Incentivi per l’attività di consulenza aziendale

Incentivi per l’attività di consulenza aziendale

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Possono presentare domanda di finanziamento gli Organismi di consulenza riconosciuti ed iscritti nell’Elenco regionale in esito alle procedure di riconoscimento. Possono altresì presentare domanda di finanziamento i soggetti iscritti al Registro Unico Nazionale degli Organismi di Consulenza, istituito presso il MIPAAF, con sede operativa in Regione Lombardia.

Bando finalizzato al sostegno dei servizi di consulenza intesi come l’insieme delle prestazioni tecniche di carattere specialistico, articolate in un progetto, realizzate da tecnici qualificati (consulenti), finalizzate ad aiutare gli imprenditori agricoli, i silvicoltori nella gestione aziendale, per migliorare i risultati economici (es. aumentare la redditività, ridurre i costi, rendere più professionale la gestione), la sostenibilità ambientale, il rispetto del clima e la resilienza climatica della loro azienda o investimento, la diffusione dell’innovazione e la crescita delle competenze professionali.

Contributo in conto capitale pari all’80% della spesa ammissibile per progetto di consulenza a fronte della dimostrazione dell’avvenuto pagamento del restante 20% da parte dei destinatari finali della consulenza stessa. In ogni caso, l’importo dell’aiuto è limitato a € 1.500,00 per consulenza e fino a un massimo di tre consulenze per ciascun destinatario.

La spesa ammissibile sulla quale si applicano le condizioni sopra riportate, è calcolata sulla base dello studio metodologico elaborato da Ismea “Metodologia per l’individuazione delle unità di costo standard (UCS) per i servizi di consulenza finanziati dalla sottomisura 2.1 del PSR”, ai sensi del paragrafo 1, lettera b) e paragrafo 5, lettera a), punto i) dell’articolo 67 del Regolamento UE n. 1303/2013.

Lo studio di cui sopra individua un unico valore UCS per l’identificazione della spesa ammissibile del servizio di consulenza pari a 54 euro/ora. La spesa prevista per ogni domanda di aiuto non può essere inferiore a € 10.000,00.

Scadenza: 30 settembre 2022

Bando ALL – Attrattività Locale Lombardia

Bando ALL - Attrattività Locale Lombardia

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La misura intende sostenere i Comuni lombardi nella realizzazione di progetti di valorizzazione e riqualificazione di beni immobili di proprietà pubblica, con l’obiettivo di accrescere l’attrattività e l’accessibilità dei territori dal punto di vista turistico, economico e sociale. In particolare, i progetti devono essere orientati alla sostenibilità e prevedere interventi in grado di incrementare il patrimonio pubblico con finalità di marketing territoriale.

Possono presentare domanda di contributo i Comuni lombardi, esclusi i capoluoghi. Ogni soggetto può presentare una sola domanda.

La misura finanzia interventi di costruzione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di beni immobili con la finalità di incrementare il patrimonio pubblico favorendo la crescita dell’attrattività dell’area di riferimento e la migliore fruizione dell’offerta turistica presente o potenziale.

Il bene immobile deve essere localizzato in Lombardia ed essere di proprietà del Comune ovvero di proprietà del Demanio dello Stato o di altra Amministrazione pubblica e nella disponibilità esclusiva del medesimo Comune istante in virtù di un titolo che ne legittimi la detenzione o il possesso per un periodo di almeno 10 anni.

Gli interventi proposti devono avere un livello di progettazione definitiva o esecutiva.

Sono ammissibili al contributo le seguenti voci di spesa:

  • spese tecniche di progettazione (nella misura massima del 8% delle spese ammissibili), direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo;
  • realizzazione di opere e lavori (a titolo esemplificativo: opere e lavori edili, strutturali e impiantistici, ristrutturazione e ammodernamento dei locali, etc.);
  • acquisizione di beni capitali e immobilizzazioni materiali e immateriali (ad esempio: arredi, attrezzature e dispositivi tecnologici, software, etc.) complementari all’intervento sul bene immobile.

