Progetti di interesse comune: nuovo bando della Commissione per proposte sul trasporto di CO2

Progetti di interesse comune: nuovo bando della Commissione per proposte sul trasporto di CO2

La Commissione ha aperto un bando per la presentazione di progetti nell’area tematica delle reti per il trasporto di CO2 da inserire nella quinta lista di progetti UE di interesse comune (PCI).

La quinta lista PCI sarà adottata dalla Commissione Europea entro la fine del 2021 ai sensi dell’attuale regolamento sulle reti transeuropee dell’energia (TEN-E). La Commissione ha presentato una proposta legislativa per la revisione del regolamento TEN-E prima della fine del 2020, ma le nuove norme saranno in vigore solo in tempo per la sesta lista PCI.

I promotori di progetti candidati possono partecipare al bando entro l’8 marzo 2021.

Gal Appennino Bolognese operazione 4.1.01 – “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”

Gal Appennino Bolognese operazione 4.1.01 - “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”

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Focus area: P2A “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività”

Beneficiari del bando sono Imprese agricole sia in forma singola, che in forma aggregata quale quella cooperativa, nonché le imprese agricole costituenti “Comunioni a scopo di godimento”.

Tempistica raccolta domande: dal 08/03/2021 al 09/07/2021 ore 12.00

Risorse: 671.626,47 di euro

Il sostegno sarà quantificato in base alla spesa ammissibile:

  • 45% se imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (esclusi investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali);
  • 35% negli altri casi e in caso di investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali – esclusi i prodotti della pesca – di cui all’Allegato I del Trattato sia in entrata che in uscita.

Spese ammissibili:

  • costruzione/ristrutturazione immobili produttivi;
  • miglioramenti fondiari;
  • macchinari, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale;
  • impianti lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali, fermo restando quanto precisato ai successivi punti.;
  • investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali;
  • impianti di irrigazione;
  • realizzazione di invasi ad uso irriguo;
  • investimenti immateriali connessi alle precedenti voci di spesa quali onorari di professionisti/consulenti, entro il limite massimo del 10% delle stesse.
  • investimenti immateriali quali: acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze.

Modalità presentazione domande di sostegno:

  • on line compilando la specifica modulistica prodotta dal SIAG – Sistema Informativo Agricolo di AGREA e presentazione presso il Gal Appennino Bolognese. Per poter compilare la domanda on line è necessario farsi accreditare alla piattaforma con procedura Agrea.
  • presso i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola – Caa.

Bando AL-INVEST VERDE: Alleanza UE – America latina per una crescita e un’occupazione sostenibili

Bando AL-INVEST VERDE: Alleanza UE - America latina per una crescita e un’occupazione sostenibili

Spin-off universitario

AL-INVEST VERDE – Sesta fase del programma AL-INVEST, per il sostegno ai paesi dell’America latina (AL) e alle loro imprese nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente e circolare, promuovendo al contempo nella regione catene di offerta più sostenibili, con un approccio più innovativo, tecnologico e digitale.

Il bando riguarda la componente 1 di AL-INVEST VERDE: Mobilitare il know-how e gli investimenti dell’UE a sostegno della costruzione di alleanze con il settore privato in AL.

I paesi beneficiari del bando sono: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perú, Uruguay, Venezuela.

Far sì che le PMI in America Latina adottino prodotti, processi e servizi meno inquinanti e più efficienti sotto il profilo delle risorse, mentre i paesi nel loro insieme adottino modelli di consumo più sostenibili.

Attraverso questo bando sarà selezionato un consorzio che dovrà implementare la componente 1 del programma.

Concretamente il consorzio deve impegnarsi a realizzare due tipi di misure:

WP1. Fornire un sostegno finanziario, attraverso un programma di sovvenzioni, a progetti innovativi che sperimentano nuovi approcci in materia di pratiche economiche sostenibili, compresa l’introduzione di processi digitalizzati

Il programma di sovvenzione, gestito dal consorzio, finanzierà proposte di progetto innovative rivolte principalmente a PMI, organizzazioni imprenditoriali e cluster industriali, centri di ricerca e università, disposti a testare e adottare processi di produzione più puliti e sostenibili e migliorare la sostenibilità dei loro prodotti e/o servizi.

