FAMI: bando sull'assistenza, il sostegno e l'integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta
Nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione, è aperto fino al 21 agosto 2024 un nuovo bando per progetti sull’assistenza, il sostegno e l’integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta.
Il bando intende contribuire a migliorare l’identificazione, l’assistenza, il sostegno e l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta di esseri umani, per far fronte alle sfide individuate nella quarta Relazione della Commissione sui progressi compiuti nella lotta contro la tratta.
In particolare, verranno finanziati progetti con risultati tangibili e concreti che si concentrano sulle seguenti attività:
- Iniziative per la creazione e il miglioramento del coordinamento transnazionale multi-stakeholder e multidisciplinare, in particolare sull’identificazione, che faciliti lo scambio di esperienze e migliori pratiche tra attori pertinenti, quali le autorità di polizia, giudiziarie, di immigrazione e asilo, gli assistenti sociali, gli ispettorati del lavoro, le guardie di frontiera, le organizzazioni della società civile e altri servizi.
- Iniziative volte a migliorare la prevenzione della tratta degli esseri umani, in particolare a fini di sfruttamento lavorativo e sessuale. Tali iniziative possono comprendere campagne di sensibilizzazione, anche in cooperazione con i Paesi terzi.
- Iniziative volte a migliorare il deferimento delle vittime della tratta ai servizi di protezione, assistenza e sostegno, tenendo conto delle circostanze personali e delle loro esigenze specifiche, in particolare quelle inerenti i servizi sanitari, psicologici e legali.
- Iniziative volte a potenziare l’offerta di servizi specializzati di assistenza e sostegno. Queste potrebbero includere la cooperazione e lo scambio di migliori pratiche tra i centri di accoglienza esistenti di diversi Stati membri, in particolare in relazione alla fornitura di assistenza e sostegno alle vittime della tratta.
- Misure transnazionali che facilitano l’integrazione delle vittime attraverso l’accesso, tra l’altro, all’istruzione, alla formazione linguistica e professionale, a programmi di apprendistato, a servizi di collocamento lavorativo, alla formazione e mentoring sul posto di lavoro, alla formazione all’imprenditorialità.
- Iniziative volte a migliorare la cooperazione transfrontaliera in casi concreti, come nel contesto del trasferimento di cittadini vittime della tratta allo Stato membro di primo arrivo o del rimpatrio volontario e sicuro nel loro Paese di origine.
I progetti dovrebbero avere un impatto operativo concreto sull’identificazione, l’assistenza e la protezione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta, nel contesto dell’integrazione o del rimpatrio sicuro. Dovrebbero contribuire a raggiungere almeno uno dei seguenti risultati:
- miglioramento dell’identificazione, protezione, assistenza, sostegno e integrazione delle vittime della tratta, tenendo conto in particolare dei bambini e altri gruppi vulnerabili, dei settori e degli ambienti ad alto rischio;
- miglioramento della cooperazione transnazionale tra autorità locali e regionali e società civile per l’identificazione, l’integrazione nonché il rimpatrio volontario e sicuro delle vittime della tratta, e per trovare soluzioni durature per le vittime particolarmente vulnerabili, incluso i bambini;
- miglioramento dell’identificazione, protezione, assistenza e sostegno alle vittime attraverso una maggiore considerazione della dimensione online della tratta di esseri umani;
- sviluppo di approcci pratici, strumenti e linee guida, se del caso basandosi sui risultati di progetti già realizzati.
I progetti proposti devono avere una durata massima di 24 mesi.
Il bando è aperto a enti non-profit stabiliti nei Paesi UE (escluso Danimarca) e a organizzazioni internazionali.
I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno tre soggetti di 3 diversi Stati UE. Le organizzazioni internazionali non possono essere coordinatori di progetto.
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto, per una sovvenzione compresa tra 500.000 e 1.000.000 euro.
Scadenza: 21 agosto 2024