Le spese devono essere sostenute a partire dalla data di pubblicazione del bando sul BURL ed entro la data di presentazione della rendicontazione, non oltre il 30 settembre 2023.

L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto fino a un massimo di € 150.000, pari al 80% delle spese ritenute ammissibili. La spesa minima ammissibile è di € 60.000.

L’erogazione del contributo sarà effettuata in due tranche:

  • Acconto pari al 65% del contributo assegnato, obbligatorio a seguito di accettazione, che verrà liquidato entro 60 giorni dall’accettazione;
  • Saldo pari al restante 35% del contributo assegnato, liquidato entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione.

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi Online dalle ore 10.00 del 10 maggio 2022 ed entro le ore 12.00 del 10 giugno 2022.

Scadenza: 10 giugno 2022

Avviso per emergenza in Ucraina 2022 n.2

Avviso per emergenza in Ucraina 2022 n.2

La Regione Emilia Romagna ha stanziato ulteriori 600.000 euro per rispondere in maniera urgente ed efficace all’emergenza umanitaria legata alle condizioni dei profughi e sfollati interni ucraini in fuga dalla guerra, per intervenire sui bisogni di sostegno umanitario, sanitario e psicologico di donne, anziani, disabili e bambini in transito nelle principali città ucraine con destinazione nell’ambito dell’Unione europea, attraverso tutti i Paesi confinanti con l’Ucraina, ad eccezione di Russia e Bielorussia.

Da mercoledì 27 aprile fino a lunedì 9 maggio 2022, ONG, onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali possono presentare un progetto sugli ambiti di intervento prioritario:

  • supporto ai centri di accoglienza locali attraverso la fornitura di prodotti alimentari e non alimentari di prima emergenza ed essenziali per il sostegno alla popolazione in fuga;
  • prestazione di servizi medici di emergenza, fornitura di medicinali, materiale e attrezzature sanitarie;
  • attività e servizi di sostegno psicosociale e orientamento legale per le persone vulnerabili, rifugiati e sfollati interni, a partire dalle donne e dai bambini;
  • sostegno alle famiglie vulnerabili attuato in ogni forma, anche attraverso la messa a disposizione di strutture ricettive o alloggi per gli sfollati che intendono restare all’interno dei confini ucraini (servizi di accoglienza; mensa, alloggio, strutture e abitazioni private);
  • supporto logistico ai trasporti, in condizioni di sicurezza, delle persone da Ucraina ai paesi dell’Unione europea o confinanti con il Paese, ad eccezione di Russia e Bielorussia;
  • evacuazione umanitaria delle persone intrappolate nelle aree più colpite dalla guerra;
  • sostegno ai trasporti di beni e aiuti umanitari dai paesi confinanti con l’Ucraina, per sopperire alla scarsa disponibilità interna;
  • attività di supporto scolastico a favore dei bambini accolti, da realizzare sia in presenza che in remoto, nonché attività ludico ricreative volte a mitigare gli effetti drammatici della guerra e della fuga.

Il costo totale di ogni singolo progetto presentato non potrà essere superiore a 100.000 euro e inferiore a 20.000 e l’importo finanziabile potrà essere pari al 100% delle spese considerate ammissibili.

I progetti devono concludersi nel termine di sei mesi dalla data di avvio delle attività progettuali; potranno essere richieste delle proroghe, non superiori a 60 giorni.

Scadenza: 9 maggio 2022

8 per mille Buddhisti: Bando Umanitario 2022 per contrastare l’emergenza educativa

8 per mille Buddhisti: Bando Umanitario 2022 per contrastare l’emergenza educativa

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L’U.B.I. concorre, come altre confessioni religiose, alla ripartizione della quota pari all’8 per mille dell’IRPEF e destina le somme devolute a tale titolo dallo Stato ad interventi culturali, sociali ed umanitari anche a favore di altri Paesi, nonché assistenziali e di sostegno al culto.

