Progetti Integrati di Filiera (PIF) -annualità 2022-2023

Progetti Integrati di Filiera (PIF) -annualità 2022-2023

Attraverso il presente Avviso le imprese interessate in possesso dei requisiti indicati possono candidarsi alla partecipazione ai Progetti Integrati di Filiera per l’annualità 2022-2023.

L’iniziativa, finanziata sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2000-2020, si propone di favorire l’incremento del livello di internazionalizzazione delle PMI piemontesi promuovendo e consolidando la presenza competitiva e la proiezione internazionale delle aziende in otto filiere produttive piemontesi di eccellenza attraverso specifici Progetti Integrati.

Le filiere interessate sono:

  • Aerospazio
  • Automotive & Transportation
  • Meccatronica
  • Clean Tech /Green Building
  • Salute e Benessere
  • Tessile
  • Agroalimentare
  • Abbigliamento/Alta Gamma/Design

Ogni progetto si articola in un insieme strutturato di attività volte a coprire target anche differenti nell’ambito della filiera con la realizzazione di attività trasversali e attività di investimento, quali Workshop, B2B, visite aziendali, assistenza continuativa e individuale, partecipazioni collettive a Fiere internazionali, eventi espositivi, Business convention sia in modalità fisica che in modalità virtuale

Alle PMI ammesse al/ai PIF sarà concessa un’agevolazione consistente in una riduzione sui costi di partecipazione alle azioni di investimento che saranno proposte nell’ambito delle attività di ogni progetto, sinteticamente riportate nelle schede allegate.

La riduzione sarà quantificata ex-ante per ogni singola azione a cui le PMI daranno specifica adesione.

Il valore massimo dell’agevolazione concedibile è quantificato in 15.000,00 euro ad impresa per ogni PIF a cui la stessa risulti ammessa e comunque nei limiti di disponibilità de minimis dell’impresa.

L’abbattimento della quota di partecipazione aziendale alla singola attività di investimento sarà totale, fino a un massimo di 8.000,00€ ad iniziativa.

Nel caso di iniziative che prevedano una quota di partecipazione superiore, rimarrà a carico dell’azienda la sola parte eccedente gli 8.000,00€.

Scadenza: 15 dicembre 2022

Encubator

Encubator

Encubator si rivolge a spinoff universitari o provenienti da centri di ricerca e a startup early stage italiane, europee e internazionali, capaci di offrire soluzioni alle principali sfide negli ambiti Climate Tech e sostenibilità per accelerare la transizione energetica verso un modello di sviluppo «carbon free» e rendere più sostenibili ambienti urbani e trasporti, per ridurre gli sprechi verso un modello di economia circolare.

L’obiettivo è quello di individuare team che stanno progettando tecnologie in grado di indirizzare le sfide sociali, ambientali ed economiche più pressanti del nostro tempo, supportandoli nella crescita attraverso programmi di accelerazione, grant e accesso agli investitori.

Con Encubator è possibile contribuire alla creazione di un futuro più sostenibile attraverso il proprio progetto: grazie a connessioni, metodologie, strumenti e finanziamenti i team saranno affiancati nel processo di validazione della propria idea di business e confronto con il mercato.

Le candidature sono aperte fino al 31 ottobre.

Il programma verrà presentato mercoledì 12 ottobre a Milano.

Per ulteriori info, startupencubator.com

Scadenza: 31 ottobre 2022

PSR 2014-2020. Operazione 3.1.1- Partecipazione a regimi di qualità. Annualità 2022

PSR 2014-2020. Operazione 3.1.1- Partecipazione a regimi di qualità. Annualità 2022

6-Agri-Food

L’operazione sostiene gli agricoltori e loro associazioni che partecipano ai regimi di qualità:

  • DOP, IGP, STG; DOC, DOCG;
  • indicazioni geografiche delle bevande spiritose;
  • vini aromatizzati, bevande aromatizzate a base di vino e dei cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli;
  • BIOLOGICO;
  • sistema di qualità nazionale per la zootecnia (SQNZ);
  • sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI);
  • regimi facoltativi di certificazione dei prodotti agricoli elencati nella scheda della Misura 3.

