SRD03 – “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” Azione b) Agricoltura sociale

SRD03 - “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” Azione b) Agricoltura sociale

OS8 – Promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile

OS2 – Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione

Beneficiari: imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati

Sostegno: Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 60% della spesa ammissibile. Il sostegno sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis” (Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023)

Risorse: Euro 1.800.000

Spese ammissibili: Sono ammesse al sostegno le seguenti tipologie di intervento relative ad investimenti per l’adeguamento delle aziende agricole al fine di realizzare o ampliare attività di agricoltura sociale:

      • interventi di recupero e riuso del patrimonio edilizio dell’azienda agricola e di nuova costruzione da destinare all’attività di agricoltura sociale. La nuova costruzione è ammessa unicamente per l’ampliamento degli edifici esistenti destinati a servizi accessori o vani tecnici funzionali alla medesima attività di agricoltura sociale;
      • sistemazioni esterne a servizio dei fabbricati agricoli utilizzati per l’agricoltura sociale;
      • allestimento di locali e spazi esterni utilizzati per l’attività di agricoltura sociale. Per allestimento si intende acquisto di beni inventariabili, quali mobili, dotazioni e attrezzature;
      • spese generali e tecniche, come specificate dai paragrafi 1.10. “Eleggibilità delle spese” e 1.11 “Spese ammissibili” delle “Disposizioni comuni”.;
      • acquisto di attrezzature informatiche e relativo software per la gestione dell’attività oggetto di sostegno. Il software può essere di base o specifico per uso di agricoltura sociale.

Scadenza: 28 marzo 2025

EIT Urban Mobility: aperta la RAPTOR 2025 Open call

EIT Urban Mobility: aperta la RAPTOR 2025 Open call

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Il programma RAPTOR ha lanciato il bando 2025 nell’ambito dell’EIT Urban Mobility, con scadenza fissata per il 12 febbraio 2025.

Il programma mira ad attirare innovatori e PMI all’avanguardia con l’obiettivo di testare le soluzioni più promettenti alle sfide della mobilità urbana nelle città partecipanti, le “City Challenge”. In particolare, le proposte devono soddisfare una serie di requisiti chiave:

  1. Periodo di sviluppo: la soluzione deve essere sviluppata per affrontare la sfida della città tra giugno e novembre 2025;
  2. Dimostrazione in loco: deve essere effettuata una dimostrazione pratica della soluzione in loco per almeno due settimane, entro il 30 novembre 2025;
  3. Test e Utilizzo Completo: è necessario implementare un test completo e garantire l’uso effettivo del prodotto o servizio nel periodo di implementazione del progetto;
  4. Track Record di Innovazione: l’azienda deve avere un comprovato storico di sviluppo prodotto, innovazione e vendite che ha portato a un incremento delle entrate;
  5. Esclusione di finanziamenti precedenti: le soluzioni non devono aver ricevuto finanziamenti precedenti da EIT Urban Mobility per lo sviluppo dello stesso prodotto.

Le proposte devono, inoltre, contribuire attivamente a due obiettivi chiave di EIT Urban Mobility per il periodo 2021-2027:

  1. SO3/TSO3: Implementare e scalare soluzioni di mobilità sostenibile, sicura e inclusiva per persone e merci.
  2. SO4/TSO4: Accelerare le opportunità di mercato attraverso un approccio agile all’innovazione.

Il programma si rivolge a startup e PMI provenienti dai Paesi membri UE o associati a Horizon Europe, compreso il Regno Unito. 

Il budget complessivo è pari a € 600.000 e verrà erogato in forma di lump sum per un ammontare fisso di € 59.500 per ciascuna proposta, ossia € 40.000 da parte dell’EIT e i restanti € 19.500 quali contributo di cofinanziamento da parte dei partecipanti.

Scadenza: 12 febbraio 2025

CYSSDE: bando per potenziare la sicurezza informatica

CYSSDE: bando per potenziare la sicurezza informatica

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Il progetto CYSSDE ha lanciato un nuovo bando a cascata per migliorare la protezione dei sistemi informatici, in scadenza il 7 aprile 2025.

