Innovation Radar Bridge: bando di gara per la creazione di un progetto pilota

Innovation Radar Bridge: bando di gara per la creazione di un progetto pilota

È aperto fino al 22 settembre 2023 il bando di gara, lanciato dalla Commissione, per un progetto pilota che crei connessioni e interazioni tra gli innovatori dell’Innovation Radar, gli investitori e i responsabili politici europei.

Il programma “Innovation Radar” è un’iniziativa della Commissione europea volta a individuare innovazioni e innovatori ad alto potenziale nell’ambito di progetti di ricerca e innovazione finanziati dall’UE. Il suo obiettivo è consentire a cittadini, funzionari pubblici e investitori di scoprire i risultati dei finanziamenti dell’UE per l’innovazione e dare loro la possibilità di cercare innovatori che potrebbero seguire le orme di aziende come Biontech, Skype e TomTom, le quali hanno ricevuto finanziamenti dell’UE ai loro inizi.

L’obiettivo generale del bando è quello di stimolare una maggiore diffusione sul mercato e nella società delle innovazioni che emergono dai programmi di ricerca e innovazione finanziati dall’UE (come Horizon Europe, Digital Europe Programme e LIFE).

Il progetto pilota dovrebbe anche mirare a mobilitare un maggior numero di capitali di crescita europei (compresa la raccolta di nuovi fondi) che si rivolgono esplicitamente agli innovatori finanziati dall’UE.

Gli obiettivi specifici dell’azione sono:

  • Organizzare eventi (ad esempio workshop e dibattiti politici) legati al tema chiave delle opportunità di mercato presentate dalle scoperte tecnologiche e scientifiche che emergono dai programmi di ricerca e innovazione. Gli eventi dovrebbero essere rivolti a:

Investitori europei (Business Angels, Venture Capitalist (VC), Corporate VC, Banche di promozione nazionale, Fondi pensione);

Fondatori di startup e scale-up; o Responsabili politici, compresi, ma non solo, i rappresentanti eletti a livello nazionale e dell’UE (come europarlamentari e ministri);

Giornalisti di piattaforme mediatiche rilevanti e chiave.

  • Analizzare i dati per garantire l’identificazione intelligente e il targeting dei pubblici rilevanti in un’ampia gamma di attori.
  • Intraprendere un’attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei destinatari.
  • Creare nuovi collegamenti tra gli innovatori finanziati dall’UE e identificati dall’Innovation Radar e gli investitori e i responsabili politici europei.

Il budget totale a disposizione del bando è di 490.500 euro.

Il contratto risultante dall’aggiudicazione della gara d’appalto sarà stipulato per un massimo di 24 mesi.

Scadenza: 22 settembre 2023

UNISI: aperto il bando dedicato ai ricercatori che hanno ottenuto il “Seal of Excellence” nelle Call MSCA

UNISI: aperto il bando dedicato ai ricercatori che hanno ottenuto il “Seal of Excellence” nelle Call MSCA

L’Università di Siena ha lanciato l’iniziativa “MSCA SoE@UNISI 2023”, con scadenza il 15 settembre 2023, per sostenere i ricercatori che hanno fatto domanda per le borse di studio post-dottorato MSCA 2022 presso l’Università di Siena.

La call assegnerà 3 borse di studio della durata di diciotto mesi a 3 ricercatori che hanno ottenuto il Seal of Excellence MSCA della Commissione Europea. Saranno selezionati tre progetti, uno per ciascuna area ERC:

  • SH (Scienze sociali e umanistiche),
  • LS (Scienze della vita),
  • PE (Matematica, scienze fisiche, informazione e comunicazione, ingegneria, scienze della terra e planetarie).

Sono ammessi alla selezione i ricercatori che hanno presentato un progetto europeo nell’ambito del bando HORIZON Marie Sklodowska-Curie Actions – Postdoctoral Fellowships (HORIZON-MSCA-2022-PF-01-01) e hanno ottenuto il Seal of Excellence – MSC Actions della Commissione Europea con un punteggio di 85/100 o più alto.

L’iniziativa finanzierà tre ricercatori con 80.000 €, di cui:

  • 000 € a copertura della retribuzione del ricercatore;
  • 000 € per garantire che ciascuno dei ricercatori selezionati abbia a disposizione fondi spendibili per esigenze strettamente legate allo svolgimento del progetto di ricerca per tutta la durata del progetto (es. acquisto di attrezzature di laboratorio, materiali di consumo, spese di missione, networking, pubblicazioni, ecc.).