L’attuazione di questa misura deve generare nei beneficiari dei progetti innovativi un rafforzamento della capacità di applicare e diffondere pratiche economiche sostenibili.

WP2. Mappatura, identificazione e abbinamento dei potenziali proponenti e dei progetti dell’UE e dell’AL che potrebbero beneficiare del programma di sovvenzioni. Disseminazione, al giusto livello, dell’esperienza e degli approfondimenti forniti dai progetti innovativi.

Il consorzio candidato faciliterà il matchmaking tra le organizzazioni del settore privato, le PMI e gli intermediari finanziari dell’UE e dell’AL, fornendo informazioni complete sulle iniziative di sostegno finanziario (accesso ai finanziamenti) per le PMI in America Latina. Questa attività comprende incontri imprenditoriali ed eventi B2B come mezzo per identificare, sviluppare e implementare opportunità di investimento e promuovere alleanze commerciali privato-privato e pubblico-privato UE-AL.

L’attuazione di questa misura deve generare per i beneficiari un migliore accesso al know-how e alle opportunità di investimento europee.

Le attività devono essere organizzate in forma di piano pluriennale integrato, comprendente una descrizione delle attività da realizzarsi nel primo anno e la previsione di quelle da realizzare in quelli successivi.

Persone giuridiche senza fini di lucro, istituite in uno degli Stati membri UE o in uno dei Paesi beneficiari di DCI II, che rientrano in una delle seguenti categorie:

– intermediari commerciali che rappresentano PMI, quali camere di commercio, associazioni industriali, professionali o commerciali di settori specifici, cooperative, organismi di regolamentazione e agenzie di promozione delle attività commerciali e di investimento e agenzie settoriali che collaborano con le PMI settoriali

– organismi pubblici locali, nazionali o regionali (tipicamente commissioni di investimento, agenzie di promozione del commercio, ecc).

Il contributo comunitario può coprire fino all’80% delle spese ammissibili per un massimo di 25 milioni di euro.

I progetti devono essere presentati da un partenariato di più soggetti costituito da un proponente (stabilito nell’UE o in uno degli Stati beneficiari del bando) e da almeno 4 co-proponenti dei quali almeno 3 di 3 diversi Stati dell’AL e almeno 1 dell’UE.

Almeno 20 milioni di euro, dei 25 complessivi a disposizione del bando, dovranno essere destinati al supporto finanziario di terzi, selezionati attraverso programmi di sovvenzioni.

I progetti devono essere scritti in spagnolo, inglese o francese e avere una durata compresa fra 36 e 60 mesi. Le attività devono svolgersi in America latina e nell’UE.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner (e gli enti affiliati) è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

Le proposte progettuali devono essere presentate alla Commissione in formato elettronico attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 15/02/2021

Iniziativa UE di costruzione della pace – Bando 2020

Iniziativa UE di costruzione della pace – Bando 2020

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Obiettivo del bando è quello di sostenere e promuovere le condizioni per una risoluzione sostenibile del conflitto israelo-palestinese attraverso il coinvolgimento attivo della società civile e dei cittadini contribuendo a mantenere e promuovere le condizioni per la fattibilità di una soluzione negoziata a due Stati.

Il bando è articolato in 3 lotti (una proposta progettuale può riguardare un solo lotto):

Lotto 1. IMPEGNO CIVILE E POLITICO NELLA COSTRUZIONE DELLA PACE

In questo lotto vengono finanziate azioni volte a promuovere le condizioni per una risoluzione negoziata del conflitto attraverso l’impegno civile e politico partecipativo di uomini e donne.