Il programma ha come obiettivo principale l’esecuzione di pen testing (test di penetrazione) e valutazioni delle vulnerabilità per una serie di operatori di servizi essenziali, PMI e altre entità.

Saranno selezionate di un massimo di 10 organizzazioni, che dovranno eseguire almeno 100 test su sistemi critici, con un’attenzione particolare alle lezioni apprese che saranno adattate per supportare i fornitori di servizi essenziali e le PMI.

La partecipazione è aperta a enti singoli o consorzi, incluse PMI, medie imprese, grandi aziende, centri di ricerca e enti pubblici provenienti dagli Stati membri dell’UE. 

Il budget complessivo è di 2 milioni di euro, di cui almeno il 25% è riservato alle PMI.

Scadenza: 7 aprile 2025

Eurostars-3 Call 8: aperto il nuovo bando transnazionale per PMI innovative

Eurostars-3 Call 8: aperto il nuovo bando transnazionale per PMI innovative

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Dal 10 gennaio al 13 marzo 2025, è possibile partecipare all’ottavo bando transnazionale di Eurostars-3, finanziato dalla European Partnership on Innovative SMEs/Eurostars. 

Il bando mira a sostenere progetti di ricerca e sviluppo (R&S) collaborativi a livello internazionale che coinvolgono PMI e i loro partner di progetto, con un focus particolare sulle applicazioni civili

Il programma è parte della Partnership Europea per le PMI innovative, cofinanziata dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon Europe. Eurostars finanzia progetti di ricerca e innovazione che coinvolgono PMI e altri partner di progetto (come grandi aziende, università, centri di ricerca e altre organizzazioni di diversi Paesi).

Possono partecipare al bando i consorzi che rispettano i seguenti criteri:

  1. essere guidato da una PMI innovativa di un paese Eurostars,
  2. includere almeno due entità indipendenti tra loro,
  3. coinvolgere entità di almeno due paesi Eurostars, con almeno un’organizzazione proveniente da un paese dell’UE o associato a Horizon Europe,
  4. il budget delle PMI partecipanti deve rappresentare il 50% o più del costo totale del progetto,
  5. nessun singolo partecipante o paese può rappresentare oltre il 70% del budget del progetto,
  6. la durata del progetto deve essere di 36 mesi o meno,
  7. il progetto deve avere un focus esclusivamente civile.

Per quanto riguarda l’Italia, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha stanziato un budget complessivo di € 2.000.000 per le organizzazioni che parteciperanno al bando Eurostars e ha previsto criteri di ammissibilità aggiuntivi per i progetti interessati a partecipare, in particolare:

  1. i partecipanti italiani dovranno adottare le misure contabili e amministrative necessarie per l’allocazione delle risorse,
  2. le organizzazioni partecipanti (aziende, enti di ricerca pubblici e privati ​​e università) devono avere sede in Italia e soddisfare i requisiti UE,
  3. nel consorzio deve essere presente almeno una PMI italiana, responsabile di una quota maggiore dei costi e delle attività del progetto rispetto agli altri partecipanti italiani,
  4. i partecipanti italiani non dovranno essere inadempienti nei pagamenti o nei finanziamenti ricevuti dal MUR,
  5. partecipanti italiani non devono aver richiesto o ricevuto finanziamenti per le stesse attività di ricerca o sviluppo,
  6. i partecipanti italiani dovranno rispettare il D. Lgs. n. N. 159 del 06/09/2011 e successive modifiche ed integrazioni,
  7. partecipanti italiani non devono avere procedure concorsuali in corso (come previsto dall’art. 5.4b del DM 593/2016) o qualificarsi come impresa in difficoltà,
  8. i partecipanti italiani devono rispettare gli obblighi previsti dalla normativa contributiva e previdenziale (DURC)
  9. gli atti giudiziari e pendenti del legale rappresentante del partecipante italiano devono essere negativi,
  10. tutti i partecipanti italiani finanziati privatamente devono soddisfare i criteri finanziari (sulla base del loro ultimo bilancio approvato).

Per le imprese italiane che desiderano richiedere fondi aggiuntivi al MUR devono seguire una procedura integrativa tramite la piattaforma informatica dedicata.