Scadenza: 15 settembre 2023

Bando di gara d’appalto: Discoverability of diverse european cultural content in the digital environment

Bando di gara d'appalto: Discoverability of diverse european cultural content in the digital environment

La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara d’appalto per la realizzazione di uno studio sulla reperibilità dei diversi contenuti culturali europei nell’ambiente digitale.

L’obiettivo generale dello studio è ottenere una panoramica dettagliata della situazione attuale per quanto riguarda la reperibilità dei diversi contenuti culturali europei online e comprendere l’impatto che le pratiche di prioritarizzazione dei contenuti, le raccomandazioni degli algoritmi e le strategie di selezione hanno sulla diversità culturale e linguistica. L’obiettivo finale è individuare possibili vie d’azione al livello appropriato per contribuire a proteggere e promuovere l’esposizione alla diversità culturale e linguistica online, con particolare attenzione ai settori della musica e del libro (possono essere presi in considerazione anche altri settori culturali escluso l’audiovisivo).

L’appalto ha un valore stimato di 300.000 euro (IVA esclusa) e la durata del contratto sarà di 18 mesi.

Scadenza: 16 ottobre 2023

Piemonte Film Tv Fund 2023 – seconda sessione

Piemonte Film Tv Fund 2023 – seconda sessione

Il bando viene attivato in attuazione del Programma Regionale FESR Piemonte 2021-2027, obiettivo specifico 1.3 “Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi” nell’ambito del quale è prevista l’Azione I.1iii.1 “Supporto alla competitività e alla transizione sostenibile del sistema produttivo regionale”, che mira ad accompagnare le imprese sia nell’ambito di interventi, in sinergia e complementarietà con l’OP2, sia in interventi più orientati alla promozione della competitività e dinamicità dell’economia regionale tramite il sostegno agli investimenti in beni e servizi, l’accompagnamento dei processi innovativi, di diversificazione e di riorganizzazione. La presente misura intende supportare le imprese operanti nel settore della produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva, con l’obiettivo di favorire l’attrazione e l’incremento di investimenti idonei a sviluppare l’indotto e l’occupazione.

Possono partecipare al bando PMI costituite da non meno di 2 anni e che abbiamo almeno due bilanci depositati e che posseggano i requisiti indicati dal bando.

Scadenza: 10 ottobre 2023

Al via il bando Cariplo per la promozione della ricerca sull’interazione tra uso del suolo e cambiamento climatico

Al via il bando Cariplo per la promozione della ricerca sull'interazione tra uso del suolo e cambiamento climatico

Fondazione Cariplo ha lanciato il bando “Data Science for Climate and Agricolture” in scadenza il 26 ottobre 2023, con l’obiettivo di sostenere iniziative di ricerca volte all’analisi dettagliata delle interazioni tra l’uso del suolo e il cambiamento climatico.

In particolare, le proposte dovranno riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale delle attività agricole nel processo di accumulo di carbonio nei suoli, con l’ulteriore scopo di fornire una base di conoscenza per promuovere nuove opportunità di sviluppo attraverso il concetto di “carbon farming”. I progetti potranno utilizzare i dataset forniti dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e dalla Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS, delineando in modo accurato le metodologie e le tecniche appartenenti alla Scienza dei Dati che intendono impiegare, e concependo nuove politiche e interventi volti a facilitare il sequestro di carbonio tramite le attività agricole.

Nel contesto delle proposte di ricerca avanzate, è possibile l’utilizzo di ulteriori set di dati per condurre analisi comparative. In tal caso, i proponenti dovranno fornire una dettagliata descrizione di questi dataset aggiuntivi, specificando il loro contributo per il raggiungimento degli obiettivi di ricerca.

I proponenti dei progetti dovranno definire metodi specifici per condividere le evidenze risultanti dalle loro ricerche così da stimolare il dibattito pubblico e favorire l’adozione delle linee guida e dei modelli sviluppati. Inoltre, le proposte di ricerca dovranno includere piani per l’addestramento e lo sviluppo professionale dei ricercatori coinvolti nelle attività di ricerca.