Con il Bando Umanitario 2022 l’Unione Buddhista Italiana intende promuovere la sperimentazione di interventi innovativi dal forte contenuto pedagogico e sociale, che possano anche favorire una collaborazione tra Enti del Terzo Settore e la creazione di reti e circuiti virtuosi in grado di affrontare il complesso tema della povertà educativa attraverso la costruzione di interventi multidisciplinari e multidimensionali, che vadano nell’ottica della comunità educante.

Il bando prevede le seguenti aree tematiche:

  • Costruzione di ecosistemi educativi attenti, reattivi, capaci di ascoltare i bisogni dei bambini e dei giovani
  • Contrasto alla dispersione scolastica esplicita e implicita
  • Contrasto alla povertà educativa
  • Contrasto al fenomeno dei NEET
  • Interventi pedagogici innovativi realizzati in collaborazione con il sistema scolastico (allegare convenzione con l’Istituto scolastico)
  • Progetti e Azioni di inclusione linguistica legati alla alfabetizzazione e alla pratica della lingua italiana
  • Diritto all’educazione informale ed extra-curricolare attraverso la realizzazione di percorsi di inclusione che permettano l’accesso ai luoghi e agli strumenti della cultura e dello sport
  • Approcci innovativi per favorire lo sviluppo delle soft skills e delle competenze chiave di cittadinanza
  • Adeguamento delle competenze del personale docente alle nuove necessità pedagogiche ed educative e ai nuovi bisogni delle giovani generazioni.
  • Reinserimento educativo di bambini e bambine vittime di tratta ed abusi (commercio sessuale)
  • Borse di studio e aiuti economici per studenti in difficoltà economiche in paesi esteri

Si potrà presentare un solo progetto, non saranno ammessi alla valutazione gli Enti che dovessero presentare più progetti a valere sul presente bando. I progetti devono avere una durata non superiore ai 12 mesi dalla data di avvio, presentare un cronoprogramma dei lavori e dare evidenza di un’adeguata pianificazione degli interventi per la diffusione del progetto, e la specifica delle modalità con cui si intende rendere noto il progetto e il sostegno allo stesso da parte dell’U.B.I.

Possono partecipare i Centri associati all’U.B.I., gli enti religiosi civilmente riconosciuti, le fondazioni, le associazioni riconosciute e non riconosciute, le cooperative sociali, le ONG riconosciute dallo Stato Italiano, gli ETS Enti del Terzo Settore.

Le risorse complessivamente disponibili per l’area sociale sono pari a € 1.800.000,00. La richiesta di contributo deve essere non inferiore a € 15.000,00 e non superiore a € 150.000,00.

Il contributo dell’U.B.I. in ogni caso non sarà superiore al 70% del costo complessivo del progetto, e il co-finanziamento si può garantire con risorse proprie o di terzi. Nella dimostrazione della disponibilità di risorse proprie del 30% possono essere rendicontati i contributi di lavoro volontario nella misura massima del 10%.

I progetti dovranno essere caricati sulla piattaforma entro le ore 18.00 del 31 maggio 2022.

Scadenza: 31 maggio 2022

Interventi di Conciliazione e Welfare Aziendale

Interventi di Conciliazione e Welfare Aziendale

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L’iniziativa è rivolta a partenariati pubblico-privati composti da almeno quattro enti, e almeno un ente pubblico, di cui due devono obbligatoriamente essere una micro e/o piccola impresa, appartenenti a categorie tra quelle seguenti:

  • Enti pubblici (es. Ambiti territoriali – enti capofila dell’accordo di programma, Comuni singoli, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Aziende speciali, etc..);
  • Enti del privato non profit, compresi gli Enti del Terzo settore iscritti al Runts;
  • Associazioni datoriali;
  • Imprese:
  • Microimpresa (nella categoria delle PMI si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR) di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651 del 17/06/2014, iscritte alla CCIAA1;
  • Piccola impresa (nella categoria delle PMI si definisce piccola impresa un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EUR) di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651 del 17/06/2014, iscritte alla CCIAA.