Scadenza: 13 marzo 2025

INDUSAC: al via l’iniziativa di collaborazione tra università e industria

INDUSAC: al via l'iniziativa di collaborazione tra università e industria

Spin-off universitario

Il progetto INDUSAC ha aperto un nuovo bando per studenti e ricercatori con l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra team internazionali di studenti, ricercatori e aziende per sviluppare soluzioni innovative.

I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare in modo approfondito i processi aziendali, le difficoltà operative e le tendenze emergenti, acquisendo competenze che arricchiranno il loro profilo professionale e ampliando la loro rete di contatti, contribuendo alla trasformazione verde e digitale dell’industria europea.

Nello specifico, il progetto mira a rispondere alle sfide concrete del settore industriale, combinando la conoscenza accademica con l’esperienza pratica in quattro aree chiave:

  1. economia circolare,
  2. sostenibilità,
  3. digitalizzazione,
  4. Industria 4.0.

Possono partecipare studenti e ricercatori universitari provenienti da diverse istituzioni, che possono applicare individualmente o formare team di co-creazione. Le aziende avranno l’opportunità di proporre specifiche sfide tecniche o industriali alle quali gli studenti e i ricercatori risponderanno con soluzioni innovative. 

Le aziende interessate a partecipare possono presentare le loro sfide entro il 15 marzo 2025, mentre le scadenze per gli studenti e i ricercatori universitari sono fissate per:

  1. 30 gennaio 2025,
  2. 28 febbraio 2025,
  3. 31 marzo 2025,
  4. 15 aprile 2025

DeremCo: lanciata la seconda call a sostegno di PMI innovative

DeremCo: lanciata la seconda call a sostegno di PMI innovative

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Il consorzio DeremCo ha annunciato l’apertura della seconda Open Call per sostenere progetti innovativi di PMI in ambito tecnologico e industriale, con scadenza il 28 febbraio 2025.

DeremCo mira a stabilire soluzioni per l’economia circolare basate sulla domanda per le plastiche rinforzate con fibra, enfatizzandone il riutilizzo. In particolare, i progetti devono essere coerenti con le priorità dell’UE e gli obiettivi di DeremCo, con un livello di maturità tecnologica (TRL) superiore a 7. Sono tre le aree di intervento:

  1. Input: sviluppo di nuovi materiali, come fibre tecniche (vetro, carbonio, aramidiche), compositi naturali e componenti in resina poliestere.
  2. Processi: miglioramento delle tecnologie di riciclo e lavorazione, inclusi stampaggio a iniezione, miscelazione e processi di plastificazione.
  3. Output: applicazioni innovative nei settori nautico, arredamento, automotive, edilizia e medicale, con l’uso di materiali ad alte prestazioni.

Possono partecipare PMI, singole o in piccoli consorzi (fino a tre membri), con sede legale o operativa in specifiche regioni dell’UE, tra cui Lombardia, Lazio e Umbria in Italia. Le PMI che hanno già ricevuto finanziamenti dalla prima Open Call non saranno ammesse.

Il budget totale disponibile è di 600.000 euro, con un finanziamento massimo di 60.000 euro per ogni PMI partecipante. I consorzi possono richiedere fino a 180.000 euro, in base al numero di membri.

Scadenza: 28 febbraio 2025

Progetti lungimiranti: nuovo bando del programma Erasmus+

Progetti lungimiranti: nuovo bando del programma Erasmus+

Spin-off universitario

Nell’ambito del programma Erasmus+ è stato lanciato il nuovo bando per Progetti lungimiranti, che rimane aperto fino al 27 maggio 2025.

I Progetti lungimiranti sono progetti su larga scala diretti a identificare, sviluppare, sperimentare e/o valutare approcci (strategici) innovativi che hanno il potenziale di diventare mainstream, migliorando così i sistemi di istruzione e formazione. Questi progetti sosterranno idee lungimiranti che rispondono alle principali priorità europee e dovrebbero fornire input per migliorare i sistemi di istruzione e formazione, oltre che innovare in modo sostanziale metodi e pratiche in tutti i tipi di apprendimento.