Possono partecipare enti pubblici o privati non a scopo di lucro, che si dedicano all’attività di ricerca scientifica con sede nell’area di priorità geografica della Fondazione Cariplo, che include la Lombardia, la provincia di Novara e la provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Gli enti del Terzo Settore, come organizzazioni private no-profit operanti nel settore ambientale e agricolo, possono partecipare come partner nei progetti e possono essere situati in altre aree geografiche.

Il budget disponibile per questo bando è di € 800.000.

Scadenza: 26 ottobre 2023

Bando per la promozione della mobilità ciclabile per i comuni sotto i 30.000 abitanti – annualità 2024

Bando per la promozione della mobilità ciclabile per i comuni sotto i 30.000 abitanti - annualità 2024

La Regione intende incentivare la ciclabilità in un’ottica di sinergia e complementarità di obiettivi con altri strumenti adottati a favore della qualità dell’aria; in quest’ottica, particolare attenzione è rivolta ai Comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti.

Più nel dettaglio, gli obiettivi perseguiti sono:

  • realizzare nuovi collegamenti tra le piste esistenti con forte attenzione alla loro messa in sicurezza;
  • promuovere nuovi stili di vita consapevoli e di mobilità attiva anche nell’ottica della prevenzione della salute della collettività;
  • migliorare la fruizione del territorio e del contenimento dell’uso del suolo e la promozione di servizi per i ciclisti, dalla riparazione alla vigilanza.

I contributi sono assegnati ai Comuni delle zone territoriali definite dal PAIR 2020 Pianura Ovest (IT0892) e Pianura Est (IT0893) e agglomerato di Bologna interessate dall‘infrazione europea per il superamento del valore limite giornaliero di PM10.

Possono presentare domanda, quali soggetti beneficiari, i Comuni con abitanti inferiori a 30.000 dei territori sopra citati e contenuti nella tabella “Comuni beneficiari” (in questa pagina, nella sezione “Documentazione”) I comuni possono partecipare anche in forma aggregata: in tal caso è ammissibile la presentazione di un’unica richiesta di contributo per un solo beneficiario riguardante l’intero intervento.

Sono oggetto di finanziamento le spese d’investimento per la realizzazione di interventi come percorsi ciclabili e/o di moderazione del traffico e/o di messa in sicurezza delle biciclette. Alcuni esempi:

  • Nuova realizzazione di pista ciclabile in sede propria;
  • nuova realizzazione di corsia ciclabile (bike lane);
  • nuova realizzazione di Casa avanzata, con linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli;
  • nuova realizzazione di pista ciclopedonale (uso promiscuo pedoni biciclette);
  • intervento di realizzazione di nuova Zona 30 (o ampliamento);
  • intervento di realizzazione di nuova Area pedonale (o ampliamento);
  • intervento di realizzazione di nuove rastrelliere e stalli bici;
  • intervento di realizzazione di infrastrutture a servizio delle biciclette (es colonnine di ricarica per biciclette, colonnine di manutenzione di biciclette, velostazioni, stalli con blocco del telaio per la sosta in sicurezza delle biciclette ecc);
  • sistemi per il monitoraggio dei flussi delle biciclette, conformi agli standard previsti dalla Regione.

La richiesta di contributo avverrà esclusivamente on line, tramite l’utilizzo di un applicativo informatico disponibile a partire dalle ore 10:00 del 29 settembre 2023.

Scadenza: 10 ottobre 2023

RER: aperta la manifestazione di interesse per l’integrazione dei programmi di ricerca

RER: aperta la manifestazione di interesse per l'integrazione dei programmi di ricerca

La Regione Emilia-Romagna ha aperto la manifestazione di interesse per l’integrazione dei programmi di ricerca con scadenza il 10 ottobre 2023.

L’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere le attività di cooperazione dell’Ecosistema regionale dell’innovazione con gli Stati membri dell’Unione Europea, i paesi in fase di allargamento, le regioni ultra periferiche dell’UE, i Balcani occidentali, l’Area adriatico-ionica, il Bacino mediterraneo e la Turchia nell’ambito dell’IPA.