Azioni (elenco esemplificativo):

– iniziative che creano un impatto specifico e misurabile tra i decisori politici che promuovono o preservano le condizioni necessarie per una risoluzione negoziata del conflitto;

– iniziative volte a sostenere l’impegno civile e politico partecipativo e inclusivo delle donne e degli uomini di entrambe le parti attraverso l’advocacy e la sensibilizzazione verso iniziative di formazione politica orientate alla pace;

– sostegno al capacity building destinato agli attivisti per la pace;

– azioni che aumentano la partecipazione inclusiva dei giovani e delle donne alle iniziative di costruzione della pace;

– iniziative volte ad ampliare il sostegno per una soluzione negoziata a due stati a livello locale, nazionale o internazionale;

– raccolta, ricerca, documentazione e diffusione di informazioni al servizio della soluzione a due Stati;

– iniziative volte a rafforzare le capacità delle organizzazioni della società civile (OSC) e degli attori non statali, nonché a rafforzare le reti, le piattaforme e i fora transfrontalieri.

Lotto 2. COSTRUZIONE DELLA FIDUCIA

In questo lotto vengono finanziate azioni volte a promuovere la comprensione, la tolleranza e la fiducia reciproche tra israeliani e palestinesi

Azioni (elenco esemplificativo):

Misure volte a costruire comprensione, tolleranza e fiducia reciproche mediante:

– la decostruzione della narrativa tradizionale sull ‘ “altro” e lotta contro gli stereotipi (compresi quelli di genere);

– la guarigione dai traumi;

– la lotta contro l’incitamento e la disinformazione;

– la promozione di una cultura di pace e diversità culturale;

– la promozione del dialogo interreligioso;

– l promozione di valori, capacità e atteggiamenti che favoriscono la pace sostenibile coltivando la correttezza e il rispetto reciproco;

Lotto 3: COOPERAZIONE STRATEGICA

In questo lotto vengono finanziate azioni volte e promuovere la cooperazione transfrontaliera tra israeliani e palestinesi sulla base di interessi reciproci

Azioni (elenco esemplificativo):

– iniziative che sullla base di interessi reciproci di israeliani e palestinesi promuovono la cooperazione transfrontaliera a livello di politiche e istituzioni;

– iniziative che influenzano positivamente le politiche a livello di relazioni bilaterali, come la promozione di politiche che favoriscano la cooperazione e la resistenza a quelle che sono dannose per tale cooperazione;

– iniziative che conducono, sostengono o preservano l’impegno transfrontaliero di israeliani e palestinesi, paritario e sulla base di questioni di reciproco interesse.

Indipendentemente dal lotto prescelto le proposte progettuali devono rispondere ad almeno una delle seguenti priorità:

– coinvolgere i giovani (uomini e donne) nella trasformazione dei conflitti e nella costruzione di una cultura di pace basata sui diritti umani secondo gli standard internazionali all’interno di entrambe le società. Ciò dovrebbe riflettersi in iniziative inclusive che promuovono il coinvolgimento dei giovani nella pianificazione e definizione delle politiche, nella partecipazione politica, nella prevenzione della violenza e nella promozione della pace sociale mediante un cambiamento positivo verso la costruzione della pace nei conflitti.

– responsabilizzare le donne e le ragazze e migliorare il loro ruolo e la loro partecipazione significativa nella prevenzione e trasformazione dei conflitti come agenti di cambiamento positivo a livello sociale. Ciò dovrebbe riflettersi nelle iniziative rivolte direttamente alle donne e alle ragazze e alla loro significativa partecipazione all’intero ciclo del progetto.

– coinvolgere gli stakeholder e le circoscrizioni che sono tradizionalmente meno esposte o poco, o per niente, impegnate nel processo di pace e nella visione della soluzione a due stati.

Beneficiari del bando sono persone giuridiche senza fini di lucro ed in particolare: ONG, operatori del settore pubblico, autorità locali, organizzazioni (intergovernative) internazionali.

Il proponente può avere nazionalità di uno degli Stati UE o dei Paesi terzi del Mediterraneo beneficiari di ENI o dei Paesi in pre-adesione o EFTA/SEE.