Il bando finanzierà progetti su 8 topic prioritari (ogni candidatura deve riguardare solo uno di questi topic):

  1. Istruzione scolastica: migliorare le competenze di base (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-SCHOOL-BS)
  2. Istruzione e formazione professionale: promuovere un ambiente favorevole per l’eccellenza professionale a livello nazionale e/o regionale (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-VET-VE)
  3. Istruzione e formazione professionale: sviluppo di qualifiche e moduli congiunti (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-VET-QM)
  4. Istruzione degli adulti: sostegno al Patto per le competenze (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD- ADULT-PS)
  5. Istruzione degli adulti: migliorare l’orientamento professionale per supportare la partecipazione degli adulti alla formazione (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-ADULT-CG)
  6. Istruzione digitale: valutazione delle abilità e competenze digitali (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-DIGITAL-SC)
  7. Istruzione digitale: uso etico ed efficace dei sistemi di intelligenza artificiale generativa nell’istruzione e formazione (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-DIGITAL-AI)
  8. Istruzione digitale: approcci innovativi di raccolta e scambio di dati nell’istruzione primaria e secondaria (inclusa l’istruzione e la formazione professionale) per un processo decisionale basato sui dati (ERASMUS-EDU-2025-PI-FORWARD-DIGITAL-DM)

Il bando è aperto a enti pubblici e privati attivi nei settori dell’istruzione, della formazione, della ricerca e dell’innovazione o nel mondo del lavoro che siano stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE (incluso PTOM) e Paesi terzi associati al programma Erasmus+.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno 3 soggetti stabiliti in almeno 3 Stati UE o Paesi terzi associati ad Erasmus+. Inoltre, si richiede che: 

  1. per i progetti relativi al topic 2, almeno 3 soggetti siano già beneficiari di progetti Erasmus+ CoVE in corso o completati;
  2. per i progetti relativi al topic 3, almeno 2 soggetti siano fornitori di IFP che offrono programmi di qualificazione a livello EQF ISCED 3-4;
  3. per i progetti relativi al topic 7, almeno 1 soggetto sia un’autorità pubblica responsabile dell’istruzione e formazione a livello nazionale, regionale o locale.

Il contributo UE potrà coprire fino all’80% dei costi ammissibili dei progetti selezionati, per un massimo di € 1.000.000 per progetto.

Scadenza: 27 maggio 2025

Sostegno alle Imprese Cooperative

Sostegno alle Imprese Cooperative

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La Regione Lazio con il piano specifico per la promozione ed il sostegno della cooperazione 2022/2024 ha definito una serie di interventi per la promozione e il sostegno della cooperazione.

L’Avviso, in particolare, attua le azioni del Piano volte a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese cooperative regionale mediante contributi a fondo perduto per la realizzazione dei loro Progetti finalizzati a:

  1. aumentare l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale anche nell’ambito della circular economy, mediante l’acquisizione di tecnologie dall’esterno (open innovation), l’adozione di nuovi sistemi ICT e gli investimenti produttivi;
  2. avviare nuove cooperative nelle direzioni sopra indicate o comunque con buon potenziale occupazionale;
  3. adeguare i sistemi organizzativi delle cooperative esistenti anche riqualificando le risorse umane e aumentandone il grado di specializzazione, mediante formazione specialistica del personale e il ricorso alle figure di temporary e circular manager;
  4. creare e rafforzare reti, partnership, filiere e altre forme di collaborazione tra imprese cooperative nell’ambito della circular economy o anche con riferimento all’internazionalizzazione sui mercati di sbocco o di approvvigionamento.

Ciascun Progetto deve avere Spese Ammissibili non inferiori a 10.000 euro e deve essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo.

I Beneficiari dei contributi previsti dall’Avviso sono le Imprese Cooperative del Lazio, iscritte all’albo Nazionale delle Società Cooperative alla data della domanda ed escluse le cooperative sociali.

Tutti i progetti devono riguardare attività imprenditoriali svolte dalle Cooperative nelle loro Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio, risultanti al più tardi al momento della erogazione del contributo, e dove devono risultare ubicati i beni agevolati.

I Beneficiari devono, inoltre, possedere i requisiti generali di ammissibilità. Nel caso di Progetti realizzati in forma aggregata (consorzi, reti di impresa o aggregazioni temporanee), tutti i consorziati o partecipanti devono essere Imprese Cooperative del Lazio e, nel caso di consorzio o contratto di rete di impresa con propria soggettività giuridica e autonomia patrimoniale, questo deve risultare già iscritto al Registro delle Imprese Italiano alla data della domanda.