Nel caso siano capofila dovranno avere sia sede legale che operativa in Regione Lombardia.

È possibile presentarsi in qualità di capofila e partner su più progetti.

L’adesione da parte dell’ente pubblico potrà avvenire come beneficiario (in qualità di capofila o partner effettivo) o come partner aderente (ad es. con una lettera di adesione).

ATS non potrà, in quanto soggetto gestore, aderire a nessuna iniziativa né in qualità di capofila né di partner.

L’obiettivo dell’intervento consiste nel favorire la diffusione di iniziative di welfare aziendale, la corresponsabilità dei compiti di cura, l’armonizzazione tra vita privata e vita professionale anche al fine di garantire una maggiore parità tra uomini e donne, nel lavoro e nell’accesso alle opportunità, promuovendo ad esempio misure di lavoro flessibile, servizi di assistenza/supporto al caregiver familiare e per la cura dei figli anche in periodi di chiusura scolastica oppure servizi salva tempo.

Destinatari delle azioni progettuali sono dipendenti, e le loro famiglie, delle micro e piccole imprese coinvolte che hanno almeno una sede operativa nel territorio di Regione Lombardia.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a € 5.050.000 ripartite tra le ATS in misura del 30% in parti uguali e del 70% in base alla popolazione generale da ultimo dato ISTAT disponibile. Il contributo regionale per ogni progetto di durata annuale è concesso fino ad un massimo del 70% del costo complessivo e comunque non superiore a € 50.000.

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online entro il 15/06/2022.

Scadenza: 15 giugno 2022

BANDO PER L’ ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A ENTI PUBBLICI PER LA REALIZZAZIONE, LA MODIFICA, L’ AMPLIAMENTO DI “CENTRI DEL RIUTILIZZO”

BANDO PER L’ ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A ENTI PUBBLICI PER LA REALIZZAZIONE, LA MODIFICA, L' AMPLIAMENTO DI “CENTRI DEL RIUTILIZZO"

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Possono presentare domanda, in qualità di potenziali benefici ari del sostegno finanziario

  • Comuni (anche in forma associata),
  • Consorzi di Comuni istituiti ai sensi del D.Lgs. 267/2000
  • Unioni di comuni,
  • Comunità Montane

Riutilizzo: ai sensi dell’art. 183 del D.lgs. 152/2006 “qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti”

Centro del riutilizzo: locale o area coperta nella quale viene effettuata consegna, pulizia, piccole manutenzioni normalmente eseguite sui beni (es. riparazione gomma di bicicletta forata,…), custodia, mantenimento in buono stato e prelievo di beni usati che non sono rifiuti caratterizzati dal fatto di essere in uno stato tale da consentirne il loro riutilizzo senza l’effettuazione di operazioni di

riparazione o sostituzione di parti degli stessi qualificabili come “preparazione per il riutilizzo” riutilizzo”. La gestione economica del centro e dei beni gestiti è di responsabilità del Gestore del centro stesso. Nel caso il gestore volesse o avesse l’obbligo di disfarsi dei beni depositati nel centro, questi ultimi dovranno essere considerati rifiuti prodotti dal gestore stesso.

Sovvenzione a fondo perduto fino alla concorrenza massima del 100% dell’importo della spesa ammissibile e, in ogni caso, con soglia massima del contributo pari a € 200.000,00.

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online, a partire dalle ore 10:00 del 28/04/2022 entro le ore 16:00 del 09/06/2022.

Scadenza: 9 giugno 2022

Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU

Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU

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L’Avviso punta a dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali storici e si sostegno ai processi di sviluppo locale.

Possono presentare domanda di finanziamento, purché proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo dei beni appartenenti al patrimonio culturale rurale in data antecedente al 31.12.2020, i seguenti soggetti: le persone fisiche e i soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; gli enti del terzo settore e altre associazioni, le fondazioni e le cooperative, le imprese in forma individuale o societaria

Il contributo è concesso, fino ad un massimo di Euro 150.000,00 come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di Euro 150.000,00.