Il contributo comunitario per ogni progetto può coprire dal fino al 95% dei costi ammissibili di progetto per un massimo di 750.000 euro (725.000 euro per il lotto 2); non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore al 60% dei costi o inferiore a 373.000 euro (362,500 per il lotto 2).

Per ogni lotto saranno finanziati indicativamente 2 progetti.

I progetti possono avere una durata compresa fra 36 e 42 mesi.

Le proposte di progetto devono essere scritte in inglese.

I progetti devono svolgersi in Israele, Palestina o Stati UE (in quest’ultimo caso devono coinvolgere direttamente israeliani e/o palestinesi.

Partenariato

– Lotti 1 e 2: il proponente può presentare una proposta di progetto da solo o in partenariato con un altro soggetto ma se il proponente non ha sede in Palestina o Israele, il partenariato con un co-proponente locale israeliano o palestinese è obbligatorio.

– Lotto 3: la partnership deve comprendere obbligatoriamente un partner israeliano e un partner palestinese.

Il ruolo delle organizzazioni internazionali/intergovernative e delle organizzazioni non governative internazionali nell’ambito del partenariato dovrebbe concentrarsi sul trasferimento di conoscenze, sulla mediazione e/o sull’innovazione, aiutando le organizzazioni locali a rafforzare le relazioni con la loro circoscrizione e ampliando la loro capacità di sensibilizzazione.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa). NB: in fase di concept note non è necessario che il budget del progetto sia dettagliato e definitivo: l’ammontare del contributo richiesto è solo indicativo (il contributo richiesto nel progetto completo si può discostare da quello indicato nel concept note fino al 20%).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner (e gli enti affiliati) è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

Le proposte progettuali devono essere inviate esclusivamente online attraverso il sistema PROSPECT.

Il bando ha scadenza 22/02/2021.

Disturbi dello sviluppo neurologico: aperto nuovo bando per progetti di ricerca

Disturbi dello sviluppo neurologico: aperto nuovo bando per progetti di ricerca

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Il Network of European Funding for Neuroscience Research (NEURON) ha aperto il nuovo bando per progetti di ricerca transnazionali sui disturbi dello sviluppo neurologico.

L’obiettivo del bando è finanziare progetti di ricerca multinazionali e collaborativi che affrontino importanti questioni relative ai disturbi del neurosviluppo, ovvero disturbi comportamentali e cognitivi che insorgono durante il periodo dello sviluppo e che comportano significative difficoltà nell’acquisizione e nell’esecuzione di specifiche funzioni intellettuali, motorie o sociali.

I progetti dovranno focalizzarsi sui disturbi che si manifestano prima della fine dell’adolescenza, compromettendo lo sviluppo e le funzioni del sistema nervoso.

Le proposte di ricerca devono riguardare almeno una delle seguenti aree:

  • ricerca fondamentale sulla patogenesi, l’eziologia, la suscettibilità e i meccanismi di resilienza dei disturbi dello sviluppo neurologico
  • ricerca clinica per sviluppare nuove strategie di prevenzione, diagnosi, stratificazione dei pazienti, terapia e/o riabilitazione per i disturbi del neurosviluppo.

Ogni proposta deve essere presentata da un consorzio di team di ricerca che operino all’interno di università, enti di ricerca pubblici e privati, ospedali, fondazioni o imprese (in particolare PMI) di almeno 3 paesi diversi.

L’Italia partecipa e finanzia il bando tramite il Ministero della Salute: come indicato nella relativa scheda paese, sono elegibili esclusivamente i ricercatori degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblico e privato (IRCCS) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS); inoltre, gli interessati dovranno inviare al Ministero un modulo ad hoc (pre submission eligibility check form). Per maggiori informazioni si consiglia di contattare i referenti del Ministero indicati.

Il bando seguirà una valutazione a due fasi, con la scadenza per inviare le proposte preliminari prevista per il 9 marzo 2021 e la scandeza per le proposte complete fissata al 30 giugno 2021.