Il presente bando è riservato agli agricoltori attivi singoli o loro associazioni nel caso di approccio collettivo, come specificato dal regolamento (UE) n. 1305 all’articolo 16 paragrafo 1, che aderiscono ai regimi di qualità ammissibili dal bando, per la prima volta successivamente alla presentazione della domanda di sostegno o che abbiano aderito a uno o più regimi di qualità nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno per un massimo di cinque anni a partire da quello di prima partecipazione con iscrizione allo specifico sistema di controllo .

Nel caso di domanda presentata in approccio collettivo per associazioni di agricoltori si intendono forme associative che raggruppano, ancorché in forma non esclusiva, agricoltori in attività che partecipano per la prima volta ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari:

  • organizzazioni di produttori e loro associazioni, riconosciute;
  • organizzazioni interprofessionali riconosciute;
  • gruppi definiti all’art. 3, comma 2, del Reg. UE 1151/2012, compresi i consorzi di tutela delle Dop, Igp e Stg riconosciuti ai sensi della normativa nazionale art. 53 della legge 128/1998 come sostituito dall’art. 14 della legge 526/1999;
  • gruppi di produttori indicati all’art. 95 del Reg. UE n. 1308/2013, compresi i consorzi di tutela vitivinicoli riconosciuti ai sensi della normativa nazionale art. 41 della legge n. 238/2016;
  • associazioni di produttori biologici e loro raggruppamenti;
  • associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi della normativa nazionale;
  • cooperative agricole e loro consorzi;
  • gruppi o associazioni di produttori (associazioni, consorzi) anche in forma temporanea (ATI e ATS) e altre forme associative costituite con atto ad evidenza pubblica.

Il sostegno è erogato come contributo in conto capitale concesso a titolo di incentivo, sotto forma di pagamento annuale per un importo concedibile da un minimo di 40,00 Euro fino ad un massimo di 3.000,00 euro per azienda, indipendentemente dal numero di regimi di qualità ai quali essa partecipa e dall’entità complessiva della spesa dichiarata.

La spesa è definita in base al:

  • rimborso di costi definiti in base a tabelle standard di costi unitari (articolo 67, comma 1, lettera b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013) per il regime biologico (ad eccezione delle domande presentate da soggetti collettivi con sola attività di trasformazione biologica e dei nuovi aderenti al regime biologico che devono definirla secondo i costi ammissibili effettivamente sostenuti);
  • rimborso dei costi ammissibili effettivamente sostenuti (articolo 67, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) n. 1303/2013) per tutti gli altri regimi di qualità.

Il sostegno per la partecipazione ad un regime di qualità può essere riconosciuto per un massimo di cinque anni, anche non consecutivi, a partire da quello di prima partecipazione con iscrizione allo specifico sistema di controllo (e pagamento del contributo).

Il periodo massimo di cinque anni è ridotto del numero di anni trascorsi tra la prima partecipazione a un regime di qualità e la data della presentazione della domanda di sostegno nel caso di prima partecipazione a uno o più regimi di qualità anteriormente alla presentazione della domanda di sostegno (ad esempio, trasmissione domanda di sostegno sulla sottomisura 3.1. in data 10/07/2022: la prima adesione al regime di qualità deve essere avvenuta dal 10/07/2018 in poi e chi ha partecipato per la prima volta ai regimi di qualità nel corso dell’anno 2018 può avere la concessione del contributo solo per il bando anno 2022).

Per le domande presentate dalle associazioni di agricoltori per le loro imprese agricole il massimale di Euro 3.000,00 è da intendersi riferito ad ogni impresa agricola individuata ai fini dell’approccio collettivo.

Scadenza: 17 ottobre 2022

Finanziamenti ai Comuni per progetti di supporto psico-fisico a favore dei giovani

Finanziamenti ai Comuni per progetti di supporto psico-fisico a favore dei giovani

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La Regione Piemonte intende costruire dei percorsi esperienziali per la promozione del benessere giovanile che prevedano azioni culturali (laboratori artistici e musicali) e attività fisiche e sportive atti a migliorare le loro condizioni di salute psico-fisica.

I “Progetti di supporto psico-fisico”, a favore dei giovani tra i 15 e i 29 anni, dovranno prevedere il coinvolgimento dei Centri di Aggregazione Giovanili (CAG), la collaborazione con le Strutture complesse di psicologia, nonché delle organizzazioni di volontariato che offrano specifici percorsi di crescita, partecipazione e inclusione sociale rivolti ai giovani con problematiche di disagio e difficoltà anche conseguenti alla pandemia da Covid-19.