A ciascun Progetto è concedibile a titolo di De Minimis un contributo a fondo perduto pari al massimo a 20.000 euro, di cui fino ad un massimo di 10.000 euro di contributi in c/esercizio.

Nel caso di Progetti realizzati in forma aggregata, il contributo complessivo è pari al massimo a 30.000 euro, di cui fino ad un massimo di 15.000 euro di contributi in c/esercizio.

La procedura amministrativa disciplinata dall’Avviso è a sportello, vale a dire che i contributi saranno concessi seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande fino a capienza della dotazione finanziaria disponibile.

La valutazione dei Progetti che hanno superato positivamente l’istruttoria di ammissibilità formale sarà effettuata da parte di una Commissione di Valutazione, sulla base dei seguenti criteri:

  1. risultati attesi in termini di intensità dell’innovazione, sostenibilità ambientale e ritorni economici e occupazionali del Progetto per le Imprese Cooperative direttamente coinvolte nella sua realizzazione e di analoghi benefici indiretti per la comunità sociale e territoriale;
  2. coerenza delle proposte rispetto agli obiettivi strategici del Piano Specifico per la promozione e il sostegno della cooperazione 2022/2024, ed ivi declinati nei paragrafi “Nuove cooperative”, “Riqualificazione, nuove competenze, produttività nell’emergenza sanitaria”, “Digitalizzazione e open innovation”, “Reti, partnership, filiere, circular economy” e “Internazionalizzazione”;
  3. congruità delle Spese Ammissibili rispetto alle attività proposte e ai risultati attesi.

Il contributo sarà erogato a saldo, in un’unica soluzione, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro 12 mesi dalla data di concessione.

La richiesta di erogazione è prodotta da GeCoWEB Plus dopo aver caricato sulla piattaforma:

  1. una relazione sulla realizzazione del Progetto ammesso e sugli obiettivi raggiunti, che evidenzi gli eventuali scostamenti rispetto alle spese ammesse e le relative motivazioni;
  2. la documentazione relativa alle spese effettivamente sostenute: contratti, fatture e attestazioni di avvenuto pagamento. All’erogazione del contributo in conto esercizio è applicata la ritenuta d’acconto del 4% prevista dall’art. 28 (2) del D.P.R. 600/1973.

Scadenza: bando a sportello

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

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L’Avviso promosso dalla Regione Lazio sostiene la realizzazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia elettrica condivisa da fonte rinnovabile (FER), a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) di cui all’art. 31 del D.Lgs. 199/2021. Il sostegno agli investimenti delle CER si inquadra tra gli impegni prioritari della Regione per il conseguimento degli obiettivi di carattere:

  1. ambientale, incentivando la diffusione delle FER riducendo le emissioni di gas ad effetto serra e concorrendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. energetico ed economico in termini di contrasto alla povertà energetica, tramite l’autoproduzione di energia elettrica da FER;
  3. sociale, attraverso la promozione di modelli di inclusione e collaborazione con il coinvolgimento di soggetti fragili e svantaggiati

Sono finanziabili gli interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti (UP) alimentati da fonti rinnovabili come definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera a) Decreto CACER 414/2023.

Agli impianti/UP relativi alla configurazione della CER beneficiaria è riconosciuto il 35% dell’importo minore tra:

  1. la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’operazione, quale insieme delle spese elencate all’articolo 6 “Spese ammissibili” per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno;
  2. il massimale di spesa ammissibile previsto per l’operazione quale somma dei costi di investimento massimi di riferimento per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno, calcolato in base a quanto indicato nell’Allegato 2 Spese ammissibili del Decreto CACER 414/2023 e appendice E delle Regole operative TIAD (Allegato1 al citato DM)
  3. 1.500 €/kW, per impianti/UP di potenza fino a 20 kW;
  4. 1.200 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  5. 1.100 €/kW per impianti/UP di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  6. 1.050 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