Di seguito le finestre aperte per le nuove regioni:

PIEMONTE: dal 22 aprile 2022 al 23 maggio 2022

ABRUZZO: dal 29 Aprile 2022 al 20 maggio 2022

LIGURIA: dal 30 aprile 2022 al 27 maggio 2022

UMBRIA: dal 26 aprile 2022 al 23 maggio 2022

Avviso pubblico per la presentazione e selezione di progetti di ricerca da finanziare nell’ambito del PNRR sulle seguenti tematiche: 1. Proof of concept (PoC); 2. Malattie Rare (MR); 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali: 3.1 Fattori di rischio e prevenzione 3.2 Eziopatogenesi e meccanismi di malattia

Avviso pubblico per la presentazione e selezione di progetti di ricerca da finanziare nell’ambito del PNRR sulle seguenti tematiche: 1. Proof of concept (PoC); 2. Malattie Rare (MR); 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali: 3.1 Fattori di rischio e prevenzione 3.2 Eziopatogenesi e meccanismi di malattia

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Il Ministero della salute ha pubblicato un Avviso pubblico per la presentazione e selezione di progetti di ricerca da finanziare nell’ambito del PNRR sulle seguenti tematiche:

  • Proof of concept (PoC)
  • Malattie Rare (MR) (con esclusione dei tumori rari oggetto di successivo avviso)
  • Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali:
    • Fattori di rischio e prevenzione
    • Eziopatogenesi e meccanismi di malattia

La dotazione finanziaria disponibile per il presente avviso è pari a € 262.070.000 ed è ripartita tra le seguenti 3 tematiche oggetto del presente avviso pubblico:

  • € 50.000.000 per la tematica “proof of concept”;
  • € 50.000.000 per la tematica “malattie rare” (con esclusione dei tumori rari oggetto di successivo avviso);
  • € 162.070.000 per la tematica “malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali”.

La proposta progettuale deve essere trasmessa esclusivamente tramite piattaforma informatica (Workflow della Ricerca – WFR), accessibile tramite l’identità SPID del soggetto proponente al seguente link https://ricerca.cbim.it.

Al fine di consentire ai ricercatori di predisporre le necessarie azioni preparatorie alla presentazione del progetto nell’ambito del presente avviso, quest’ultimo è reso pubblico sul sito del Ministero della Salute e/o sul sito di presentazione dei progetti (http://ricerca.cbim.it) 7 giorni prima dell’avvio con le tempistiche riportate:

  • dal giorno 27 aprile 2022 al giorno 6 maggio 2022 ore 17,00: accreditamento dei ricercatori al presente avviso come principal investigator e come ricercatore collaboratore al sito di presentazione delle domande (http://ricerca.cbim.it);
  • dal giorno 27 aprile 2022 al giorno 16 maggio 2022 ore 17,00: il ricercatore proponente deve provvedere alla presentazione della Letter of intent (LOI) in lingua inglese e all’invio telematico al Ministero della salute dell’apposito modello presente sul citato sito di presentazione delle domande;
  • dal giorno 17 maggio 2022 al 26 maggio 2022 ore 17,00: il soggetto proponente può accettare la presentazione delle LOI secondo quanto previsto all’art.7 del presente avviso e in tal caso deve procedere all’invio di conferma al Ministero della salute, trasmettendo anche il modulo di consenso informato sulla privacy di cui all’allegato 4 del presente avviso. Nei primi 3 giorni il Principal Investigator (PI) può procedere alla correzione di errori materiali della LOI presentata.

L’Avviso pubblico è in corso di registrazione presso gli organi di controllo.

Scadenza: 26 Maggio 2022

Contratti di filiera e di distretto (V bando)

Contratti di filiera e di distretto (V bando)

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Il Mipaaf ha pubblicato l’Avviso Prot n. 182458 del 22/04/2022 recante le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e le modalità di erogazione delle agevolazioni di cui al DM. n. 0673777 del 22 dicembre 2021.