Le attività oggetto di finanziamento sono le seguenti:

  • facilitazione all’accesso ai servizi di supporto psicologico;
  • realizzazione di laboratori espressivi (anche artistici e musicali);
  • fruizione con accesso, libero e gratuito, alle attività sportive sul territorio mirate al contrasto del disagio giovanile individuale o di gruppo;
  • supporto psicologico (individuale e/o di gruppo);
  • rafforzamento del lavoro di “rete” tra diversi stakeholders.

Obiettivi principali dell’azione:

  • favorire la ripresa della vita quotidiana dei giovani tra i 15 e i 29 anni, il recupero di relazioni positive, il superamento delle difficoltà e dei vissuti negativi del periodo di lock down e l’acquisizione di risorse positive per affrontare in modo più adeguato la situazione critica venutasi a creare a seguito dell’emergenza sanitaria daCovid-19;
  • promuovere lo sviluppo e il consolidamento di risposte a livello di sistema territoriale coinvolgendo, a vario titolo, le tematiche dell’educazione, dello sport e del sociale per:
  • contrastare le nuove problematiche del disagio giovanile emerso dopo il lungo periodo di emergenza epidemiologica
  • implementare azioni volte a favorire l’inclusione e l’innovazione sociale, lo sviluppo individuale e la promozione di attività sportive per i giovani;
  • creare reti tra enti locali, centri di aggregazione giovanili, i servizi di psicologia territoriale e/o servizi ambulatoriali locali e associazioni di volontariato.

Scadenza: 15 settembre 2022

Bando “Demo – iniziative ed eventi di design e moda”

Bando “Demo – iniziative ed eventi di design e moda”

design

La Giunta Regionale Lombarda ha approvato i criteri relativi alla seconda edizione del Bando “Demo – Iniziative ed eventi di design e moda”.

Con una dotazione finanziaria complessiva di 630 mila euro, il provvedimento intende promuovere e valorizzare il sistema creativo regionale del design e della moda, supportando la realizzazione di iniziative, eventi ed esposizioni:

  1. rivolti a studenti, professionisti e imprese della moda e del design (a titolo esemplificativo, non esaustivo, contest, premi, graduate week, fashion e design week, sfilate, esposizioni) finalizzate a dare visibilità alla creatività, al talento dei giovani e alle professionalità meno conosciute del settore;
  2. di particolare rilievo fuori dal territorio regionale, limitatamente alla valorizzazione delle eccellenze del design e della moda lombarda;
  3. di contaminazione dei settori moda e design con altri comparti attrattivi per il territorio quali ad esempio turismo, cultura, spettacolo, food, shopping, sport, ecc.;
  4. in grado di promuovere e far conoscere i temi della sostenibilità e del contrasto alla contraffazione dei prodotti della moda e del design.

Le iniziative e gli eventi sopradescritti devono essere esclusivamente rivolti al settore moda e/o design e realizzati in Lombardia

Possono beneficiare dell’iniziativa i soggetti privati in forma di impresa, associazione o fondazione.

L’agevolazione, concessa nel rispetto del Regolamento “de minimis”, consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 30 mila euro, a fronte di un investimento minimo di 10 mila euro. Le domande di contributo devono essere presentate nel periodo compreso tra il 180° e il 90° giorno prima della data di realizzazione dell’iniziativa. Ciascun soggetto può presentare una sola richiesta.

Scadenza: 2 agosto 2023

Bando pacchetto Giovani 2022: aiuti per avviare l’impresa agricola

Bando pacchetto Giovani 2022: aiuti per avviare l'impresa agricola

agriculture

Favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo consentendo di ottenere un premio per l’avviamento dell’attività agricola e di ricevere contemporaneamente contributi per investimenti finalizzati ad ammodernare le strutture e dotazioni aziendali e diversificare le attività agricole. È questa la finalità del bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori. Pacchetto giovani. Annualità 2022″.