Il programma prevede due linee di finanziamento:

  • Linea A, che riguarda la realizzazione di nuovi progetti da proporre per finanziamenti all’interno di programmi direttamente gestiti dalla Commissione Europea e dalle sue Agenzie;
  • Linea B, che riguarda le attività di cooperazione con soggetti provenienti dalle seguenti aree: Stati membri, paesi in fase di allargamento, regioni ultra periferiche dell’UE, Balcani occidentali, Area adriatico-ionica, Bacino mediterraneo e Turchia. L’obiettivo è promuovere la collaborazione tra almeno due partner per condurre attività di ricerca congiunta, espandendo a livello internazionale, attraverso azioni collaborative, progetti di ricerca in corso o già finanziati e realizzati nei precedenti 3 anni, in linea con le politiche regionali di ricerca.

Possono partecipare all’iniziativa i Laboratori e Centri per l’Innovazione accreditati A, B, C, D, i Clust-ER regionali e le Associazioni Big Data e Muner. L’invito è aperto anche ai soggetti gestori dei Tecnopoli e le imprese di ogni dimensione (micro, piccole, medie e grandi) con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna.

La dotazione finanziaria totale è di € 835.000. In particolare, il contributo massimo per i progetti della Linea A è di € 15.000, mentre per quelli della Linea B è di € 25.000.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

L’operatività del Fondo è disciplinata dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica.

Il Decreto del Direttore per gli Incentivi alle Imprese del 30 agosto 2023 definisce termini e modalità di presentazione delle domande attraverso l’apertura di uno sportello finalizzato al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate.

È prevista l’applicazione delle diposizioni di favore recate dalla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo” (comunicazione della Commissione europea 2023/C 101/03 concernente il Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C 101/03 del 17 marzo 2023 e successive modifiche e integrazioni) e dagli articoli 14, 17, 38 e 47 del Regolamento generale di esenzione per categoria n. 651/2014 (GBER).

Il Fondo è stato istituito dall’articolo 1, commi 478 e 479, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

I programmi di investimento devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER.
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.

I suddetti programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza
  • Spese di personale

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: “Aiuti a favore della decarbonizzazione» del “Quadro temporaneo” (sopra specificato).

In particolare:

  • Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica, sono concesse agevolazioni, pari:
  • al 30% delle spese ammissibili, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell’aiuto.

Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c.

  • Qualora le spese ammissibili siano state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità e le relative maggiorazioni vengono ridotte del 50%.
  • Qualora venga richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e pari al 40% dei costi agevolabili se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti, con meccanismo di Claw-back. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese e del 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%.

Qualora le spese ammissibili siano state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità scende al 30%

  1. Con riferimento agli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, sono concesse agevolazioni, pari:
  • al 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
  • al 30% per qualsiasi altro investimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
  1. Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, sono concesse agevolazioni, pari:
  • al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c.
  • Per quanto concerne gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto ed il valore dell’intensità è disciplinata dalla carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti ed della zona oggetto di investimento.

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento, in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia.

Si prevede una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinabile sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.

I risultati ottenuti a seguito della realizzazione degli investimenti, come individuati nella relazione tecnica economica, sono valorizzati mediante l’utilizzo di indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali.

Laddove si presentino situazioni di parità di punteggio, sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale sarà resa disponibile nella sezione dedicata sul sito internet del Soggetto Gestore, pubblicata entro 30 giorni dal termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione.

Scadenza: 12 dicembre 2023

Scoperta imprenditoriale

Scoperta imprenditoriale

L’intervento, realizzato nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, sostiene progetti di ricerca e sviluppo, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate.

I progetti devono essere coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa.

Con il decreto 13 luglio 2023 sono state rese disponibili risorse pari a 300 milioni di euro, a valere sull’Azione 1.1.4. del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027.

Una quota pari al 60 per cento delle predette risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Nell’ambito della riserva in questione, una sotto riserva pari al 25 per cento della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5), e i Centri di ricerca. Gli Organismi di ricerca possono essere co-proponenti di un progetto congiunto con i citati soggetti.

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

I progetti devono essere realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiore a 5 milioni di euro ed avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.

I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo in alternativa una delle seguenti modalità:

 

  1. progetto realizzato congiuntamente, che preveda:
  • un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;
  • almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;
  • che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;
  • il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
  1. progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto e delle soglie di notifica individuali stabilite, rispettivamente, dall’articolo 25 e dall’articolo 4 del regolamento GBER, nelle seguenti forme in concorso tra loro:

  • nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili;
  • nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:
  1. 35 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  2. 30 per cento per le imprese di media dimensione;
  3. 25 per cento per le imprese di grande dimensione.

Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60 per cento dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40 per cento dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

Dalle ore 10.00 del giorno 7 febbraio 2024 le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo compreso tra 1 e 5 milioni di euro.

La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 24 gennaio 2024.

Scadenza: Bando a sportello con invio dal 7 febbraio 2024

Servizi per l’innovazione: bando impresa digitale 2023

Servizi per l'innovazione: bando impresa digitale

Agevolare la realizzazione di progetti localizzati in Toscana, finalizzati a   sviluppare e rafforzare le capacità di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate nelle imprese, attraverso l’acquisizione di servizi per l’innovazione. È questa la finalità che persegue la Regione Toscana con il bando Servizi per l’innovazione Impresa digitale approvato con decreto dirigenziale 14630 del 30 giugno 2023 e successivamente modificato con decreto dirigenziale 18182 del 21 agosto 2023.

La giunta ha approvato gli indirizzi per l’adozione del bando, e il Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le imprese toscane (allegato 1G del bando) a cui esso fa riferimento, con delibera 717 del 26 giugno 2023.

Il bando è cofinanziato dal Programma regionale Fesr 2021-2027 in particolare con le risorse assegnate all’azione 1.1.3 “Servizi per l’innovazione” del programma, e rientra in Giovanisì il progetto della Regione Toscana per l’autonomia.

Concedere agevolazioni sotto forma di sovvenzione a fondo perduto e contributo in c/capitale erogato anche nella forma di voucher.

I soggetti destinatari/beneficiari del bando sono:

  • Micro, piccole e media imprse (Mpmi)
  • Professionisti
  • Forme associative con personalità giuridica, costituite da almeno 3 imprese/professionisti
  • Forme associative senza personalità giuridica costituite da almeno 3 imprese/professionisti.

I requisiti di ammissibilità devono essere in capo ai singoli soggetti.

I suddetti soggetti devono operare nei settori alle attività economiche del Manifatturiero e Turismo e Commercio come individuati nella delibera di giungta 643 del 28 luglio 2014 “Elenco delle attività economiche Ateco 2007 afferenti i due raggruppamenti di settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori e turismo, commercio e cultura”.

Per la classificazione delle attività economiche rileva il possesso, alla data di presentazione della domanda, di uno dei codici Ateco di cui alla classificazione delle attività economiche Ateco Istat 2007 e successivi aggiornamenti, individuato come primario per la/le sede/sedi (sede legale e/o unità locale) destinataria/destinatarie dell’agevolazione e dei seguenti requisiti indicati nel bando.

Scadenza: bando a sportello, con apertura al 2 ottobre 2023 e fino ad esaurimento delle risorse.

L’agevolazione è concessa nella forma del contributo in c/capitale ai sensi dell’art 28 e 18 del Reg. (UE) n. 651/2014 ed erogato normalmente nella forma di voucher.

Sono inoltre previste le seguenti premialità quali incrementi d’intensità d’aiuto aggiuntivi a quelli indicati in tabella pari al 5% nel caso di progetti:

  1. che dimostrano incremento di occupazione in Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic);
  2. presentati da imprese femminili e giovanili;
  3. imprese con rating di legalità (con differenziazione in base alle stelle 1 stella 2%, 2 stelle 3% e 3 stelle 5% e con certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere;
  4. imprese localizzate
  • in comuni “interni”, classificati con delibera di giunta 199 del 28 febbraio 2022 paragrafo 4.4 dell’allegato A “Indirizzi strategie territoriali per le aree interne),
  • in aree montane
  • in aree di crisi di cui alla delibera 199 del 2 marzo 2015
  • in aree ex articolo 107.3c del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, di cui delibera 428 del 19 aprile 2022 “Presa d’atto delle disposizioni “Aiuti di Stato SA.101134 (2021/N) – Italia. Modifica della carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia 1º gennaio 2022-31 dicembre 2027”.

L’intensità d’aiuto non deve comunque essere complessivamente superiore al 70%.

Scadenza: bando a sportello, con apertura al 2 ottobre 2023 e fino ad esaurimento delle risorse.

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