Per Contratto di filiera s’intende il contratto finalizzato alla realizzazione di un Programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale, stipulato tra il Ministero e il Soggetto proponente, cui i Soggetti beneficiari diretti che hanno sottoscritto un Accordo di filiera hanno conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza.

Il Decreto disciplina i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione dei Contratti di filiera e le relative misure agevolative per la realizzazione dei Programmi di intervento.

Gli interventi ammissibili alle agevolazioni comprendono le seguenti tipologie in relazione al Soggetto beneficiario: a) per gli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria, le PMI e le grandi imprese; b) per gli investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli, le PMI e le grandi imprese; c) per gli investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari non compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), solo le PMI; d) per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli, le PMI e le grandi imprese; e) per l’organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre, solo le PMI; f) per i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo, le PMI le grandi imprese, gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza.

Sono ammessi alle agevolazioni i Contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra 4 e 50 milioni di euro. Le agevolazioni sono concesse nella forma di Contributo in conto capitale e/o di Finanziamento agevolato secondo i limiti e le condizioni stabilite dall’art. 3 del Decreto e dall’art. 3 del Decreto FRI.

Le domande di accesso potranno essere presentate entro 90 giorni calcolati a partire dal 23 maggio 2022 o, se successiva, dalla operatività della piattaforma informatica web messa a disposizione dall’Amministrazione.

Scadenza: 23 luglio 2022

Industria farmaceutica

Industria farmaceutica

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Il ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato nuovi investimenti nel settore dell’industria farmaceutica in Italia per un ammontare complessivo di risorse pari a 204 milioni di euro.

Si tratta di due accordi di programma con le aziende BSP Pharmaceuticals e Gelesis che puntano a incrementare la produttività nelle sedi di Latina e Lecce attraverso progetti di ricerca e sviluppo al fine di realizzare prodotti per terapie innovative, biofarmaci e anticorpi monoclonali antivirali contro il Covid. Un terzo accordo, dedicato all’innovazione, riguarda invece l’azienda Sanofi che intende sviluppare nello stabilimento di Anagni (Frosinone) processi produttivi altamente tecnologici per realizzare farmaci di nuova concezione, anche in forma liofilizzata.

Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni pari a 44 milioni di euro per sostenere la realizzazione di questi interventi che, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, consentiranno l’assunzione di 418 nuovi lavoratori.

In particolare, gli accordi di programma autorizzati riguardano:

  • BSP Pharmaceuticals S.p.A, impresa che punta all’ampliamento del sito produttivo di Latina Scalo (LT) e alla realizzazione di due progetti di ricerca industriale per lo sviluppo di biofarmaci oncologici ad azione immunoterapica e citotossica e anticorpi monoclonali ad azione antivirale contro il Covid-19 . Gli investimenti ammontano a circa 134 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 17,4 milioni di euro, che garantiranno un incremento occupazionale per l’azienda di 382 lavoratori;
  • Gelesis S.r.l., società di biotecnologie con sede a Calimera (Lecce) che ha pianificato la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo in chiave Smart Manufacturing e un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione di nuovi prodotti farmaceutici sfruttando le potenzialità e la versatilità della piattaforma produttiva del farmaco Plenity. Gli investimenti programmati ammontano a circa 43 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 20,3 milioni di euro. E’ previsto un incremento occupazionale di 36 lavoratori.

Infine, l’accordo per l’innovazione con Sanofi S.r.l., punta alla individuazione ed alla realizzazione di sistemi di produzione prototipali che consentano l’adozione di processi innovativi per la produzione di farmaci in forma liofilizzata. Il progetto, realizzato nello stabilimento di Anagni, prevede un investimento pari a circa 27 milioni di milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 6,3 milioni di euro, che consentirà di preservare i livelli occupazionali nello stabilimento della provincia di Frosinone e creare nuove opportunità lavorative nell’ambito della filiera.

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