Il bando è cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2022 e rientra nell’ambito delle iniziative promosse da Giovanisì il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

A partire dal 30 settembre, potranno presentare domanda di aiuto i giovani che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione), e che, al momento della presentazione della domanda di aiuto, soddisfano i seguenti requisiti:

  • hanno un’età compresa tra i 18 anni (compiuti) ed i 40 anni (41 non compiuti);
  • hanno preso per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (individuale, società, cooperativa) nei 24 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto;
  • presentano un Piano di sviluppo aziendale;
  • possiedono o si impegnano a conseguire adeguate qualifiche e competenze professionali;
  • si impegnano a diventare Iap (imprenditore agricolo professionale) entro la data di conclusione del piano aziendale;
  • si impegnano a diventare “agricoltori attivi” (articolo. 9 “Agricoltore in attività” Reg. UE 1307/2013) entro 18 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto per l’assegnazione dei contributi e comunque non oltre la conclusione del Piano di sviluppo aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • si insediano in un’azienda agricola che al momento della presentazione della domanda di aiuto ha la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di Standard output (SO) non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.
  • Nel caso di pluralità di insediamenti nella stessa azienda le soglie minima e massima sono da considerarsi riferite ad ogni singolo giovane beneficiario.

Il finanziamento prevede un premio di primo insediamento che ammonta a 40.000 euro a fondo perduto per ciascun giovane che si insedia, con aumento a 50.000 euro nel caso di insediamento in aziende ricadenti in aree montane.

In caso di insediamenti plurimi sono erogati fino ad un massimo di quattro premi con la presentazione di un unico piano aziendale. In questo caso il premio all’insediamento di ciascun beneficiario è pari a quello previsto nel caso di insediamento individuale.

È inoltre previsto un contributo a fondo perduto sugli investimenti da realizzare, attraverso l’attivazione obbligatoria di almeno una fra le seguenti sottomisure del Psr Feasr 2014-2022:

  • Sottomisura 4.1 tipo di operazione 4.1.2 “Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”: riconosce un sostegno agli investimenti riguardanti le attività di produzione, di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti appartenenti all’allegato I del trattato UE e per impianti tecnologici finalizzati alla produzione di energia derivante da fonti rinnovabili, limitatamente per il fabbisogno energetico dell’azienda.
  • Sottomisura 6.4 tipo di operazione 6.4.1 “Diversificazione delle aziende agricole”: incentiva gli investimenti per la diversificazione delle aziende agricole finanziando interventi di qualificazione dell’offerta agrituristica, per attività sociali e di servizio alle comunità locali, di agricampeggio, di fattorie didattiche, di svago e ricreative.

Le percentuali di contributo per le sottomisure attivate sono:

  • Sottomisura 4.1: 60% per tutti gli investimenti incluse le spese generali e di informazione e pubblicità;
  • Sottomisura 6.4.: 50% per tutti gli investimenti incluse le spese generali e di informazione e pubblicità con una maggiorazione del 10% investimenti in zona montana.

Per accedere al premio e al contributo sugli investimenti è necessario che ciascun giovane che si insedia faccia investimenti per almeno 30.000 euro sulle sottomisure complessivamente attivate.

L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane beneficiario non può essere superiore a 70.000 euro. Non sono ammesse domande di aiuto riferite a ciascuna operazione con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 5.000 euro.

Scadenza: 30 novembre 2022

Economia sociale: incentivi per le imprese. Dal 13 ottobre le domande

Economia sociale: incentivi per le imprese. Dal 13 ottobre le domande

Training

A partire alle ore 12 del 13 ottobre ottobre potranno essere presentate le nuove domande relative alla misura agevolativa “Imprese dell’economia sociale” che il Ministero dello sviluppo economico ha deciso di riformare con l’obiettivo di semplificare e facilitare i finanziamenti per i programmi di investimento proposti dalle imprese sociali, culturali e creative, nonché dalle società cooperative con qualifica di onlus.