La percentuale di sostegno riconosciuta per ciascuna domanda potrà essere aumentata del 5% qualora ricorra una o più delle seguenti condizioni:

  1. partecipazione, in qualità di membro della CER di uno o più delle seguenti categorie di soggetti “fragili”
  2. soggetti in condizione di disagio economico;
  3. coppie under 35;
  4. soggetti con disagio fisico;
  5. partecipazione alla CER di Enti locali territoriali che abbiano approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, o che abbiano messo a disposizione tetti degli edifici pubblici o aree pubbliche per realizzare gli impianti FER a servizio delle CER stessa;
  6. realizzazione da parte della CER di progetti di inclusione e solidarietà sociale, anche attraverso la collaborazione con gli Enti locali territoriali, Enti religiosi ed Enti del terzo settore;
  7. l’operazione sia localizzata nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi.

L’importo del sostegno riconosciuto alla CER Beneficiaria è concesso a fondo perduto e non potrà essere inferiore a euro 200.000,00 e superiore a euro 1.500.000,00.

La domanda di sostegno può essere presentata esclusivamente dalle CER ubicate nel territorio del Lazio costituite in conformità con la Dir. 2018/2001/UE e con le norme nazionali di recepimento della stessa (D.Lgs. n. 199 del 2021, Decreto CACER 414/2023 e Decreto Direttoriale n. 22 del 23 febbraio 2024) e, nel rispetto dei criteri di cui al paragrafo 1.2.2. Parte II delle “Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”.

Nel rispetto del criterio di demarcazione:

  1. sono esclusi gli impianti/UP ubicati nei comuni con meno di 5.000 abitanti, in base all’ultima rilevazione ISTAT (Missione 2, Componente 2 Investimento 1.2 del PNRR);
  2. le CER con caratteristiche di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi:
  3. FESR 2021-2027 qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni che ricadono nelle aree A e B della zonizzazione del PSR ovvero in quelli in area C, ma con popolazione residente superiore ai 20.000 abitanti;
  4. Bilancio regionale, qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni esclusi dal criterio di demarcazione FESR di cui punto precedente.

Tutti gli impianti/UP a servizio delle CER che non rientrano nella fattispecie di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi FESR 2021-2027 e, in caso di esaurimento delle risorse stanziate, sulle risorse del Bilancio regionale.

Il procedimento di selezione delle richieste è a sportello; il sostegno è concesso seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande e si articola in una fase di Istruttoria formale di ammissibilità, superata positivamente la quale, si procede alla Valutazione tecnica della proposta della CER da parte della Commissione di Valutazione in base ai criteri contenuti nell’Avviso:

  1. Qualità dell’investimento: completezza dello Studio di Fattibilità Tecnica ed Economica
  2. Innovatività gestionale dell’investimento
  3. Benefici energetici, ambientali e sociali
  4. Benefici occupazionali

La stessa CER può richiedere l’accesso al contributo anche per più di un impianto di produzione/unità di produzione (UP) attraverso l’invio di una unica domanda di sostegno.

Le domande di sostegno devono essere presentate online utilizzando la piattaforma GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12:00 del 20 gennaio 2025 fino alle ore 16:00 del 20 maggio 2025.

Scadenza: 20 maggio 2025

PNRR: nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

PNRR: nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Si apre il5 febbraio il secondo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Il Fondo, previsto e finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha lo scopo di sostenere l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici, rispondendo a un obiettivo chiave della transizione ecologica e industriale.

In particolare, il Fondo finanzia progetti che hanno almeno uno dei seguenti obiettivi:

  1. maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  2. uso efficiente delle risorse – attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento.

Gli investimenti devono quindi avere come scopo un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

I progetti prevedere spese complessive ammissibili tra 3 e 20 milioni di euro e devono essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione.

Le agevolazioni sono a fondo perduto e sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale.

Per questo secondo sportello, il Ministero ha stanziato 400 milioni di euro. Il 40% delle risorse è destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre il 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore, ossia quelle che consumano elevate quantità di energia.

Le domande di agevolazione possono essere presentate esclusivamente online tramite il sito di Invitalia a partire dal 5 febbraio 2025 e fino all’8 aprile 2025. Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Scadenza: 8 aprile 2025

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