Malattie neurodegenerative: aperto nuovo bando sullo studio di indicatori precoci

Malattie neurodegenerative: aperto nuovo bando sullo studio di indicatori precoci

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La JPI Neurodegenerative Diseases ha annunciato l’apertura di un nuovo bando per progetti di ricerca dedicati alle malattie neurodegenerative dal titolo “Linking pre-diagnosis disturbances of physiological systems to Neurodegenerative Diseases”.

Il bando promuove la ricerca sull’identificazione, la misurazione e la comprensione di indicatori precoci delle malattie neurodegenerative, con un potenziale di sviluppo di nuove diagnostiche o interventi.

Le proposte dovranno essere ambiziose, innovative, multi-disciplinari e transnazionali. I progetti possono essere presentati da gruppi di ricerca che operano in università, organizzazioni di ricerca pubbliche o private, ospedali e altre strutture sanitarie e di assistenza sociale, nonché imprese commerciali, in particolare piccole e medie imprese. Ogni proposta deve coinvolgere un minimo di tre e un massimo di sei partner provenienti da almeno tre paesi partecipanti al bando.

L’Italia partecipa e finanzia il bando tramite il Ministero della Salute: come indicato nella relativa scheda paese, sono elegibili esclusivamente i ricercatori degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblico e privato (IRCCS) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS); Per maggiori informazioni si consiglia di contattare i referenti del Ministero indicati.

Le candidature seguiranno una procedura a due step:

scadenza per le proposte preliminari: 2 marzo 2021

scadenza per le candidature complete: 29 giugno 2021.

Energia e mobilità: al via la Request for Tenders del progetto AI4Cities per soluzioni innovative e digitali

Energia e mobilità: al via la Request for Tenders del progetto AI4Cities per soluzioni innovative e digitali

Il progetto AI4Cities ha lanciato una Request for Tenders (RfT) internazionale per acquisire soluzioni innovative e digitali nel campo dell’energia e della mobilità.

Le soluzioni dovranno basarsi sull’utilizzo di intelligenza artificiale, Big Data, 5G, edge computing e IoT e contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nelle sei città e regioni che partecipano al progetto: Amsterdam (Paesi Bassi), Copenaghen (Danimarca), Helsinki (Finlandia), Île-de-France – Regione di Parigi (Francia), Stavanger (Norvegia) e Tallinn (Estonia).

Le sei città e regioni, che formano il “Buyers Group”, hanno tutte l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050 e hanno creato strategie e piani esaustivi per raggiungere tale obiettivo: il progetto AI4Cities è stato creato per aiutarle a trasformare i loro piani in azioni. Tuttavia, sapendo che nelle città europee i settori dell’energia e della mobilità sono insieme responsabili dell’82% delle emissioni di gas serra, AI4Cities si è allineata con un più ampio bisogno globale e urgente di soluzioni efficaci.

Le soluzioni proposte devono basarsi su tecnologie e/o concetti altamente innovativi e non pronti per il mercato. Al fine di dimostrare il loro potenziale per un’implementazione sostenibile su larga scala dopo il completamento del progetto e, quindi, il loro valore aggiunto per le città, le soluzioni devono essere testate e validate all’interno delle città del progetto AI4Cities. Gli offerenti dovranno specificare se l’offerta rientra nel LOTTO 1 (MOBILITÀ) o nel LOTTO 2 (ENERGIA).

Il processo di Pre-Commercial Procurement sarà eseguito in tre fasi e si concluderà nel luglio 2022:

FASE 1 – SOLUTION DESIGN: i fornitori selezionati lavoreranno per l’ideazione e lo sviluppo di un prototipo, compreso un modello di sostenibilità per garantirne la futura adozione e scalabilità;

FASE 2 – PROTOTYPING: verranno creati i primi prototipi delle soluzioni proposte nella Fase 1;

FASE 3 – PROTOTYPE TESTING: gli appaltatori selezionati testeranno i loro prototipi in almeno due città.