La misura si rivolge alle:

  • imprese sociali, comunque costituite, iscritte nell’apposta sezione del Registro delle imprese;
  • cooperative sociali e i loro consorzi di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modifiche e integrazioni, iscritti nell’apposito albo e nell’apposita sezione del Registro delle imprese in base a quanto disposto dall’articolo 1, comma 4, del decreto legislativo n. 112 del 2017 e successive modifiche e integrazioni;
  • società cooperative aventi qualifica di ONLUS, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 101, comma 2, e 102, comma 2, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e successive modificazioni e integrazioni;
  • le imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici elencati nell’allegato n. 1 del decreto direttoriale 8 agosto 2022;

che alla data di presentazione della domanda devono:

 

  1. essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento, ivi incluso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
  2. trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  3. avere sede legale e operativa ubicata nel territorio nazionale. Le imprese che non hanno sede nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nell’omologo registro delle imprese;
  4. trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  5. essere in regime di contabilità ordinaria;
  6. aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per la copertura finanziaria del programma di investimenti proposto. Nel caso di grandi imprese la valutazione della capacità economico-finanziaria deve assegnare all’impresa richiedente un rating comparabile almeno a B -;
  7. non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e assumere l’impegno a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Le imprese possono presentare i programmi anche in forma congiunta, fino ad un massimo di sei soggetti coproponenti. In tali casi, il programma d’investimento deve essere realizzato nel rispetto di un accordo di collaborazione. L’accordo di collaborazione deve rappresentare una stabile collaborazione tra i proponenti, coerente con l’articolazione delle attività finalizzate alla realizzazione del programma d’investimento proposto e deve prevedere:

  1. la suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascun proponente;
  2. l’individuazione, nell’ambito dei proponenti, del soggetto capofila, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero.

La misura agevolativa finanzia i programmi di investimento proposti dalle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale. I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili, al netto di IVA, non inferiori a 100.000,00 euro e non superiori a 10.000.000,00 di euro.

I programmi devono determinare positive ricadute sul territorio, avendo riguardo ad almeno uno o più degli obiettivi previsti all’art. 8, comma 4, del decreto direttoriale 8 agosto 2022, ossia:

  1. incremento occupazionale di categorie svantaggiate;
  2. inclusione sociale di soggetti vulnerabili;
  3. raggiungimento di specifici obiettivi volti alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, alla rigenerazione urbana e al turismo sostenibile nonché alla sostenibilità ambientale dell’attività d’impresa, anche attraverso la decarbonizzazione, il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini, la riduzione della produzione dei rifiuti, l’eco design, la riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  4. raggiungimento di specifici obiettivi volti alla salvaguardia e valorizzazione dei beni storico-culturali o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale, di rilevante interesse pubblico, all’interno di una comunità o di un territorio.

Sono ammissibili le spese relative alle immobilizzazioni materiali ed immateriali rientranti nelle categorie di seguito indicate, nei limiti in cui le stesse risultino necessarie al raggiungimento delle finalità del programma di investimento e coerenti e funzionali con lo svolgimento dello stesso:

  1. suolo aziendale e sue sistemazioni. Le spese relative all’acquisto del suolo aziendale possono essere ammesse nel limite del 10% dell’investimento produttivo complessivamente agevolabile;
  2. fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni. Tali spese non possono da sole costituire un programma organico e funzionale agevolabile;
  3. infrastrutture specifiche aziendali;
  4. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  5. programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. Le predette spese devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa beneficiaria per almeno 3 anni per le PMI e 5 anni per le grandi imprese. Qualora le agevolazioni siano concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento n. 651/2014, per le grandi imprese le spese di cui alla presente lettera sono ammissibili in misura non superiore al 50% delle complessive spese ammissibili dell’investimento.

Le agevolazioni consistono nella concessione di un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato dello 0,5% annuo.

Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato da una banca finanziatrice individuata dall’impresa.

Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario sono regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento, per una percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere l’importo massimo dell’80%. Nell’ambito del contratto di finanziamento, una quota pari al 30% del finanziamento è costituita dal finanziamento bancario e la restante parte, pari al 70%, è costituita dal finanziamento agevolato; il finanziamento agevolato consente, pertanto, una copertura delle spese ammissibili per un importo massimo del 56%.

Per i programmi di investimento produttivi di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), del decreto direttoriale 8 agosto 2022, riguardanti attività diverse da quelle agricola, silvicola e della pesca di cui alla sezione A della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, è concesso un contributo non rimborsabile nel rispetto dei seguenti limiti:

  • 20% delle spese ammissibili per i programmi presentati da PMI nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale. La somma del finanziamento agevolato e del contributo non rimborsabile non può, in ogni caso, eccedere il limite del 75% delle spese ritenute ammissibili;
  • 15% delle spese ammissibili per i programmi presentati da grandi imprese nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
  • 15% delle spese ammissibili per i programmi presentati da PMI nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
  • 5% delle spese ammissibili per i programmi presentati da grandi imprese nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
  • 5% delle spese ammissibili per i programmi presentati da PMI o da grandi imprese nelle restanti aree del territorio nazionale.

