aiuti de minimis,

Le operazioni possono ricomprendere progetti riconducibili alle seguenti tipologie:

  • formazione continua interaziendale, per l’acquisizione di competenze necessarie per definire, implementare e valutare strategie di sviluppo sostenibile, di una durata compresa tra 20 e 48 ore
  • accompagnamento alle imprese, finalizzate alla qualificazione e al rafforzamento delle competenze delle imprese volte ad accompagnare le realtà imprenditoriali nel trasferimento delle competenze acquisite in comportamenti e modalità organizzative e gestionali nelle organizzazioni di lavoro, di una durata standard di 6 ore.

Le operazioni candidate devono avere a riferimento:

  • uno o più ambiti territoriali provinciali
  • una sola azione, definita con riferimento a una delle filiere/sistemi di produzione di beni e servizi, specificate al punto E dell’Avviso
  • progetti di formazione continua.

Si specifica, pertanto, che non saranno ammissibili operazioni comprendenti solo progetti di accompagnamento alle imprese.

Possono candidare operazioni in risposta all’Avviso, in qualità di soggetti gestori titolari delle stesse operazioni, organismi accreditati per l’ambito della Formazione continua e permanente ai sensi della DGR 177/2003 e ss.mm.ii., oppure accreditati per l’ambito della Formazione per l’accesso all’occupazione, continua e permanente o per l’ambito Formazione per l’accesso all’occupazione, continua e permanente ai sensi della DGR 201/2022 o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti al momento della presentazione dell’operazione.

Le operazioni possono essere candidate in partenariato attuativo con altri organismi e in tal caso deve essere allegato un accordo sottoscritto dai soggetti coinvolti nelle diverse fasi delle operazioni – progettazione, attuazione, follow up e valutazione – e dai partner attuatori. In esso devono essere esplicitati ruoli e impegni dei soggetti attuatori, modalità di collaborazione e di supporto all’attuazione delle operazioni. L’accordo, in deroga a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1298/2015, NON deve riportare l’attribuzione finanziaria in capo ai diversi soggetti del partenariato per le motivazioni espresse al punto E dell’Avviso. Per le stesse motivazioni, le operazioni NON possono essere candidate da raggruppamenti temporanei di impresa.

Eventuali altri soggetti non accreditati componenti il partenariato non possono realizzare le attività di direzione, coordinamento, tutoraggio e segreteria didattico-organizzativa dei progetti di  formazione continua e pertanto non possono essere i soggetti referenti. Per tutti gli stessi progetti di formazione continua di cui si articola l’operazione candidata, la responsabilità deve essere formalmente attribuita a un organismo accreditato nei suddetti ambiti.

Ogni soggetto accreditato può essere:

  • titolare o partner attuatore di una sola operazione a valere su una specifica azione, indipendentemente dai territori di riferimento
  • titolare di una sola operazione a valere su una specifica azione e in tal caso non può essere partner di altre operazioni a valere sulla medesima azione a titolarità di altri soggetti accreditati.

Uno stesso soggetto accreditato può partecipare in qualità di partner attuatore di una sola operazione a valere sulla medesima azione.

Si specifica che le previsioni di cui sopra devono essere rispettate anche nel caso di enti di formazione accreditati costituiti in forma di associazione/consorzio di enti di formazione accreditati. Nel caso in cui il consorzio/associazione si candidi in qualità di soggetto titolare, gli enti associati/consorziati non possono essere partner o titolari di altre operazioni a valere sulla medesima azione.

Si specifica, inoltre, che i soggetti delegati NON possono far parte del partenariato e pertanto non possono sottoscrivere l’eventuale accordo di partenariato. I delegati sono i soggetti ai quali il soggetto titolare dell’operazione affida servizi integrativi specialistici o prestazioni aventi carattere di occasionalità. Nel sistema informativo devono essere inseriti nell’area delegati inserendo le informazioni richieste: ragione sociale – contenuto dell’attività delegata – importo.

Le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al presente Invito sono pari a euro 3.000.000 di cui al Programma regionale Fse+ 2021-2027, Priorità 1. Occupazione, Obiettivo specifico d).

Il costo complessivo e il corrispondente contributo pubblico, è pari a euro 25.000 per ciascun territorio provinciale. Pertanto, le operazioni candidate possono prevedere un costo complessivo minimo di euro 25.000, se l’operazione è candidata avendo a riferimento un unico territorio provinciale, e un costo massimo di euro 225.000, se candidata a valere su tutti i 9 territori provinciali ovvero sull’intero territorio regionale.

Scadenza: 12 luglio 2023

Contributi per la promozione del commercio equo e solidale – Bando 2023

Contributi per la promozione del commercio equo e solidale – Bando 2023

Il bando, approvato  dalla Giunta regionale con la delibera n. 854 del  29 maggio 2023, intende promuovere la conoscenza e la diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale  mediante una maggiore informazione nei confronti dei consumatori regionali per favorire acquisti sempre più consapevoli e responsabili, prevedendo specifici contributi, in regime de minimis, nella misura massima del 100% delle spese ammissibili agli enti e organizzazioni del commercio equo e solidale riconosciuti dalla Regione Emilia Romagna

I destinatari dei contributi sono gli enti e organizzazioni del commercio equo e solidale riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna antecedentemente la data di presentazione della domanda, che mantengono i requisiti richiesti ai fini dell’individuazione, ai sensi della L.R. 26/2009 e della D.G.R. n. 1457/2010 e ss.mm.ii.

Interventi:

  • promozione e organizzazione delle giornate del commercio equo e solidale, quale momento di incontro tra la comunità emiliano-romagnola e la realtà del commercio equo e solidale;
  • promozione di iniziative divulgative e sensibilizzazione mirate a diffondere la realtà del commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo, in particolare delle ricadute sociali ed ambientali derivanti dalla produzione e commercializzazione del prodotto;
  • promozione di specifiche azioni educative nelle scuole, finalizzate a conoscere le problematiche connesse alle implicazioni delle scelte di consumo, stimolando una riflessione sul consumo consapevole e sulle opportunità offerte dai prodotti del commercio equo e solidale;
  • promozione di iniziative di formazione per gli operatori ed i volontari delle organizzazioni del commercio equo e solidale;
  • promozione di un portale regionale per il commercio equo e solidale, in cui inserire informazioni in materia di commercio equo e solidale;
  • promozione dei prodotti del commercio equo e solidale presso gli enti pubblici, al fine di un possibile utilizzo nei punti di somministrazione interni, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di acquisto di beni e servizi da terzi

Sono ammissibili le iniziative la cui realizzazione abbiano avuto inizio a partire dal 01/01/2024 e completate entro il 31/12/2024

Scadenza: 11 settembre 2023

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