L’importo totale del finanziamento da ripartire tra i fornitori selezionati è di 4.6 milioni di euro:

FASE 1: il budget complessivo sarà di 1.6 milioni di euro. Saranno selezionati 20 fornitori per lotto. Il budget totale massimo per fornitore sarà di 40.000 euro;

FASE 2: Il budget totale sarà di 1.6 milioni di euro. Saranno selezionati 10 fornitori per lotto. Il budget totale massimo per fornitore sarà di 80.000 euro;

FASE 3: Il budget totale per l’approvvigionamento nella Fase 3 sarà di 1.466.622 milioni di euro. Saranno selezionati 3 fornitori per lotto. Il budget totale massimo per fornitore sarà di 244.437 euro.

La scadenza per la presentazione delle candidature è il 28 febbraio 2021.

Robotica per l’ispezione e la manutenzione: al via la seconda Open Call del progetto RIMA

Robotica per l’ispezione e la manutenzione: al via la seconda Open Call del progetto RIMA

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Al via la seconda Open Call del progetto RIMA – Robotics for Inspection & Maintenance.

RIMA è un progetto quadriennale che mira a stabilire una rete di 13 Digital Innovation Hubs (DIH) sulla robotica che condividano le migliori pratiche e forniscano servizi per facilitare l’adozione delle tecnologie I&M – Inspections and Mantainance. L’iniziativa, attraverso due open call, mette a disposizione 8.1 milioni di euro per PMI e grandi aziende per esperimenti tecnologici.

Nel dettaglio, con il secondo bando RIMA sosterrà lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni robotiche nel campo dell’ispezione e manutenzione delle infrastrutture, finanziando Esperimenti di Innovazione Robotica (RIE).

Un Esperimento di Innovazione Robotica consiste nello sviluppare, testare, convalidare la fattibilità tecnica ed economica di un modello rappresentativo basato sulla robotica o di un prototipo di sistema da applicare in un ambiente operativo “Target-Use Domain”. Ogni esperimento può ricevere fino a 150.000 euro di finanziamenti europei.

Le imprese che si candidano dovranno lavorare in uno dei seguenti settori: water, energy, oil&gas, nuclear, transport routes, transport, cargo & mobility.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 17 marzo 2021.

“Educare Insieme”

“Educare Insieme”

L’avviso pubblico a sportello “Educare insieme” finanzia iniziative per il contrasto della povertà educativa, delle disuguaglianze e i divari socio-economici sulle persone di minore età, acuiti dalla pandemia da COVID-19.

L’avviso promuove in particolare la realizzazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in grado di favorire il benessere psico-fisico, l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità.

I progetti devono attivare o consolidare la “comunità educante”, prevedendo interventi e azioni, in linea con gli obiettivi della Child Guarantee, nelle seguenti aree tematiche:

Area A – Cittadinanza attiva: es. educazione ai temi della pace e della memoria, della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica soprattutto degli adolescenti; coinvolgimento dei ragazzi e ragazze nelle Istituzioni cittadine; miglioramento dell’offerta artistico-culturale nelle zone periferiche e disagiate, valorizzando il patrimonio locale; coinvolgimento attivo dei giovani nel mondo della musica; educazione ambientale.

    Area B – Non discriminazione: es. valorizzazione dell’alleanza scuola famiglia; sensibilizzazione sulle tematiche legate alla disabilità e alla diversità; educazione dei ragazzi al tema della violenza domestica e della violenza verbale/fisica/psicologica, anche on-line, legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere; coinvolgimento dei “gruppi classe”, prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” per contrastare abbandono e dispersione scolastica.

Area C – Dialogo intergenerazionale: es. sensibilizzazione al tema delle diversità legate all’età; laboratori intergenerazionali per condividere arti, mestieri, pratiche sportive; volontariato dei più giovani verso i più anziani.

Area D – Ambiente e stili di vita sani: es. formazione e sensibilizzazione al tema ambientale e del rapporto con la natura; educazione informale attraverso pratica sportiva, trekking, birdwatching, ecc.; laboratori di cucina ed educazione alimentare.

I progetti, della durata esatta di 12 mesi, devono avere come destinatari finali le persone di minore età individuate per fasce di età (0-6 anni; 5-14 anni; 11-17 anni), salvo il caso di interventi finalizzati a favorire azioni specifiche di scambio e di dialogo.

Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente esclusivamente i seguenti soggetti che, alla data di pubblicazione, risultino costituiti da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata:

  • organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117, imprese sociali, enti ecclesiastici ed enti di culto dotati di personalità giuridica, operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
  • scuole statali, scuole non statali paritarie e scuole non paritarie di ogni ordine e grado, ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, e servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia pubblici e privati, ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.

Le proposte progettuali potranno essere presentate individualmente o in partnership da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

Ciascun soggetto proponente (nella forma singola e associata) può presentare esclusivamente una proposta progettuale in una delle 4 aree tematiche sopra indicate.

Le risorse finanziarie dedicate all’avviso sono pari a € 10 milioni.

Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di € 35 mila e massimo di € 200 mila.

Per accedere al finanziamento occorre presentare la domanda entro il 30 aprile 2021.

Creative Living Lab – III EDIZIONE

Creative Living Lab - III EDIZIONE

La Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero lancia la terza edizione di Creative Living Lab, iniziativa nata nel 2018 per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative.

L’Avviso pubblico si inserisce nel quadro delle azioni istituzionali in materia di rigenerazione urbana nei territori che vivono realtà di fragilità ambientale, sociale, culturale ed economica, non necessariamente lontani dal centro fisico urbano, ma caratterizzati dalla difficile accessibilità a servizi e infrastrutture. A fronte dei radicali cambiamenti in corso e dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, si intende avviare una riflessione su un tema ritenuto di grande urgenza, quale la carenza di servizi e spazi di qualità nelle differenti realtà urbane del paese, utili ad accogliere in sicurezza e in condizioni favorevoli individui e comunità e a creare occasioni per costruire relazioni, confronto e integrazione.

Creative Living Lab sostiene microprogetti di immediata realizzazione, innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree e gli spazi residuali in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico; interventi orientati al riutilizzo e alla riorganizzazione delle aree dedicate ai servizi, alle attrezzature di quartiere e agli spazi condominiali comuni.

Obiettivi di questa edizione di Creative Living Lab sono:

  • realizzare spazi attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possono contribuire a trasformare la qualità dei servizi e degli spazi di comunità attraverso la creatività contemporanea;
  • favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana orientati al potenziamento delle dinamiche socio-culturali di crescita partecipata e al miglioramento della qualità della vita a delle economie locali;
  • sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità residenti, capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi.

Le proposte devono indicare nuove forme di utilizzo dei luoghi prescelti al fine di migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali, di incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di istituzioni, professionisti, artisti, cittadini e soggetti attivi sul territorio e di promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso che sia tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte.

La realizzazione del progetto deve concludersi tassativamente entro e non oltre 180 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione della graduatoria. Tutte le attività della proposta devono rispettare la normativa vigente in materia di contenimento del contagio da COVID-19 ed eventuali successive integrazioni e modifiche e prevedere, altresì, la possibilità di rimodulazione e riorganizzazione in caso di nuove indicazioni da parte degli organismi governativi preposti.

Possono presentare proposte soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, dedicati alla cultura e alla creatività contemporanea e radicati nei territori periferici, quali ad esempio: enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali, enti del Terzo settore senza scopo di lucro, università, centri di ricerca non profit, imprese sociali e di comunità non profit, società civile organizzata.

Importante è l’apporto di esperti di settore e di mediatori culturali come, ad esempio, architetti, paesaggisti, designer, artisti, registi, filmmaker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, psicologi, sociologi, antropologi.

Le risorse per l’attuazione dell’avviso ammontano complessivamente a € 1.107.800.

Il finanziamento concedibile a ciascun soggetto proponente è fissato nell’importo massimo di € 50.000. Il finanziamento concesso deve essere utilizzato esclusivamente per la realizzazione della proposta culturale, NON sono previsti sovvenzionamenti per interventi di manutenzione e/o messa in sicurezza di immobili.

SCADENZA: 10/03/2021.

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