Scadenza: fino ad esaurimento fondi

Buono fiere al via. Dal 9 settembre le richieste delle imprese

Buono fiere al via. Dal 9 settembre le richieste delle imprese

Fiera

A partire dalle ore 10 del 9 settembre le imprese con sede sul territorio nazionale potranno prenotare il “Buono Fiere”, il nuovo incentivo che punta a sostenere la loro partecipazione alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia.

E’ quanto comunica il Ministero dello sviluppo economico che ha pubblicato il decreto che rende operativa la misura agevolativa introdotta dal ministro Giancarlo Giorgetti nell’articolo 25-bis del primo decreto Aiuti e per la quale sono state messe a disposizione risorse pari a 34 milioni di euro.

In particolare, la misura prevede un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 10.000 euro, pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese che partecipano a fiere internazionali organizzate sul territorio italiano nel periodo che va dal 16 luglio (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti) sino al 31 dicembre 2022. Gli eventi rispetto ai quali è possibile beneficiare del contributo sono quelli inseriti nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e che interessano diversi settori.

Il “Buono fiere”, che può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche, può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario ed è valido fino al 30 novembre 2022, termine entro cui i beneficiari dovranno richiedere il rimborso delle spese sostenute per la partecipazione: dall’affitto agli allestimenti degli spazi espositivi, dai servizi per le attività promozionali a quelle relative al trasporto, noleggio di impianti nonché alle spese per l’impiego di personale a supporto dell’azienda.

Al fine di facilitare la presentazione delle richieste di rimborso, che dovranno avvenire seguendo la procedura messa a disposizione dal Ministero sul sito www.mise.gov.it le imprese potranno effettuare, già a partire dalle ore 10 del 7 settembre, le verifiche sul possesso dei requisiti tecnici e delle autorizzazioni necessarie in vista dell’invio della domanda di prenotazione del buono dal 9 settembre.

Il “Buono Fiere” verrà riconosciuto in considerazione dell’ordine temporale di presentazione delle domande e tenuto conto delle risorse stanziate per la misura.

Scadenza: fino ad esaurimento risorse

EU Bioeconomy Conference 2022

bioeconomy

Il 6-7 ottobre, la Commissione europea organizza la EU Bioeconomy Conference 2022, dal titolo “The Bioeconomy – Enabling the European Green Deal in Challenging Times”. La Conferenza si svolge in forma ibrida con le sessioni in presenza a Bruxelles e in live-streaming per consentire a tutti di partecipare da qualsiasi luogo.

La Conferenza presenta i risultati della relazione sullo stato di avanzamento della Strategia dell’UE per la Bioeconomia, adottata nel giugno 2022, e una serie di storie di successo nel campo della bioeconomia provenienti dalla ricerca e dall’innovazione europee.

L’evento si svolge in lingua inglese ed è necessaria la registrazione.

Webinar IP in Horizon Projects (H2020/HEU) – Evento online, 29 settembre 2022

h2020heurope

Il 29 settembre 2022 l’European IP Helpdesk organizzerà un webinar di formazione online sulla proprietà intellettuale nei progetti Horizon 2020 e Horizon Europe.

Tale evento mira a fornire una comprensione di base su come gestire correttamente le questioni relative alla proprietà intellettuale e a conoscere le insidie comuni e le sfide ad essa legate nelle iniziative di ricerca e innovazione finanziate dall’UE.

Gli obiettivi di apprendimento saranno i seguenti:

  • Le caratteristiche principali di un progetto finanziato dall’UE
  • Gli aspetti della PI nei progetti di ricerca collaborativa e la sua importanza nelle fasi di un progetto
  • Le regole e i requisiti di Horizon sulla PI
  • Gli aspetti fondamentali della proprietà intellettuale nell’ambito di Horizon
  • La definizione della proprietà dei risultati e del regime per la concessione dei diritti di accesso

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi qui.

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